CLARA LEGGE PROUST, Stéphane Carlier

Di libri e di letture

È buffo come un libro breve e dalla scrittura rapida e lieve, esorti alla lentezza, a trovare (o prendersi) il tempo necessario per osservare il mondo, catturarne le sfumature con dedizione, con mente e cuore bendisposti; è ciò che chiede Proust: lentezza e attenzione. L’effetto, afferma Clara, è singolare. È vero.

Il tempo trascorso a leggere Proust è un tempo conquistato: un furto commesso dall’intelligenza, non un furto ai suoi danni.

Libro che con leggerezza insinua il desiderio di inoltrarsi nella Recherche in chi non ha mai intrapreso il viaggio, e, in chi si è già addentrato, la voglia di recarsi nuovamente nel mondo “visibile nei suoi infiniti dettagli” e nell’altro, “segreto, ma immenso e potente”.

Infine, è un canto d’amore dedicato a Proust e À la recherche du temps perdu.

Una petite medeleine, una tazza di tè o un infuso di tiglio. E si può trasalire.

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