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La nostra selezione

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CENTURIA

Giorgio Manganelli

«Il presente volumetto racchiude in breve spazio una vasta ed amena biblioteca; esso infatti raccoglie cento romanzi fiume, ma così lavorati in modi anamorfici, da apparire al lettore frettoloso testi di poche e scarne righe. Dunque, ambisce ad essere un prodigio della scienza contemporanea alleata alla retorica, recente ritrovamento delle locali Università. Libriccino sterminato, insomma; a leggere il quale il lettore dovrà porre in opera le astuzie che già conosce, e forse altre apprenderne: giochi di luce che consentono di leggere tra le righe, sotto le righe, tra le due facce di un foglio, nei luoghi ove si appartano capitoli elegantemente scabrosi, pagine di nobile efferatezza, e dignitoso esibizionismo, lì depositate per vereconda pietà di infanti e canuti. A ben vedere, il buon lettore vi troverà tutto ciò che gli serve per una vita di letture rilegate: minute descrizioni di case della Georgia dove sorelle destinate a diventare rivali hanno trascorso una adolescenza prima ignara poi torbida; ambagi sessuali, passionali e carnali, minutamente dialogate; memorabili conversioni di anime travagliate; virili addii, femminesca costanza, inflazioni, tumulti plebei, balenanti apparizioni di eroi dal sorriso mite e terribile; persecuzioni, evasioni, e dietro ad una vocale che non nomino, in tralice si potrà scorgere una tavola rotonda sui diritti dell’Uomo. Se mi si consente un suggerimento, il modo ottimo per leggere questo libercolo, ma costoso, sarebbe: acquistare diritto d’uso d’un grattacielo che abbia il medesimo numero di piani delle righe del testo da leggere; a ciascun piano collocare un lettore con il libro in mano; a ciascun lettore si dia una riga; ad un segnale, il Lettore Supremo comincerà a precipitare dal sommo dell’edificio, e man mano che transiterà di fronte alle finestre, il lettore di ciascun piano leggerà la riga destinatagli, a voce forte e chiara. È necessario che il numero dei piani corrisponda a quello delle righe, e non vi siano equivoci tra ammezzato e primo piano, che potrebbero causare un imbarazzante silenzio prima dello schianto. Bene anche leggerlo nelle tenebre esteriori, meglio se allo zero assoluto, in smarrito abitacolo spaziale.» GIORGIO MANGANELLI

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ULISSE

James Joice

«Il più bello e interessante dei soggetti è quello dell'Odissea. È più grande e più umano di quello dell'Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust... A Roma, quando avevo finito circa la metà del Portrait, mi resi conto che l'Odissea doveva esserne il seguito». Così nel 1917 James Joyce spiegava a Georges Borach. E cominciò a scrivere l'Ulisse, che uscì a Parigi il 2 febbraio 1922, giorno del suo quarantesimo compleanno, per iniziativa di un'intraprendente americana di Baltimora, la ventitreenne Sylvia Beach. Sei anni di intenso lavoro, di stesure e continue revisioni per trasformare il grande mito in grande pantomima. Diciotto episodi, diciotto luoghi, diciotto ore e momenti, diciotto stili, una miriade di personaggi e situazioni per raccontare l'eroicomica giornata di un ebreo irlandese di origini magiare, l'agente pubblicitario Leopold Bloom. Un uomo a spasso per Dublino dalle otto alle due di notte del 16 giugno 1904: le sue azioni, i suoi pensieri, le azioni e i pensieri della città, delle cose, della gente che incontra, di Stephen Dedalus, ovvero l'altra parte di sé, il giovane intellettuale in cerca di un padre (così come Bloom è in cerca di un figlio), di sua moglie Molly, ovvero il grembo da cui si salpa e a cui si ritorna. Se non il più bello di certo il più decisivo libro del XX secolo, l'Ulisse è corredato, nella presente edizione, da imprescindibili strumenti di guida alla lettura.

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ACCOPPIAMENTI GIUDIZIOSI

Carlo Emilio Gadda

I diciannove, temerari racconti radunati da Gadda nel 1963 attraversano l'intera sua attività di narratore eccentrico e sperimentale, offrendone la più autentica essenza. Tanto più che Gadda non ha esitato a includervi frammenti di romanzi quali "La meccanica" e "La cognizione del dolore", quasi a segnalare che questo libro è anche una insostituibile "autoantologia". Un'ampia Nota al testo ricostruisce la storia del volume, e regala saporosi inediti di recente riaffiorati dai mitici bauli dell'Ingegnere.

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RACCONTI E NOVELLE

Guy de Maupassant

Scrittura scorrevole, acutezza dello sguardo sul mondo, attenzione a unumanità piccola e affaccendata sono le doti di Maupassant, narratore prolifico e vivace che dal maestro Flaubert trae lavvio per una produzione novellistica vasta e polifonica. Scrittore disincantato e uomo inquieto, Maupassant riversa in questi racconti ciò che i suoi occhi vigili registrano di un mondo annoiato e borghese, ricavandone una interpretazione impietosa ma onesta di una realtà spesso banale, a volte tragica in cui ognuno è condannato allimpotenza del vivere. La raccolta comprende: Pallina – In famiglia – Storia d’una ragazza di campagna – Scampagnata – La casa Tellier – La ragazza di Paul – La signorina Fifì – Plenilunio – Quel porco di Morin – Due amici – I gioielli – Sant’Antonio – La regina Hortense – Idillio – La collana – L’ eredità – Le sorelle rondoli – Il delitto di compare Boniface – Il ritorno – Yvette – Toine – La piccola Roque – L’Horlà – Mosca – L’oliveto – L’inutile bellezza

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IL VALZER DEGLI ADDII

Milan Kundera

«C.S.: Lei non ha parlato quasi per nulla del “Valzer degli addii”.
«M.K.: Eppure è il romanzo che in un certo senso mi è più caro. Come “Amori ridicoli”, l’ho scritto con più divertimento, con più piacere degli altri. In un altro stato d’animo. Anche molto più in fretta.
«C.S.: Ha solo cinque parti.
«M.K.: Si fonda su un archetipo formale del tutto diverso da quello degli altri miei romanzi. È assolutamente omogeneo, senza digressioni, composto di una sola materia, raccontato con lo stesso tempo, è molto teatrale, stilizzato, basato sulla forma del vaudeville. In “Amori ridicoli”, si può leggere il racconto “Il simposio”, il cui titolo è un’allusione parodistica al “Simposio” di Platone. Lunghe discussioni sull’amore. Ebbene, questo “Simposio” è composto in tutto e per tutto come “Il valzer degli addii”: vaudeville in cinque atti»

Milan Kundera, «L’arte del romanzo»

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LA STORIA DELL'ACQUA

Maja Lunde

2017. Signe ha quasi settant’anni e non ha mai avuto paura del mare. Cresciuta nell’albergo dei suoi genitori con una madre molto energica e un padre esploratore, innamorato della natura maestosa che li circondava, ritorna alle montagne e alle cascate della costa occidentale della Norvegia dopo aver vissuto a lungo a bordo della sua barca a vela. Ma la nuova sistemazione dura poco. Presto Signe salpa di nuovo con uno strano carico, per attraversare parte dell’Atlantico e raggiungere le coste della Francia, alla ricerca dell’uomo che amava. Venticinque anni dopo David, troppo giovane per sentirsi un buon padre, attraversa con la figlia Lou il Sud di un’Europa colpita dalla siccità. I due sono alla ricerca di Anna, la moglie di David, e del piccolo August, da cui da troppo tempo sono separati. La speranza si riaccende quando, in un giardino inaridito che nasconde più di un segreto, i due scoprono una vecchissima barca a vela.

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RICCARDIN DAL CIUFFO

Amélie Nothomb

“…in quella guerra sanguinosa e piena di pericoli che è l’amore a volte è possibile anche assaporare un trionfo.” Due esistenze sembrano condannate alla solitudine, fin quando per caso il destino non le farà incontrare: il famoso ornitologo Deodato ha un aspetto repellente ma è provvisto di un’intelligenza fuori dal comune. Altea, al contrario, stupisce chiunque per la sua incantevole bellezza, che però sembra unirsi a un ingegno limitato e a una totale mancanza di interessi… Amélie Nothomb gioca ancora una volta con la fiaba popolare, come già in Attentato e Barbablù, offrendo al lettore un romanzo sui misteri dell’amore e della natura umana.

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ATTRAVERSO LA NOTTE

William Shoane

«Alcune esperienze sono estranee alla vita di tutti i giorni, “condannate per un certo tempo a errare nella notte” prima che la mente umana possa riconoscerle per ciò che sono o liquidarle come semplici fantasie». E sono proprio esperienze incomprensibili, quasi aliene, quelle al cuore del primo dei due romanzi scritti da William Sloane – due romanzi che, ignorando ogni rigida distinzione di genere, alla fantascienza intrecciano con sapienza orrore, giallo e commedia, e che Stephen King non ha esitato a definire «opere letterarie a tutto tondo». Qui la vicenda ha inizio una notte del 1936, quando Bark e Jerry, due giovani in visita alla loro ex università, trovano il professor LeNormand, luminare di astronomia, avvolto da un fuoco «mai visto», simile a «un parassita che lo possedeva e lo consumava, apparentemente dotato di vita propria». Ma come mai le fiamme che ne carbonizzano il corpo risparmiano tutto il resto, compresi i vestiti e le carte su cui stava lavorando? E chi è davvero Selena, l’intelligentissima, enigmatica moglie di LeNormand, comparsa dal nulla tre mesi prima, in apparenza senza passato e senza età, e destinata a sconvolgere la vita dei due giovani? Infine: quale inquietante rivelazione spinge poi Jerry al suicidio? Per scoprirlo dovremo attraversare con Bark una notte che ha i contorni di un incubo, ricostruire da capo una storia «tragicamente illogica e inspiegabile», e lasciare ogni certezza, perché forse la soluzione «sta in ciò che non sappiamo».

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L'UOMO DI PHILADELPHIA

Richard Powell

Tre donne coraggiose hanno segnato il suo destino.Margaret, che sbarca nel 1857 a Philadelphia dalle paludi d’Irlanda.Mary, che incanta leggendo poesie ad alta voce.Kate, che difende la propria indipendenza sopra ogni cosa.Anthony cresce con il loro sangue, la loro intelligenza e fierezza. Incarna la loro ambizione.Scopre ben presto che la vita è complicata, a Philadelphia, per chi non appartiene alle classi privilegiate.Nel lavoro e nell’amore impara a destreggiarsi valutando con attenzione ogni mossa.Diventa un avvocato abilissimo, sfiora la vetta.Ma la vittima di un processo assai diverso da tutti gli altri lo costringe a porsi la domanda cruciale: “Sono fedele a me stesso?” O è soltanto la pedina di un gioco che non gli appartiene?Per scoprirlo, Anthony deve avventurarsi dietro gli ingranaggi che ti innalzano o ti stritolano in una società retta dalla carriera e dal profitto.Best seller negli Stati Uniti, L’uomo di Philadelphia è il grande classico americano che mette a nudo con ironia ed eleganza il conflitto tra identità personale e adattamento sociale.

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E TUTTO DIVENNE LUNA

Georgi Gospodinov

Un amore di gioventù e la promessa di rincontrarsi a distanza di quarant’anni; un orfano che sceglie come padre il busto di Stalin; due emigrati bulgari che si uniscono in matrimonio alle cascate del Niagara, mentre nel loro paesino d’origine parenti e concittadini partecipano a un pranzo di nozze senza gli sposi; un uomo che si aggira per Lisbona in cerca di una fiamma del passato; una quarantenne che rinuncia ai suoi propositi suicidi a causa dell’attacco alle Torri Gemelle... Diciannove storie scritte in epoche diverse e innescate da invenzioni tematiche e stilistiche brillanti e originali. Diciannove storie in bilico fra sole e luna, fra malinconia e umorismo, che parlano della fragilità della condizione umana per rintracciare il sublime che si disvela nel quotidiano, per ricordarci che è sempre possibile cambiare prospettiva. Se un giorno il sole si smorzasse, come sceglieremmo di impiegare gli ultimi 8 minuti e 19 secondi di vita ancora a nostra disposizione?

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FONTAMARA

Ignazio Silone

La vita di desolazione e sfruttamento di una comunità contadina nell'Italia meridionale. Una saga dolorosa di uomini che subiscono l'ingiustizia e la sopraffazione come ineluttabili, fino all'inevitabile ribellione. Un romanzo-testimonianza di grande forza poetica, capolavoro di Silone (1900-78).

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LA SCUOLA È VITA

Antonio Gramsci

 «Che la scuola si sia staccata dalla vita ha determinato la crisi della scuola. La partecipazione realmente attiva dell’allievo può esistere solo se la scuola è legata alla vita.» Le riflessioni su scuola e apprendimento che attraversano l’opera di Antonio Gramsci sorprendono per la loro modernità. Nemico del nozionismo fine a sé stesso, fautore di uno studio «disinteressato», non subordinato a immediati scopi pratici, Gramsci rivendica l’importanza dell’istruzione come formazione a tutto tondo dell’individuo. In questa prospettiva, il processo educativo significa prima di tutto ricerca, conoscenza, scoperta di sé come condizioni per la comprensione dell’altro. In un percorso di crescita personale che punta allo sviluppo di spirito critico, capacità creative, coscienza morale, Gramsci riconosce nella scuola il laboratorio per una società consapevole e, giorno dopo giorno, sempre più democratica

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IL ROMANZO DEI TUI

Bertolt Brecht

È in una Cina immaginaria che Brecht decise di trasporre narrativamente, con divertito coraggio, i tempi oscuri e turbolenti in cui la Storia gli diede in sorte di vivere. Cominciato durante l’esilio e rimasto frammentario dopo oltre un decennio di lavoro, Il romanzo dei tui è una satira feroce degli intellettuali che affittano a cottimo al migliore offerente il proprio ingegno: i «tui». Dal mare dell’imbecillità umana emerge qui un arcipelago di aneddoti, storielle, parabole e corrosivi esercizi di umorismo che mettono alla berlina tutti i grandi ideologi dell’Occidente e forniscono anche una diagnosi inaspettata e spiazzante dell’ascesa di Hitler. Un geniale e comico breviario sul cattivo uso dell’intelletto che zigzaga tra apologhi memorabili, trattati stravaganti (compreso uno sull’arte del leccapiedi) e racconti arguti, consegnandoci una requisitoria serrata e farsesca contro ogni pensiero fumoso e servile. Un tesoro di caustica comicità proposto per la prima volta al pubblico italiano.

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DON CHISCIOTTE, U.S.A.

Richard Powell

Pace e solidarietà tra i popoli: con questi strani ideali Arthur Peabody Goodpasture, membro dei Peace Corps, sbarca nell’isola di San Marco, ai Caraibi.Vuol mettere in pratica le sue teorie rivoluzionarie sulla coltivazione delle banane, aiutare il popolo di San Marco a migliorare le sue condizioni di vita.L’accoglienza che riceve è un po’ diversa dal previsto: furfanti, generalissimi e tagliagole di ogni risma sono pronti a derubarlo, strumentalizzarlo, addirittura farlo fuori per ottuse trame di potere.Armato di candore estremo e di illimitata fiducia nel prossimo, Arthur fa saltare tutti i complotti; quasi senza volerlo ribalta ogni volta la situazione a suo vantaggio, con effetti comici dirompenti.Un romanzo che fa molto ridere – non per niente Woody Allen ne ha tratto un film memorabile – e regala speranza su quanto possano ancora contare qualità umane in disuso: altruismo, gentilezza e bontà.

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OLTRE CAPO NORD

Léonie D'Aunet

Léonie d'Aunet è stata la prima donna a recarsi oltre il Circolo Polare Artico. Nel 1839, a soli 19 anni prende parte, insieme al futuro marito, alla spedizione della Commissione Scientifica, inviata dal re di Francia in Scandinavia e nello Spitzberg (attuali isole Svalbard). Tornata a Parigi Léonie, assidua frequentatrice dei salotti aristocratici, balzerà alla cronaca nel 1845 quando viene scoperta in flagrante adulterio con Victor Hugo. Imprigionata e liberata solo dopo un soggiorno forzato di due mesi in un convento, viene messa al bando dalla buona società. Nel 1854 Léonie pubblica il resoconto della spedizione nelle regioni artiche, dove descrive le curiosità e le caratteristiche delle popolazioni e dei luoghi incontrati.

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LE FORMIDABILI DONNE DEL GRAND HOTEL

Ruth Kvarnström-Jones

In una fredda sera di dicembre del 1901, mentre nella sontuosa sala dei banchetti del Grand Hôtel fervono i preparativi per la prima cerimonia d’assegnazione del Premio Nobel, negli uffici ai piani superiori l’atmosfera è decisamente meno gioiosa. L’albergo, un vanto per la corona svedese e per l’intera nazione, in realtà è sull’orlo del fallimento. Per sovvertire un destino già scritto ed evitare lo scandalo, viene deciso di rivolgersi alla persona che, da sola e dal niente, negli ultimi anni è riuscita a dare vita a una catena d’alberghi di grande successo: Wilhelmina Skogh. Nonostante le sue indubbie qualità, però, la scelta di una donna a capo del Grand Hôtel fa storcere il naso a molti e suscita una vera e propria rivoluzione tra il personale maschile, tanto che la maggior parte arriva addirittura a licenziarsi. Ma Wilhelmina non è certo tipo da lasciarsi intimidire, anzi, sostituisce prontamente gli uomini con una nuova generazione di ragazze che, per scelta o necessità, cercano un’esistenza che vada oltre i confini del focolare domestico. Grazie al coraggio e all’intraprendenza di Wilhelmina e delle sue formidabili collaboratrici, il Grand Hôtel diventa così un modello di eccellenza al femminile, un elegante scenario in cui s’incrociano i destini di umili cameriere e arroganti nobildonne, ricche ereditiere e governanti ambiziose. Un luogo in cui modernità e tradizione s’incontrano e dove tutto sembra possibile, anche realizzare i propri sogni…

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IL ROMANZO DA TRE SOLDI

Bertolt Brecht

Il romanzo da tre soldi, ovvero come raccontare il capitalismo e i suoi vizi tramite un poliziesco.In una Londra di inizio Novecento, malfamata, caricaturale e allegorica – ispirata al cinema muto, ai fumetti e alla prima letteratura pulp – Macheath e i suoi compari di malaffare sovrintendono a un mondo di rispettabili delitti, legato a doppio filo alla politica e agli interessi finanziari. C’è Peachum, «la massima autorità in tema di miseria», che tiene scuola su come mendicare, Coax che prende una percentuale su tutti i traffici della città, Polly che si innamora del lato violento della vita, e poi una folla di personaggi gregari – avvocati, ministri, vescovi, banchieri e truffatori di ogni sorta –, tutti ingranaggi di un gigantesco meccanismo di denari e raggiri.Traendo spunto dalla propria pièce teatrale più famosa, Bertolt Brecht scrisse nel 1934 un romanzo fulminante – il suo unico pienamente compiuto e pubblicato in vita – che racconta la società capitalistica come un universo di gangster svelandone le storture e le crudeltà con straordinaria inventiva umoristica.Il romanzo da tre soldi viene qui ripresentato dopo cinquant’anni di assenza dalle librerie nella celebrata versione di Franco Fortini e Ruth Leiser.

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L'INVENZIONE DELL'AMORE

José Ovejero

Dalla terrazza del suo appartamento a Madrid, Samuel osserva con distacco il viavai quotidiano della città. È un uomo che non ama impegnarsi con nulla e con nessuno, vive da solo e passa da una relazione all’altra. Una mattina, però, qualcuno gli annuncia al telefono che Clara è morta in un incidente stradale. Sebbene non conosca nessuna Clara, Samuel decide di partecipare al funerale, spinto da un misto di curiosità e noia. Affascinato dalla possibilità di sostituire la persona per la quale lo scambiano, Samuel s’inventa una relazione con Clara, entrando così in un gioco di cui a poco a poco perderà il controllo.
Si legge con attrazione e sgomento perché costeggia sempre un abisso. Uno dei migliori scrittori della sua generazione.” EL PAÍS

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IL DIVANO DI ISTANBUL

Alessandro Barbero

L'impero Ottomano. Un impero immenso, bellicoso e dispotico, un regime tirannico; eppure una straordinaria invenzione di governo multietnico e multinazionale a cui alcuni in Occidente guardarono addirittura come a una desiderabile alternativa.

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STELLA MARIS

Cormac McCarthy

Ottobre 1972, struttura psichiatrica Stella Maris. Tra le mura di una stanza un uomo e una donna si scambiano parole di matematica e desiderio, di musica e visioni. Lei si chiama Alicia Western ed è lí per cercare di sfuggire ai suoi demoni. Lui è lo psichiatra che l'ha in cura ed è lí per tentare di salvarle la vita. Falliranno entrambi, ma le parole che si scambiano tra quelle mura resteranno dopo di loro. Nella seconda metà della dilogia cominciata con Il passeggero, Cormac McCarthy chiude il cerchio delle vicende dei fratelli Western - e della sua intera opera - con un romanzo di diamantina intelligenza e strabiliante vis drammatica: l'ultima degna parola di un autore di genio.

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SE GLI DEI TI FANNO IMPAZZIRE

Richard Powell

Helios è un ragazzino troiano, figlio di una schiava e forse addirittura di Priamo. Mingherlino, capelli rossi, amoreggia con Cassandra, che gli trasmette un po’ della sua preveggenza.Quando sbarcano gli Achei, Helios tallona l’esercito troiano fino alla spiaggia, e si illude di poter sconfiggere a sassate il grande Achille.Se non intervenisse Ulisse, sarebbe spacciato; ma Ulisse lo prende in simpatia, lo porta all’accampamento acheo e lo addestra nell’arte della spada e dell’ingegno.Helios fa amicizia con Neo, figlio di Achille; insieme passano estati stupende a Skiros, dove regna Licomede e impazza Deira, mascolina e selvatica.Unica spina, il richiamo di Troia. Helios torna a casa e mette testa e muscoli al servizio della sua città.Scorta Priamo in un’impresa tragica, salva Enea da una lancia fatale.Finché non si levano altissime le fiamme nella Troade, e Helios segue il destino che gli dei hanno disegnato per lui.

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DUE DI NOI

Camilla Rocca

Alice e Viola sono gemelle identiche. Viola si è affacciata per prima al mondo, Alice l’ha seguita da vicino stringendole forte la caviglia. A unirle, un legame che loro soltanto sono in grado di comprendere e una promessa che si sono scambiate da piccole, intrecciando i mignoli: «Non ti mentirò mai». Per tutti, sono indistinguibili: hanno gli stessi amici, frequentano gli stessi posti, hanno le stesse abitudini e gli stessi sogni. Al punto che, quando si guarda allo specchio, Alice non sa se vede il proprio riflesso o quello della sorella. Finché, all’ultimo anno di liceo, una frase che non hanno mai udito prima sconvolge la loro vita: «Per me, siete diverse». È Francesco a dirlo ad Alice, durante una festa. Di poco più grande, Francesco è tormentato da una famiglia difficile e non ha alcuna voglia di sprecare la vita a rimuginare. Giorno dopo giorno, insegna ad Alice a osare, a viaggiare di notte per vedere l’alba sul mare, a partire per Parigi all’improvviso. Ad allontanarsi dal guscio che l’ha sempre coccolata. Alice, ora, vuole vivere la sua vita. E, mentre tutto sembra perfetto, la promessa tra Viola e Alice si incrina: nulla sarà più come prima. Ma anche l’illusione di un amore non è eterna e Alice rischia di perdere ogni riferimento. Nell’estate degli opposti, tra l’esame di maturità e i mesi in cui la libertà assume un nuovo sapore, lei e Viola si scoprono invincibilmente diverse. Eppure, da quella diversità, dalle delusioni e dalle separazioni, emerge una nuova certezza: quei due mignoli intrecciati non si separeranno mai.

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GIACOMO MATTEOTTI

Federico Fornaro

Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a Giacomo Matteotti, deputato del Psi dal 1919 al 1922, e poi – poco prima della Marcia su Roma – segretario del Partito socialista unitario di Filippo Turati e Claudio Treves.
Fin dagli esordi del fascismo, Matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, «perché non transigeva e perché aveva un coraggio che mancava a troppi altri», come scrisse il foglio clandestino «Non mollare» nel 1925, poco dopo il suo omicidio.
Ma a dispetto dell’importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. A parte la toponomastica, poco è stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell’uomo di pensiero e d’azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra.
Giacomo Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l’Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L’Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente.
A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di «amnesia» che pare aver colto l’Italia per un secolo intero.

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CRONORIFUGIO

Georgi Gospodinov

La vita di desolazione e sfruttamento di una comunità contadina nell'Italia meridionale. Una saga dolorosa di uomini che subiscono l'ingiustizia e la sopraffazione come ineluttabili, fino all'inevitabile ribellione. Un romanzo-testimonianza di grande forza poetica, capolavoro di Silone (1900-78).

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LA STORIA DELLE API

Maja Lunde

Tra passato presente e futuro, legate da un libro che custodisce i disegni su un rivoluzionario modello di alveare, le vicende di William, un biologo inglese vissuto a metà dell’Ottocento, George, un apicoltore dell’Ohio messo sul lastrico dall’epidemia del 2007, e Tao, una giovane madre che, in un futuro molto vicino, si dedica all’impollinazione manuale in una Cina dove le api, le piante in fiore e i colori sono ormai scomparsi, ripercorrono il rapporto tra l’uomo e la natura nel corso del tempo. Dall’Europa all’America, quel manuale prezioso, racchiuso in un baule al seguito di una donna sola e appassionata, attraversa terre e secoli con il suo bagaglio di invenzioni e regole, depositario di una conoscenza, e di una speranza, da affidare alle generazioni che verranno. Custode di un sogno che deve diventare tale per tutti noi. La storia delle api, che col procedere della lettura sempre più diventa la nostra storia, è un romanzo epico nel quale, accanto al tema dell’equilibrio ambientale, sono i sentimenti che realmente muovono la nostra vita a determinare l’azione. L’amore soprattutto: per il coniuge, per i figli per cui desideriamo solo il meglio, per la scienza, per la propria passione.

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LA MALNATA

Beatrice Salvioni

Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lí. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l'aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell'adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l'abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.

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LA CASA DEL MAGO

Emanuele Trevi

Nel memorabile incipit di questo libro, la madre di Emanuele Trevi, allora bambino, riferendosi al padre pronuncia più volte un’istruzione enigmatica: «Lo sai com’è fatto». Per non perderlo (ad esempio fra le calli di Venezia, in una passeggiata dell’infanzia) occorre comprendere e accettare la legge della sua distrazione, della sua distanza.
Il padre, Mario Trevi, celebree riservatissimo psicoanalistajunghiano, per Emanuele è il mago, un guaritore di anime. Alla sua morte lascia un appartamento-studio che nessuno vuole acquistare, un antro ancora abitato da Psiche, dai vapori invisibili delle vite storte che per decenni ha lenito, raddrizzato. Il figlio decide di farne casa propria, di trasferirsi nella sua aura inquieta e feconda, e così prova a sciogliere (o ad approfondire?) l’enigma del padre. Muovendosi nel suo mutevole territorio − fra autobiografia, riflessione sul senso dei rapporti e dell’esistenza, storia culturale del Novecento − Emanuele Trevi ci offre il suo romanzo più personale, più commovente, più ironico (e perfino umoristico): una discesa negli inferi e nella psicosi, una scala che avvicina i vivi e i morti, i savi e i pazzi. Perché ogni vita nasconde una luce, se la si sa stanare; e i gesti e le parole più semplici rimandano alla trama sottile dell’essere, se li si sa ascoltare, se si sa lasciarli accadere.

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L'INFERNO DI TREBLINKA

Vasilij Grossman

La più terribile fabbrica della morte nazista nel primo reportage dai campi, uscito nel 1944 sulla rivista «Znamja» e firmato dal più popolare e seguito corrispondente di guerra dell'Armata Rossa: Vasilij Grossman.

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IL CUCCHIAIO SCOMPARSO

Sam Kean

Fra le elementari nozioni scientifiche insegnate anche a scuola, poche sono così sconcertanti e fanno altrettanto sognare come la tavola periodica degli elementi, scoperta nel 1869 da Mendeleev e, autonomamente, da J.L. Meyer. Ci voleva un libro come quello di Sam Kean – intreccio di eclettismo disciplinare e vasta erudizione – perché dietro ogni simbolo e ogni numero atomico si spalancassero sequenze stupefacenti in tutti gli ambiti del­l'espe­rienza e della conoscenza umana. Punteggiato di magnifici aneddoti (come quello, evocato nel titolo, del cucchiaino di gallio che si scioglie al contatto del tè caldo, permettendo trucchi alla Houdini) e digressioni narrative, questo volume è un'intro­duzione affascinante e piena di verve alla conoscen­za di ciò che costituisce il nostro pianeta e il resto dell'universo.

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LA MASSERIA DELLE ALLODOLE

Antonia Arslan

"Sono loro, i miei padri e madri, che emergendo da un pozzo profondo mi hanno narrato la loro storia e io mi sono seduta, un giorno di maggio, ad ascoltare e a scrivere. Ed è stato come intessere un tappeto." Zio Sempad è solo una leggenda per noi: ma una leggenda su cui abbiamo tutti pianto. Era l'unico fratello del nonno, il minore. Amava la sua tranquilla città, la sua provincia sonnolenta, le chiacchiere al caffè con gli amici. Studiò da farmacista a Costantinopoli, ma pensando di ritornare a casa." Ha inizio così, come un caldo e rassicurante ricordo di famiglia, il lungo viaggio di Antonia Arslan nel dolore e nell'orrore di un popolo, vittima del primo genocidio del Ventesimo secolo e sopravvissuto grazie al coraggio delle sue donne straordinarie.

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