In libreria, da aprile 2025
Alcuni fra i tanti titoli in uscita
DOMANI CORREREMO PIÙ FORTE
Sara Antonelli
Data di uscita: 1 aprile
F. Scott Fitzgerald è il soggetto biografico esemplare. Bello e affascinante, divenne celebre a ventitré anni, ebbe un unico grande amore, annegò il proprio talento nell’alcol e morì a soli quarantaquattro anni, malato, e dimenticato da tutti. Com’è possibile che un uomo dalla parabola esistenziale tanto decadente e disordinata abbia concepito un romanzo levigato e perfetto come "Il grande Gatsby"? Sara Antonelli, tra le più accreditate studiose dell’opera di Fitzgerald, compie in questo libro un’impresa d’eccezione e riesce a condensare una vita, che tante ne ha contenute, e un’opera, dall’attualità sorprendente, alternando alla fine analisi letteraria un vivace resoconto biografico dal quale spicca una eccezionale scoperta d’archivio, che questo libro presenta e discute per la prima volta. Con uno stile che ha il passo del romanzo, in "Domani correremo più forte" seguiamo “Scott” Fitzgerald nelle sue irrequiete peregrinazioni tra Stati Uniti ed Europa, per scoprire quanto gli stia stretta la definizione di “bello e dannato” e quanto fosse invece forte in lui la consapevolezza dei propri strumenti di scrittore innovativo, sempre all’altezza del proprio talento e sempre convinto della propria grandezza.
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CARTAGLORIA
Rosa Matteucci
Data di uscita: 1 aprile
Torna Rosa Matteucci, «impietosa, feroce cantatrice del “nonostante”», come la definì una volta Carlo Fruttero, accostandola ai mani di Céline, Beckett e Thomas Bernhard. Questo nuovo romanzo, in bilico, come gli altri, sull’illusorio crinale fra comico e tragico, inizia con l’affannosa, tormentosa aspirazione di lei bambina a ricevere, come tutte le sue antenate e le sue simili, la Prima Comunione, per proseguire con la morte di un padre molto amato – sebbene molto scapestrato – e la sua sciamannata sepoltura. Nella scrittura, straziata e al tempo stesso grottesca, di Rosa Matteucci diventa comico perfino il viaggio, non solo interiore, che tale morte susciterà, alla ricerca di quell’antico Trascendente che il nostro tempo sembra aver smarrito: dall’India dei santoni ai Pirenei di Bernadette, dai gruppi di preghiera della Soka Gakkai a un’ardimentosa visita a un frate esorcista che, asserragliato in un eremo, vende messalini con audiorosario incorporato. Un vagabondaggio che culmina con la scoperta del rito tridentino, dove imparerà il protocollo delle genuflessioni, sempre rincorrendo una salvazione che pare rimessa in forse a ogni frase, a ogni respiro. Sino alla definitiva consapevolezza che è necessario accettare, e forse anche amare, la propria croce.
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NELLA NOTTE PIÙ BUIA IL LINGUAGGIO CI CHIEDE DI COSA SIAMO FATTI
Han Kang
Data di uscita: 1 aprile
Nel suo discorso di accettazione del Premio Nobel, Han Kang rende omaggio alla letteratura, che attraverso il filo luminoso del linguaggio lega e unisce le creature viventi, rendendoci partecipi dei loro universi interiori, e opponendosi così a ogni atto di violenza contro la vita.
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AMICIZIE
Giorgio Agamben
Data di uscita: 1 aprile
«È piú semplice definire l'amore che l'amicizia, più facile dire «ti amo» sembrando sinceri, che dire «ti sono amico» senza che il sospetto dell'impostura adombri le nostre parole. Per questo, la sola definizione dell'amicizia che mi pare accettabile è quella antica, che vede nell'amico un “alter ego”, un altro io - cioè qualcuno che rende amabile e grata la cosa più odiosa: il nostro io [...] E proprio perché - come la vita - è in qualche modo sempre insieme esaustiva e incompiuta, puntuale e manchevole, l'amicizia esige la nostra testimonianza». Attraverso diciassette brevi, folgoranti ritratti, Giorgio Agamben evoca il ricordo degli amici che hanno lasciato un segno indelebile sulla sua vita e sulla sua persona.
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ALMENO TU
Carlo Lucarelli
Data di uscita: 1 aprile
«Questa notte l’ho sognata. Aveva due anni ed era così piccola, mi si arrampicava su una spalla come un topolino, rideva. Nel sogno avvicina la bocca al mio orecchio e il suo fiato caldo mi fa il solletico, ma quando sussurra ha una voce da grande. Dice: devi ammazzarli tutti». La vendetta di un uomo qualunque. Un thriller silenzioso, scorretto, crudele. Quella di Vittorio è una vita come tante, che procede evitando squilli e cadute. Un giorno gli accade la più terribile delle tragedie: l’unica figlia, adolescente, muore mentre è con un gruppo di amici. Un incidente, così sembra, poi qualcuno insinua un dubbio. A quel punto l’esistenza di Vittorio, già devastata, si sgretola del tutto. Finché non è proprio la figlia morta a dirgli cosa deve fare.
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CORREZIONE AUTOMATICA
Etgar Keret
Data di uscita: 1 aprile
Trentatré racconti scritti nello stile scarno, disincantato, ironico e surreale tipico dell’autore, che sono trentatré metafore di un’ampia gamma di sentimenti umani, come rabbia, sete di vendetta, compassione, gelosia, amore e tristezza. I personaggi che popolano la narrativa di Keret hanno problemi di lavoro e relazionali in cui ci si può riconoscere. Vivono in un mondo in cui vige un progresso tecnologico che non risparmia da tragicomici malintesi ed equivoci disturbanti. Non tutti i racconti sono ambientati in Israele e il conflitto israelo-palestinese fa capolino solo in un paio: "Le sigarette della salute" e "Fervore", in cui Keret accenna al tragico attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 nel contesto di una storia il cui candido protagonista cerca di cambiare la drammatica realtà grazie a una fervida preghiera e alla potenza della sua ingenua fede religiosa. Ma forse la realtà israeliana è percepibile nel senso di disperazione che pervade molti racconti e nella presenza costante della morte. Disperazione e morte che si avvertono e vivono ormai ogni giorno e che nessuna “correzione automatica” è in grado di dissipare o cancellare.
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LE PIÙ BELLE POESIE DI WALT WHITMAN
Walt Whitmam
Data di uscita: 1 aprile
Quando uscì "Leaves of Grass" (1855) R. W. Emerson ne riconobbe immediatamente l’originalità e scrisse al suo autore, Walt Whitman: “La saluto all’inizio di una grande carriera”. In quegli anni gli Stati Uniti non avevano ancora una poesia veramente americana, nuova, diversa da ogni altra. Fu Whitman a intonare “il canto per un Nuovo Mondo”, per quello che l’America era o voleva essere. Cantò “l’Uomo Moderno”, l’America e i suoi paesaggi sconfinati, la Democrazia, “la vita immensa nella sua passione, impulso e forza”. Rispettò l’eredità del passato e la tradizione europea, ma inaugurò un nuovo stile, una poesia dal verso lungo, senza rima né metrica, eppure ricca di musicalità. Descrisse la realtà americana sperimentando, usando parole antiche e moderne, termini attinti dal mondo del lavoro, neologismi. Celebrò il corpo, i sensi e l’amore, soprattutto omosessuale. Fu un poeta-sciamano, che sulla scia del trascendentalismo riconosceva l’uguaglianza tra tutte le cose, l’unità di corpo e anima, forma e contenuto, umano e divino. E divenne il “centro del canone americano” (H. Bloom) con parole che da allora fluiscono come un fiume sotterraneo, a diverse profondità, nella letteratura e nell’immaginario non solo americano. Canto la vita immensa nella sua passione, impulso e forza, felice per le azioni più libere sotto le leggi divine, canto l’Uomo Moderno.
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IL SEGRETO DEL VECCHIO SIGNOR NAKAMURA
Tommaso Scotti
Data di uscita: 1 aprile
Tokyo, 2018. Il vecchio Nakamura sa che il giorno si avvicina, eppure darebbe anche l'anima per dimenticare quella data. Ma è impossibile: nonostante l'apparente svagatezza, la sua mente è più lucida di quanto sembri. E come se non bastasse c'è anche una troupe televisiva che vuole intervistarlo per il cinquantesimo anniversario dell'indagine più drammatica della sua vita, quella sul grande furto del 1968… Tokyo, 1968. Il giovane Nakamura, brillante e infaticabile ispettore della polizia, è pronto ad affrontare una sfida che ritiene si concluderà in breve tempo. Perché certamente l'entità della somma sottratta – trecento milioni di yen – è immensa, ma il furto è stato commesso in modo davvero dilettantesco, ed è solo per puro caso e grazie a una buona dose di fortuna che il colpevole è riuscito a dileguarsi… Pochi giorni e tutto sarà risolto, pensa Nakamura, senza sapere che sta per guidare l'indagine più eclatante ed epocale della storia del Giappone. Un'indagine su un crimine apparentemente senza vittime, ma che porterà a scoprire trame oscure, ossessioni letali, vite invase da incubi e alla fine sacrificate in una Tokyo più noir e struggente che mai. Ispirato a un'incredibile e sconosciuta storia vera, il nuovo romanzo di Tommaso Scotti è un grande affresco carico di tensione e allo stesso tempo un racconto di straordinaria intimità e umanità, che ci accompagna in un Giappone stravolto dai cambiamenti, capace di traboccare luce così come di nascondere un cuore nero e pulsante.
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BRACCONIERI
Reinhard Kaiser-Mühlecker
Data di uscita: 1 aprile
Jakob è un giovane agricoltore schivo e votato alla vita di campagna. Disinteressato alle lusinghe del mondo, il suo unico obiettivo è mandare avanti la fattoria di famiglia. Ma quando conosce l'artista Katja, giunta lì per sfuggire alle nevrosi cittadine, sembra profilarsi per lui un'insperata possibilità di sfuggire alla solitudine: insieme avviano un allevamento biologico, si sposano e hanno un figlio. Tuttavia la ritrovata serenità è messa a dura prova dalle difficoltà quotidiane della vita rurale e dalle profonde lacerazioni che da tempo segnano la vita di Jakob. I tratti oscuri del suo carattere riaffiorano senza sosta, mentre i dubbi sulla sincerità di Katja non gli danno tregua. Con una prosa nitida e cruda, che scandaglia i moti più intimi e l'aspra natura che fa da sfondo alle vicende umane, Reinhard Kaiser-Mühlecker ci guida con maestria attraverso le distese solitarie dell'Austria, mostrandoci l'animo tormentato dei suoi personaggi e la loro lotta silenziosa per resistere alla disillusione e rimanere fedeli a se stessi in un mondo che cambia vertiginosamente.
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LA STRADA GIOVANE
Antonio Albanese
Data di uscita: 1 aprile
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall’amicizia con Lorenzo, un giovane toscano spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l’occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del ’44 per fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un’impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza. Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall’avanzata degli Alleati, c’è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti. Mentre si nutre con le lumache rosse che emergono dal terreno dopo la pioggia, emergono anche le sue memorie: la festa del Santo a Ferragosto, il profumo di burro e vaniglia dei biscotti preparati dal padre, il sapore dei babbaluci in umido, l’emozione della Targa Florio, la celebre corsa automobilistica. E il calore dei baci di Maria Assunta che, forse, lo sta ancora aspettando e che lui desidera riabbracciare a ogni costo. Ispirato a una storia familiare, "La strada giovane" è il primo romanzo di Antonio Albanese, che rivela un talento per la narrazione tesa, a tratti drammatica, venata di tenerezza. Nino è un protagonista struggente e vero, di cui è impossibile non innamorarsi.
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FORSE È COSÌ CHE SI DIVENTA UOMINI
Giorgia Lepore
Data di uscita: 2 aprile
In una mattina calda e umida di fine marzo, in una chiesa rupestre nella periferia di Bari, viene ritrovato un cadavere maschile di mezza età, supino di fronte all’abside, vestito di tutto punto ma con il cranio sfondato e segni di inaudita violenza. Sul corpo, un serpente, anch’esso morto. Più di una persona è entrata quella mattina nella chiesa, tutti hanno visto il cadavere, ma sono tre ragazzi che erano soliti frequentare la chiesa invece che andare a scuola ad avvertire la polizia. La terza sezione della squadra mobile di Bari, guidata dal vicequestore Marinetti e dall’ispettrice Sara Coen, arriva per i rilievi insieme al PM Giancarlo Anteri e la scientifica. Manca solo l’ispettore Gerri Esposito, che ha preso due giorni di permesso, caso più unico che raro. Al suo rientro, trova l’ufficio in fibrillazione. L’identità della vittima è sconosciuta, e le indagini procedono con fatica. Vengono identificati altri frequentatori del sito: una coppia di adolescenti, riluttanti a collaborare; un uomo misterioso che sembra uscito dagli affreschi della chiesa stessa, e che non parla e non scrive; una ragazzina che ha smarrito la sua antologia di italiano, sulla quale ci sono i versi di una canzone in una lingua sconosciuta. Lingua che accende però un’intuizione in Gerri. Nel frattempo, indagini e vicende personali si intersecano complicando ancora una volta la vita dell’ispettore, mentre il passato riaffiora, scardinando i cassetti blindati in cui cerca disperatamente di confinarlo. Tutto si svolge in pochi giorni, scanditi da transiti astrologici che sovrappongono passato e presente. E di nuovo, come in una sorta di ciclo karmico mai concluso, l’indagine incrocia le strade di ragazzi, poco più che bambini, in cerca di salvezza in un mondo che li respinge.
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CANTI IRLANDESI
Lorenzo Greppi
Data di uscita: 2 aprile
Lorenzo Greppi ha iniziato a scrivere i suoi “Canti irlandesi” dopo averli appassionatamente suonati per anni, affascinato dalla bellezza delle canzoni, delle ballate e delle melodie tradizionali di quella terra straordinaria, capace di combinare lo stupore alla normalità, sentire la musica nel rumore di fondo, la poesia nella vita di tutti i giorni. Per raccontare di piccole grandi storie d’amore e odio, di miseria e ricchezza umana, di ubriaconi e perdigiorno, di provetti ballerini come di stralunati suonatori di cornamusa, di campi d’orzo scossi dal vento, dove l’Irlanda non è solo l’isola sperduta sugli atlanti geografici o la prolifica patria di scrittori raffinati, quanto, piuttosto, uno straordinario luogo dell’anima, la meta elettiva del nostro immaginario, il rifugio di tanti sognatori...
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I GIORNI DEL LABIRINTO
Isabella Montini
Data di uscita: 2 aprile
Giorgio non si fa illusioni. Sa bene che lui non tornerà. Il matrimonio dei suoi genitori è naufragato nel peggiore dei modi e suo padre ha scelto la vita parallela che si era costruito in un'altra città. Invece suo fratello Luca proprio non accetta l'abbandono e continua a scrivere ingenue lettere a un papà ormai assente. La sua infantile speranza fa imbestialire Giorgio, tanto che per Halloween distrugge la zucca che Luca ha intagliato entusiasta, convinto ancora una volta che il padre gli avrebbe fatto una visita a sorpresa. Per Giorgio è arrivato il momento che Luca lasci il mondo dei sogni. Perché allora non forzare un po' le cose? Cosa succederebbe se andassero a trovare il papà di nascosto dalla mamma? Magari Luca aprirebbe gli occhi. E forse anche per Giorgio sarebbe l'occasione per venire a patti con la rabbia. Quella che prova per il fratellino che non si rassegna, quella che gli brucia ancora dentro nei confronti del padre, quella che non può evitare di provare per se stesso.
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LA CADUTA DI BERLINO
Anthony Tucker-Jones
Data di uscita: 2 aprile
Aprile 1945: l'ultima grande offensiva della Seconda guerra mondiale ha inizio. Berlino è circondata, i sovietici entrano nella capitale del Terzo Reich. Quelli che seguono saranno combattimenti feroci, con Hitler e i suoi seguaci che cercheranno fino alla fine di rimandare l'inevitabile. Saccheggi, distruzioni, esecuzioni: la città si trasforma in un incubo, ma i nazisti sono disposti a resistere fino all'ultimo uomo, fino all'ultima pallottola. In questa appassionante ricostruzione storica, Anthony Tucker-Jones ci porta fra i tre milioni di civili berlinesi, tra i carrarmati russi e nel bunker dove Hitler si suicidò con Eva Braun e i suoi fedelissimi. Un libro essenziale per comprendere ciò che veramente accadde in quei fatidici giorni che determinarono la caduta del Reich, la fine della guerra e l'inizio di un nuovo mondo.
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UN AMORE INAUDITO
Julia Kröhn
Data di uscita: 2 aprile
Francoforte, 1945. La guerra ha ridotto la città in macerie, così come la libreria-casa editrice della famiglia Reichenbach: gli scaffali sono bruciati, le vetrine distrutte, i libri spariti. A Ella resta solo l'affetto per la sorellina, la madre è morta e il padre ai suoi occhi è colpevole di non averla difesa dalla violenza dei nazisti. Grazie al miracoloso ritrovamento di una scorta di carta nascosta, nella ragazza sboccia il seme della speranza: ricominciare a stampare i libri e grazie a essi, far rinascere la libreria. Tutto è in salita, ma con tanta tenacia, cuore e anima, Ella riesce a ottenere una licenza dagli americani e a rimetterla in sesto. La giovane editrice però non vuole solo onorare la memoria della madre, vuole pubblicare dei testi che possano aprire la mente e scuotere le coscienze delle persone. Sulla sua strada si imbatte in un giovane attore di nome Ari e tra i due nasce l'attrazione che unisce due anime affini. Anche per lui i libri sono salvezza e promessa luminosa di futuro. Ma il loro incontro non è casuale come sembra; il passato di Ari è misteriosamente legato a quello della famiglia Reichenbach e la verità si nasconde nel campo di Zeilsheim, dove gli ebrei sopravvissuti alla guerra e allo sterminio sono in attesa di riprendere in mano la propria vita. È qui che l'amore inaudito di Ella e Ari, così come i destini di due popoli, si intrecceranno in modo indissolubile, segnando per sempre le loro esistenze. Una storia sul potere che i libri hanno di salvare e far rinascere, unendo le persone, anche quando tutto sembra perduto.
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LA FAMIGLIA GENTILE
a cura di Nicoletta Pescarolo Gentile, Caterina Cecioni
Data di uscita: 4 aprile
Della famiglia Gentile e soprattutto del filosofo Giovanni Gentile, si è scritto molto nell’ambito degli studi filosofici, della storia e delle scelte e vicende politiche, e molto c’è ancora da studiare, ma della sua vita personale, del suo essere padre, marito e nonno, è trapelato ben poco. Dopo la pubblicazione, nel 2018, delle Lettere alla fidanzata, che raccoglie la corrispondenza fra Erminia e Giovanni prima del loro matrimonio e in cui si possono rintracciare le speranze e il progetto di vita in comune che i due giovani desiderano realizzare, resta la curiosità di sapere cosa ne è stato di quel progetto e di quelle speranze, di quell’impegno a fondare una famiglia che dovesse rispecchiare le loro aspettative e i loro ideali. Questa cronaca della vita della famiglia Gentile la troviamo in questa nuova raccolta di lettere familiari che va dal 1900 al 1945. La corrispondenza dal 1900 al 1919 viene riassunta e citata nel prologo di questo volume: la nascita dei bambini, le nomine professionali, i trasferimenti sulle cattedre liceali e poi universitarie, le notizie agli amici, le malattie infettive, gli acquisti e i traslochi, le frequenze scolastiche. La prima bicicletta di Federico e il pianoforte di Teresina. I giochi avventurosi nel giardino di Villa Amato a Palermo dove i “grandi” proteggono e i “piccoli” seguono come una piccola truppa. Le vacanze al mare e le piccole gite; in breve, la vita quotidiana di una famiglia che cresce. La fittissima corrispondenza fra i genitori e i figli che va dal 1920 al 1944, invece, è stata qui trascritta senza censure né omissioni...
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IL PARTIGIANO CHE DIVENNE IMPERATORE
Marco Ferrari
Data di uscita: 4 aprile
Questo libro racconta una storia vera e dimenticata. Una storia in cui si respira l’odore acre del Novecento e che potrebbe uscire dalle pagine di Graham Greene. Siamo nel 1938, Ilio Barontini, comunista livornese, ha combattuto nella guerra di Spagna tanto da diventare l’eroe della battaglia di Guadalajara. A Parigi viene scelto dai servizi segreti francesi e britannici per una missione rischiosissima: organizzare le forze partigiane abissine che devono resistere alla conquista fascista. Infatti, Mussolini aveva conquistato con l’uso dell’iprite i villaggi e le città più importanti, la ferrovia Addis Abeba-Gibuti e le principali vie di comunicazione, ma una parte considerevole del territorio era ancora in mano agli arbegnuoc, i patrioti etiopi. Barontini – assieme ad Anton Ukmar, ex ferroviere sloveno di Gorizia conosciuto in Spagna, e a Bruno Rolla, comunista spezzino – formò un esercito di oltre 250 mila uomini composto da piccole formazioni mobili e venne nominato dal Negus viceimperatore di Abissinia. Dotato dello scettro imperiale, il comunista di Livorno tenne a bada i vari ras, portò a termine missioni importanti e pubblicò un giornale bilingue, “La voce degli Abissini”, tanto da diventare una leggenda. La missione terminò nel giugno 1940, quando i tre antifascisti italiani intrapresero la via del ritorno tra malattie e assalti di predoni. Si ritrovarono miracolosamente vivi a Khartum dove scattarono l’unica fotografia che li ritrae insieme.
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TRAME QUEER
Gabriele Romagnolo
Data di uscita: 7 aprile
Immaginate un divano rosso vista mare. Sedetevi, prendete in mano il telecomando e lasciatevi trascinare dai ricordi. A guidarvi in questo viaggio nel tempo sarà Gabriele Romagnolo, con una vivace analisi delle serie tv più rappresentative dagli anni Settanta fino ai nostri giorni. Il focus è la famiglia, la diversa percezione delle relazioni, lo spazio, sempre maggiore, concesso alle tematiche Lgbtq+ e Queer all'interno delle narrazioni seriali. Serie tv amatissime come Friends, Modern Family, Shameless, Transparent e tante altre, vengono indagate con una «nuova lente», quella degli spettatori e delle spettatrici consapevoli di una società che muta velocemente, che diventa plurivaloriale e più inclusiva. Le innovazioni apportate ai personaggi e alle trame non sono più sufficienti: è necessario spingersi oltre per abbracciare la varietà della società attuale. Questo libro non è una soluzione, ma indica un cammino da percorrere, tenendo sempre presente che la meta può cambiare ed espandersi, così come cambiano e si espandono gli esseri umani.
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LA MIA VOCE
Ibrahima Lo
Data di uscita: 7 aprile
Ibrahima Lo è cresciuto e torna a scrivere di sé. Questa volta, però, lo fa con occhi nuovi, con lo sguardo di un «afroveneziano». Si guarda indietro non solo per vedere la strada che ha percorso, ma per ritrovare i volti di tutte le persone che ha perduto lungo il cammino: Fara, Pape, Bara e molti altri. Alle loro voci spezzate troppo presto, Ibrahima mette a disposizione tutto quello che possiede: i suoi ricordi e la sua scrittura. Inizia così un nuovo viaggio con i lettori e le lettrici, tra il dolore del passato e la speranza nel futuro. In mezzo, l'orrore della guerra e della schiavitù in Libia, ma anche incontri memorabili ed esperienze vissute con entusiasmo. C'è la consapevolezza di essere stato uno dei pochi fortunati. In Italia, Ibrahima ha affrontato discriminazioni ma ha trovato anche accoglienza e amore. Il suo libro racconta proprio di questo: della passione per l'attivismo sulle note di Bella ciao, della gioia di poter contare sugli altri.
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CORATELLA
Valerio De Angelis
Data di uscita: 8 aprile
Valerio uccide persone. Una volta all'anno sceglie chi, perché e dà inizio alla caccia. Quest'anno ha scelto di omaggiare la normalità e si dedica, quindi, a osservare gli stravaganti, i fuori dal comune, quelli che esulano dai canoni della normalità e perciò dovranno morire. Guardandosi intorno in cerca della sua vittima, si imbatte in scene di surreale ordinarietà condominiale e stili di vita discutibili, si imbatte in lei e in un lato inedito del suo migliore amico. La ricerca non dura a lungo, ma quanto basta per capire che la linea che divide il normale e l'assurdo non è poi così netta.
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LA MUMMIA DI LENIN
Ezio Mauro
Data di uscita: 8 aprile
Il mausoleo di Lenin sulla piazza Rossa è più di un sepolcro: è il cuore pulsante di un’epopea che ha plasmato il Ventesimo secolo. Qui, nella fissità del granito rosso, si conserva il corpo imbalsamato dell’uomo che dirottò la storia e fece della rivoluzione un’idea eterna. Ma cosa accade quando il tempo si compie e l’ideologia che lo ha reso icona si dissolve? Lenin non è solo un leader, è un enigma che attraversa le epoche, sopravvive alla caduta dell’Urss e riemerge come simbolo nell’odierna Russia di Putin. Dalla sua ascesa alla guida dell’insurrezione bolscevica alla malattia che ne segnò il declino, questo libro ricostruisce il mistero del corpo che non può essere seppellito, della memoria che non può essere cancellata. Perché la sua morte – temuta, nascosta, proibita – è anche il sigillo su un potere che ha sempre avuto bisogno della sua presenza per legittimarsi. Seguendo Lenin attraverso le sue stanze segrete, i suoi viaggi e i documenti inaccessibili per un secolo, il racconto svela i retroscena della sua imbalsamazione, affidata a uno scienziato riluttante, e il significato di un esperimento politico che ha sfidato la natura stessa della storia. Con uno sguardo lucido e una scrittura avvincente, l’autore offre una riflessione sulla Russia di ieri e di oggi, sulle sue continuità e sulle sue fratture, e su un corpo che continua a inquietare il presente.
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EMANUELE SEVERINO
Leonardo Messinese
Data di uscita: 8 aprile
L’opera filosofica di Emanuele Severino si caratterizza per aver coniugato una profonda meditazione sul senso dell’essere e della verità con ciò che questo comporta sia riguardo al significato dell’agire umano nella storia, sia alla logica sottesa all’attuale dominio del sapere scientifico e della tecnica. Leonardo Messinese, avvalendosi anche di una serie di fonti inedite costituite dalle lezioni tenute da Severino negli anni in cui ha insegnato all’Università Cattolica di Milano, ricostruisce passo dopo passo le origini e gli sviluppi del pensiero del filosofo bresciano, dedicando ampio spazio agli anni giovanili e considerandone l’evoluzione anche in rapporto ad alcune importanti figure della filosofia contemporanea. Messinese chiarisce poi il significato autentico del “ritornare a Parmenide” e della critica al nichilismo dell’Occidente per i quali Severino è largamente noto e offre, infine, una serie di indicazioni metodologiche e osservazioni utili al lettore per confrontarsi, a sua volta, in modo personale con un pensiero al tempo stesso unitario e multiforme qual è quello severiniano.
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FASCISMO IN FAMIGLIA
Barbara Serra
Data di uscita: 8 aprile
È datata 16 maggio 1938 e indirizzata al nonno Vitale Piga la lettera che Barbara Serra trova per caso nella villa di famiglia a Decimomannu, in Sardegna. Sulla carta ingiallita dal tempo è impresso il timbro di una svastica e accanto, sopra la firma illeggibile, campeggia la scritta «Heil Hitler!». Come una porta spalancata sull'abisso, questa lettera rimasta sepolta per anni precipita Barbara in un passato inquietante che chiede di essere riportato alla luce. Attraverso documenti d'archivio, fotografie e testimonianze, "Fascismo in famiglia" ricostruisce una storia che affonda le proprie radici nell'aspra terra del Sulcis e nel destino di un uomo costretto a una scelta lacerante: eroe di guerra, prima antifascista convinto, poi zelante collaboratore del regime, Vitale Piga è come molti italiani un simbolo del compromesso tra l'adesione a un ideale e il pragmatismo di chi vuol trarre il meglio anche dalle avversità. Così, mentre le leggi razziali spaccano il paese e sull'Europa si addensano nubi di guerra, Piga fa proprio il sogno fascista di Carbonia e delle sue miniere, accettando la nomina a podestà. In un racconto intimo e insieme emblematico di un paese e di un'epoca, Barbara Serra fa i conti con la propria identità e con la memoria di chi, nel bene e nel male, ha vissuto gli anni più turbolenti della nostra storia.
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TUTTI CONOSCONO TUTTI
Francesca Mautino
Data di uscita: 8 aprile
In una Torino in cui tutti conoscono tutti, Valentina Bronti ha imparato a convivere con l'incertezza: quella del suo nuovo lavoro di podcaster investigativa, quella delle relazioni sentimentali e quella di una vita che sembra sospesa. L'unica certezza è la telefonata periodica dalla scuola per qualche nuovo guaio combinato dalle sue tre pestifere gemelline. Nulla, però, l'aveva preparata a una festa di Capodanno che la costringe a tuffarsi nei ricordi dei suoi vent'anni e a indagare sulla misteriosa morte di Mattia, annegato in un lago artificiale nel 2006, dopo essere andato a un concerto con i suoi amici. Confrontandosi non solo con le proprie scelte, ma anche con quelle degli altri e con le loro conseguenze, Valentina si ritrova a scavare in un passato fatto di insicurezze, inganni, giochi crudeli e amicizie tradite. Mentre percorre il tortuoso cammino delle svolte della vita e dei legami familiari, la narrazione di Francesca Mautino svela con passo brillante e vivace la complessità delle relazioni umane, fatte di segreti, imprevisti e amori, trasformando l'indagine in un percorso per comprendere il peso della memoria, delle scelte e delle bugie, quelle che diciamo agli altri e quelle che raccontiamo a noi stessi.
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ATENE 403
Data di uscita: 8 aprile
403 a.C., la sconfitta di Atene nella Guerra del Peloponneso comporta una conseguenza tragica per la città: la fine della democrazia. Azoulay e Ismard ricostruiscono in maniera affascinante e innovativa un passato remoto parlandoci però anche del nostro presente in crisi. Perché questa storia lontana millenni ci riguarda molto da vicino. Il 403 a.C. è un anno tanto distante quanto ancora importante per la storia dell'Europa, perché rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo dell'idea democratica, sulla quale si sarebbe poi andata costruendo, nel bene e nel male, la nostra identità. Infatti, in seguito alla vittoria di Sparta nella Guerra del Peloponneso, nel 404 a.C., i Trenta tiranni prendono il potere ad Atene, smantellando l'architettura politica che aveva sorretto la vita della polis per oltre un secolo, e istituendo un regime oligarchico. Tra l'aprile del 404 a.C. e l'autunno del 403, la città diviene dunque teatro di una lunghissima e violenta guerra civile. A guidare la resistenza agli oligarchi c'è Trasibulo, e dopo dure lotte e sfiancanti negoziati la democrazia viene ristabilita. Vincent Azoulay e Paulin Ismard, due tra i piú autorevoli classicisti contemporanei, ricostruiscono nel dettaglio, con passo da narratori e occhio da storici, questa turbolenta serie di eventi. E lo fanno attraverso un coro di voci che va a comporre un grande e avvincente racconto. Seguiamo il destino di Socrate, sempre sfuggente, del suo discepolo e capo dei tiranni Crizia e dell'abile oratore Lisia. Ma anche di figure minori e ignote come lo scriba Nicomaco, la sacerdotessa Lisimaca e lo schiavo Gerys. Dieci personaggi, molto diversi tra loro, che ci rivelano una molteplicità variegata e plurale di punti di vista sulla quotidianità ateniese dell'epoca. E soprattutto ci rivelano il faticoso processo che deve intraprendere una comunità ferita e andata in pezzi per ristabilire la propria unità e rifondarsi su nuove basi. Una lezione quantomai preziosa per i tempi agitati da cruciali mutamenti che stiamo attraversando.
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IRIS, LA LIBERTÀ
Walter Veltroni
Data di uscita: 8 aprile
Non importa se hai vent'anni, essere partigiani significa combattere per la libertà, rischiare per altri e donare te stesso, senza sapere come finirà. E a volte significa morire senza aver potuto godere di quella libertà tanto attesa. Iris Versari ne ha appena ventuno quando si arruola nella banda del leggendario Silvio Corbari, capo poco incline ai comandi, alla disciplina, all'ubbidienza. Unica donna della banda, spesso il suo coraggio e la sua determinazione non bastano: compie le azioni, armi in mano, e non esita a uccidere, ma dagli altri partigiani viene vista come la donna del capo. Con Silvio infatti intreccia un'intensa relazione, che rende indelebili i momenti trascorsi insieme. Fino a un giorno di agosto del 1944, in cui Iris si toglie la vita dopo aver ucciso una SS, sparandosi per consentire ai compagni di sfuggire alla milizia di fascisti e nazisti che ha scoperto, forse grazie a una spiata, il loro rifugio sulle montagne della Romagna. Ma nonostante il suo sacrificio, Corbari e gli altri non riusciranno a sfuggire alla morte. I loro corpi, con quello di Iris, verranno esposti, impiccati, in una piazza di Forlì. Walter Veltroni ci racconta di una giovane donna temeraria che, con il fuoco negli occhi e la libertà nel cuore, ha combattuto per la nostra democrazia. Ispirandosi alla vita di Iris Versari, compone uno straordinario romanzo di amore e di lotta, narrandoci senza sconti di quei ragazzi che hanno scritto la Storia con il sangue e con il coraggio.
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MALANIMA
Rosita Manuguerra
Data di uscita: 8 aprile
Sull’isola non tutti vanno e vengono allo stesso modo. Ci sono quelli che arrivano con il sole di maggio e ripartono con le prime piogge di settembre. C’è chi fa avanti e indietro ogni giorno, senza più chiedersi a quale riva appartenga davvero. E poi ci sono quelli che, messi dalla vita davanti a un bivio, hanno dovuto scegliere se restare o imbarcarsi per una partenza che può valere un addio. Entrambe le scelte lasciano un segno invisibile e profondo. Mia lo ha imparato da bambina attraverso la storia della sua famiglia – la madre Teresa è rimasta, nella convinzione che l’isola fosse l’unica realtà possibile, mentre la zia Nietta è andata via appena ha potuto – e continua a vivere questi conflitti da adolescente insieme a Giulia, Anna e Nello, gli amici di sempre. Adesso però a portare scompiglio è arrivata Marina, la ragazza di città che non se ne andrà con le piogge di settembre. Così diversa e a tratti scostante, Marina attira su di sé sentimenti contrastanti: dalla curiosità al disprezzo, dall’attrazione all’invidia. Mia, invece, in lei vede soprattutto il fascino di chi proviene da un altrove lontano. Eppure Marina si trascina dietro legami ancestrali – sua madre Lia è legata a filo doppio con l’isola da un trauma e dall’antica amicizia con Teresa – e sembra destinata a riportare a galla segreti inconfessabili. Con una prosa avvolgente e un ritmo solenne, Rosita Manuguerra ha scritto un romanzo di formazione luminoso, che a partire dall’ambientazione in una piccola isola è in grado di esplorare temi universali. "Malanima" è la storia di due ragazze in cui riverbera e si compie il racconto di emancipazione delle loro madri, una storia capace di scavare a fondo nel cuore di tutti noi e di rammentarci che le mete di partenze e ritorni, di arrivederci e addii, non sono altro che luoghi dell’anima.
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UNA DOMENICA D'APRILE
Giovanni De Luna
Data di uscita: 8 aprile
Tutti i cittadini italiani sanno cosa è accaduto a piazzale Loreto, a Milano, nell’aprile del 1945: l’esposizione del cadavere di Mussolini appeso a testa in giù resta come simbolo della fine di un regime e di una guerra, entrambi catastrofici per l’Italia. Ma quel momento e quel luogo non sono solo un simbolo, o un episodio risaputo, e a ottant’anni esatti di distanza Giovanni De Luna riesce a darcene dimostrazione, con una ricostruzione ravvicinata che è insieme un’interpretazione originale. Una ricostruzione ravvicinata, perché il fuoco si stringe sulla città di Milano, il luogo dove era stato fondato il primo Fascio di combattimento nel 1919, dove erano stati fucilati e insepolti i quindici martiri partigiani dell’agosto 1944, dove Mussolini fece il suo ultimo bagno di folla ancora nel dicembre di quell’anno. E perché quella giornata, una domenica d’aprile di festa e di orrore, viene raccontata ora per ora attraverso una miriade di testimonianze “dal basso”: diari, fotografie, lettere, ricordi di gente comune. E insieme un’interpretazione originale, perché a piazzale Loreto accadono avvenimenti che esigono di essere compresi, se non giudicati. La folla che fa scempio del cadavere del Duce è la stessa che lo applaudiva al Teatro alla Scala solo qualche mese prima? Come è possibile che si festeggi la fine di un regime violento abbandonandosi alla violenza? Cosa lascia in eredità quel giorno alla rinata Italia? «Pochi giorni dopo, della folla di piazzale Loreto non restavano tracce evidenti se non nella memoria di chi c’era stato. Si respirava ormai un’altra aria. Ancora qualche anno e, come in un gigantesco processo di rimozione collettiva, il ricordo di quella domenica di aprile sembrava già come si fosse inabissato.» Ma rimuovere il passato non è mai senza conseguenze e guardare in faccia la folla di piazzale Loreto resta fondamentale anche nell’Italia di oggi.
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PER ESPRESSO DESIDERIO
Edgardo Franzosini
Data di uscita: 8 aprile
Ci voleva forse un romanzo come "Per espresso desiderio" per raccontare uno scrittore, un critico e un poeta come Paul Léautaud, morto ultraottantenne nel 1956, ormai da quarant’anni lontano dal mondo letterario, isolato, ostile a tutto quello che lo circondava. E ci voleva un autore come Edgardo Franzosini, noto per i suoi libri meticolosi e nitidi, per svelare il nodo che ha tormentato il poeta francese per buona parte della sua esistenza. “Ho trovato cosa mettere come epigrafe sulla mia tomba,” scriveva Léautaud nel settembre 1921: “Rimpiango tutto”. Tra le occasioni mancate, affidate alle 6500 pagine del suo diario, c’era posto anche per “il rimpianto di essere stato così sciocco davanti ai suoi no quella sera che ero in camera sua e lei si stava spogliando per andare a letto”. La lei a cui si riferiva era la madre, Jeanne Forestier, nata a Parigi nel 1852 da una modesta coppia di borghesi. Una domenica Jeanne, che non ha ancora sedici anni, va a far visita alla sorella Fanny e al suo compagno, Firmin Léautaud, un attore della Comédie Française, e ne diventa l’amante. Da uno di questi incontri, il 18 gennaio 1872, nasce Paul, che la madre abbandona subito per seguire la sua vocazione di attrice. Il futuro scrittore avrà modo di rivederla solo in quattro occasioni. Ma l’incontro cruciale avviene nell’autunno del 1901 a Calais. Paul ha quasi trent’anni, finsero dapprima di non conoscersi, poi, qualche ora dopo, caddero “l’uno nelle braccia dell’altra”, come scrisse Léautaud, ammettendo però che stava forzando i toni. Dopo quella volta non si videro più. Si scambiarono lettere solo per qualche mese. E lui non dimenticò mai quei giorni passati con la madre. Edgardo Franzosini ha cesellato questo piccolo gioiello, che racconta un incesto immaginario. Lo ha fatto trattando una materia bruciante come fosse un entomologo, in un libro eccentrico e appassionante.
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M LA FINE E IL PRINCIPIO
Antonio Scurati
Data di uscita: 8 aprile
“I dittatori non hanno alternativa, non possono declinare, sono costretti a cadere. Lui la lezione la conosce.”
All’indomani della seduta del Gran Consiglio che lo depone, il 28 luglio 1943 Benito Mussolini viene deportato a Ponza. Ma su quell’isola dove il regime ha confinato decine di dissidenti il Duce rimane giusto il tempo per celebrare, solo, il suo sessantesimo compleanno; poi viene spostato a Campo Imperatore, in cima al Gran Sasso. Ha perso tutto, non spera più niente. Liberato con un blitz dei paracadutisti del Führer, ricongiunto a una famiglia di cui fa parte uno dei suoi traditori, Galeazzo Ciano, Mussolini viene posto da Hitler a capo di uno Stato fantoccio immobile e plumbeo come le acque del lago di Garda da cui dovrebbe governarlo: la Repubblica sociale italiana. Ma la bestia ferita tenta il suo ultimo colpo di coda.
Sono i seicento giorni, dal settembre del 1943 all’aprile del 1945, in cui il nostro Paese conosce la sua ora più buia: è l’ora della violenza più bassa e vile, della Legione Muti e della banda Koch che portano il terrore nelle città, della caccia agli ebrei, dei bombardamenti, della guerra civile. Siamo all’ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra. È la fine dell’impero, della monarchia, la fine dell’uomo che più di ogni altro ha marchiato a sangue il corpo della nostra storia, Benito Mussolini. È la fine di tutti i coprotagonisti, i cortigiani, i conniventi, quelli che fuggono e quelli che rimangono accanto al Duce fino all’ultimo, quelli che cercano “la bella morte” e quelli che hanno continuato a vivere nel dopoguerra cambiando pelle.
Ancora una volta non c’è niente di inventato nel dramma di cui si compie l'atto finale. Nell’ultimo pannello della saga di M, Antonio Scurati ci mostra il fascismo repubblichino e lo scempio di piazzale Loreto come mai era stato fatto prima e, mettendo in campo tutta la potenza e la pietas della letteratura, ci racconta la tragica fine del dittatore.
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DELITTO PER GIOCO
Tom Hindle
Data di uscita: 8 aprile
È l'ultimo dell'anno e a Hamlet Hall, un albergo sul mare del Devon che ha conosciuto giorni migliori, va in scena una cena con delitto, una classica storia di segreti e misteri ambientata negli anni Venti del Novecento e interpretata da attori ingaggiati apposta per l'evento. Otto tra i presenti sono legati da una rete di non detti che va indietro nel tempo, come succede nelle piccole comunità; ma tra loro c'è chi farebbe qualunque cosa – qualunque – per tenere segreti i propri segreti. E poi ci sono un faro in ristrutturazione contro la volontà di alcuni abitanti del luogo; una tragedia avvenuta anni prima proprio al faro; il costruttore e la moglie che spasimano per farsi accettare sulla scena sociale; l'immancabile giornalista in cerca di una storia; e un ospite inatteso, Damian White, che arriva con la figlia Lily, si rende odioso a tutti e sparisce. Di colpo, insomma, non c'è più niente da divertirsi, ma in compenso è il lettore che si diverte ad ascoltare i diversi punti di vista dei protagonisti, a rintracciare gli indizi e le false rivelazioni in attesa del finale, classico e sorprendente insieme.
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COMPAGNE
Bianca Guidetti Serra
Data di uscita: 8 aprile
Il racconto in prima persona di cinquantuno donne che hanno partecipato alla Resistenza: una storia unica della militanza femminile in Italia. Nato come indagine sul ruolo delle donne all'interno della Resistenza partigiana, il progetto assunse un valore più alto e più ampio: un'opera pionieristica di racconto orale della militanza femminile in Italia dagli anni Venti fino agli anni Settanta. Nella storiografia resistenziale, alle donne sono state a lungo riservate le classiche appendici di due paginette nei tomi che ne contano seicento. Ma, al di là dei numeri, quella che conta è la ricchezza umana e politica di cui queste compagne furono portatrici: l'assenza di calcolo rispetto al potere e alle cariche individuali da ricoprire a Liberazione avvenuta; la concretezza antiretorica di un senso di giustizia di classe; l'astuzia e la creatività nell'escogitare tempestive soluzioni in situazioni di estremo pericolo; la modestia che fece apparire naturale non richiedere riconoscimenti per il lavoro politico svolto in circostanze così critiche. Sono questi principî e questa consapevolezza a guidare Bianca Guidetti Serra quando, circa trent'anni dopo, intuisce che è necessario ancora una volta uno sforzo autonomo delle donne per lasciare traccia della loro storia. È così che nel 1977 vede la luce "Compagne". Introduzione di Benedetta Tobagi. Con una postfazione di Santina Mobiglia.
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UN REBUS PER LEONARDO SCIASCIA
Silvana La Spina
Data di uscita: 8 aprile
Nel settembre del 1985, a Leonardo Sciascia capitano due cose: la morte di Italo Calvino nell’Ospedale di Siena, e la morte di Aurelio Arriva, giudice, in casa sua. Una pistolettata: suicidio, dicono. Il giudice e lo scrittore siciliano, amici fin dall’infanzia, avevano litigato e non si parlavano da tempo. Qualcuno, in paese, continuava a dire per invidia; qualcun altro insinuava che l’invidia non c’entrava niente, era Sciascia che non avrebbe dovuto mettere l’amico in un libro – anzi, continuava quel qualcuno, Sciascia della Sicilia non avrebbe dovuto proprio parlare. Leonardo Sciascia, dal canto suo, sosteneva che le grandi amicizie, come i grandi amori, sono come le piante: a un certo punto si seccano, e nessuno può farci niente. Era successo con Guttuso, e forse stava succedendo pure con Vincenzo Consolo. Tuttavia, nonostante, in paese, gli inquirenti pensino che la morte del giudice Arriva sia dovuta a un suicidio e nonostante il tutto sia accaduto, come una disgrazia, un malaugurio, durante la festa della Madonna Bambina, Elena Arriva, la figlia del giudice morto, bella e bionda come certe madonne lombarde, si presenta a casa dello scrittore – la gloria, il vanto del luogo, l’uomo che passeggia a braccetto con Claudia Cardinale – per chiedergli di indagare sulla morte del padre. Elena non crede all’ipotesi del suicidio, e Sciascia è l’unico che di suo padre sa tutto. In una sarabanda di dicerie, malevolenze, lettere anonime che ricordano le righe minatorie di A ciascuno il suo, in un turbine di fatti di corna, disgrazie passate, presenti e future, donne vecchie e donne fatali, scrittori benevoli e altri invidiosi, cause perse e altre fatte perdere, un circolo di gentiluomini che non sempre lo sono e un pubblico ministero che torna a indagare là dove è stato bambino, Silvana La Spina, con una lingua pastosa e spinosa quanto un fico d’India, racconta Leonardo Sciascia e il suo mondo, facendone un investigatore acuto, curioso e pieno di pietà per le miserie degli uomini. Un romanzo avvincente e scuro.
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DELITTO PER GIOCO
Julia R. Kelly
Data di uscita: 8 aprile
È il 1900, e Skerry, un remoto villaggio scozzese di pescatori, si prepara ad affrontare un inverno rigido e implacabile. Durante una violenta tempesta, un miracolo scuote la piccola comunità: un bambino viene ritrovato sulla spiaggia, portato a riva, incredibilmente vivo, dalle onde. Ma la sorpresa più grande è il suo aspetto: somiglia in modo straordinario al figlio di Dorothy, la maestra del villaggio, scomparso in mare alla stessa età molti anni prima e mai più ritrovato. Con il villaggio bloccato dalla neve e il mare impietoso che impedisce ogni viaggio, Dorothy accetta di prendersi cura del misterioso bambino fino a quando non si riuscirà a scoprire chi sia e da dove venga. Tuttavia, con il susseguirsi dei giorni, qualcosa cambia. Ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo del piccolo sembra evocare in Dorothy ricordi sempre più vividi del suo amato figlio perduto. Presto, il sottile confine tra realtà e speranza comincia a sfumare, trascinando la donna in un vortice di emozioni e costringendola a confrontarsi con un passato che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. E poi c’è Joseph – il pescatore che ha trovato il bambino sulla riva –, un uomo segnato dai pettegolezzi del villaggio che da anni lo collegano alla tragica scomparsa del figlio di Dorothy. I due si trovano ora legati da questa nuova presenza, che risveglia non solo vecchi segreti, ma anche passioni mai sopite e verità che nessuno ha osato svelare. Man mano che il passato riaffiora per intrecciarsi al presente, la comunità di Skerry, compatta e silenziosa, comincia a rivelare le sue crepe. Confessioni tenute a lungo nascoste emergono come bucaneve dal ghiaccio, e l’arrivo di questo enigmatico bambino diventa il catalizzatore di un cambiamento profondo, sconvolgendo equilibri e portando alla luce desideri celati e antiche ferite. Ricca di tensione, dolcezza e una profonda introspezione emotiva, questa è una storia che intreccia amore e perdita, dolore e speranza. Con una scrittura delicata ma potente, il romanzo esplora il fragile confine tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere, svelando quanto i segreti del cuore possano modellare il destino. Un racconto indimenticabile che parla di amori perduti – e forse ritrovati – e della resilienza dello spirito umano di fronte alle tempeste – reali e metaforiche – della vita.
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FISCHIAVA IL VENTO
Claudio Caprara
Data di uscita: 8 aprile
“Senza un istante di sosta per guardare dentro di sé, tutta presa dal combattimento senza nulla di personale”: così nell'estate del 1946 Palmiro Togliatti descrive la propria vita a Nilde Iotti, il cui amore gli ha restituito il desiderio di tenere qualcosa per sé, salvandolo dalla dedizione assoluta al partito. Quella di Togliatti e Iotti è solo una delle tante vicende di una straordinaria storia collettiva che ha segnato il nostro Novecento: quella del Pci e dei suoi militanti. Il comunismo italiano è stato un'esperienza unica, capace di interpretare gli aspetti più autentici e carichi di speranza rivoluzionaria della sua ideologia fondativa senza doverne sperimentare le tragiche degenerazioni. Una causa a cui una moltitudine di donne e uomini si è votata con passione assoluta. Dalle origini, quando socialismo, comunismo e fascismo per un fatale istante si sfiorano, alle figure più e meno note di Antonio Gramsci e Anselmo e Andrea Marabini, Nicola Bombacci e Veraldo Vespignani; dal biennio rosso del 1919-20 e la nascita del Partito comunista d'Italia nel 1921 fino alla morte di Berlinguer nel 1984. E ancora: la scuola delle Frattocchie e le feste dell'Unità, gli amori e i tradimenti, la propaganda e i funerali. Claudio Caprara – nato in una sezione di partito nella rossa Imola – evoca in queste pagine i luoghi, i miti, i riti che hanno reso quella del comunismo italiano una stagione irripetibile e ci regala un viaggio per istantanee nella storia di un partito che ha lasciato un'impronta profonda nella vita del nostro paese.
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LA VERSIONE DI MATI
Eva Milella
Data di uscita: 11 aprile
Quando sua madre parte, Mati, 11 anni, viene affidata alla nonna Totti, mondana e appassionata di burraco. Catapultata in un mondo di apparenze e rivalità, tra carte e colpi di scena scoprirà segreti di famiglia e nuove verità su se stessa. Tre generazioni a confronto, tre donne agli antipodi in una commedia familiare esilarante.
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RACCONTI PARTIGIANI
Giorgio Caproni
Data di uscita: 11 aprile
Assecondando una vocazione narrativa che ha sempre affiancato la sua attività poetica, il partigiano Caproni prova a “scrivere la Resistenza” e in queste pagine trasfigura le sue esperienze di maestro in Val Trebbia dove, dal 1943 sino alla fine della guerra, fu testimone e sostenitore della lotta di liberazione. Una piccola comunità di provincia su cui incombono i grandi eventi della Storia diventa lo specchio di un'Italia oppressa e impaurita che cerca nella rivolta partigiana lo scatto per una rinascita morale. Pur lontani dai canoni del neorealismo, questi racconti restituiscono in presa diretta, senza alcuna enfasi celebrativa, le scelte coraggiose e drammatiche di una generazione chiamata a fronteggiare la ferocia della dittatura in nome della libertà e della democrazia.
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SCELGO TUTTO
Valerio Mieli
Data di uscita: 11 aprile
Un ragazzo, due vite possibili raccontate in parallelo. In una resta dove è cresciuto, nell’altra parte alla ricerca della libertà. Cosimo è nell’età in cui si prendono le grandi decisioni sul futuro, anche se lui di decidere farebbe volentieri a meno. Una sera, una donna lo invita a dare una svolta alla sua esistenza, e per lui si spalancano due mondi. Quello dell’avventura, dell’arte, di una vita estrema da un lato, quello della costruzione di un amore e di una famiglia dall’altro. Ambizioni, dolori, rimpianti e risate cambieranno Cosimo, finché entrambe le vite saranno attraversate da un incontro decisivo, e da una domanda: esiste solo una strada giusta per essere felici? "Scelgo tutto" è la storia emozionante di come impariamo a conoscerci seguendo le nostre scelte, un romanzo sul desiderio di vivere senza rinunciare a nulla.
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LE DUCHESSE DEL CAFFÈ
Francesco Cofone
Data di uscita: 14 aprile
In uno sperduto paesino, la vita di un'anziana maestra scorre quieta tra la lettura appassionata dei suoi libri, fino al giorno in cui la figlia e la nipote si rifugiano nella sua casa per sfuggire alla violenza di un uomo che le ha abbandonate privandole del sostegno economico. Nella sua casa trovano rifugio anche altre quattro donne dal passato doloroso. Anche loro, come sua madre, sono costrette ad accettare un lavoro umiliante e sono vittime di un sistema di illegalità e discriminazioni, che le assume come braccianti agricole nello sfruttamento più degradante per poi lasciarle alla mercé degli abusi di Alvaro, il più crudele dei guardiani dei campi. Le donne, grazie al rito di una misteriosa bevanda di foglie secche e sminuzzate, aprono il cuore alla intima confessione delle loro drammatiche storie. Verranno riscattate dalle umiliazioni da un disegno sorprendente, incredibile, ma il prezzo da pagare sarà drammatico.
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IL GUINZAGLIO
Irene Giurovich
Data di uscita: 15 aprile
"Il guinzaglio" è un racconto autobiografico che si presenta come l'atteso seguito dell'Ultimo battito: fra queste pagine il lettore troverà le risposte alle molte domande lasciate aperte dalla testimonianza dell'orgoglioso Alfredo, il labrador nero «reporter» protagonista del precedente libro, e del montenegrino Sparky, suo amico fino alla fine, simbolo di un riscatto e di un desiderio di vita condivisa al di là di ogni giudizio umano. Una storia di resistenza e di coraggio che insegna ad affrontare le salite, anche quelle inimmaginabili, prendendo esempio dai nostri amici animali. La malattia non è l'ultima parola: si possono e si devono costruire molte esperienze con e oltre la disabilità, un tema ancora poco trattato e spesso oggetto di preconcetti e chiacchiere inutili. Questo libro offre una prospettiva nuova, infondendo speranza e invitando a una temerarietà che si lega inevitabilmente all'amore da perpetuare.
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RACCONTI DELLA RESISTENZA EUROPEA
a cura di Gabriele Pedullà
Data di uscita: 15 aprile
La Resistenza al nazifascismo non è soltanto una storia italiana. L’angoscia della scelta, gli slanci generosi, l’eccitazione degli scontri armati, il fantasma del tradimento e il rischio della morte percorrono le pagine di tutti gli scrittori che vissero quegli anni di lotta contro le tenebre, dai Pirenei ai Balcani, fino a Samarcanda. Più ancora della storiografia, forse, è proprio la letteratura che ci permette di ricomporre la grande avventura partigiana in Europa in un quadro unitario, per quanto sfaccettato e molteplice. Da Camus a Brecht, da Saint-Exupéry a Fallada, da Pahor a Duras, oltre trenta voci illuminano le passioni di una stagione al tempo stesso cupissima ed entusiasmante, facendo rivivere le palpitazioni e gli ideali, le sofferenze e le speranze di allora. Per ribadire che veniamo tutti orgogliosamente dalla stessa Storia. Nel 2005, per il sessantesimo anniversario della Liberazione, in questa stessa collana Gabriele Pedullà aveva curato i “Racconti della Resistenza”, che da allora si sono imposti come una lettura imprescindibile sull’argomento. A distanza di vent’anni esatti Pedullà prosegue quella ricerca allargando lo sguardo all’intero continente europeo. Perché la Resistenza non è stata una soltanto, o forse sì: nel quadro eterogeneo degli Stati assoggettati al nazifascismo, nonostante le mille differenze, la ribellione contro l’oppressore è riuscita a unire tutti i popoli d’Europa nel nome degli stessi ideali di pace e di libertà...
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LA BICICLETTA RUBATA
Ming-Yi Wu
Data di uscita: 15 aprile
Il padre dello scrittore Ch’eng è scomparso da molti anni senza lasciare traccia. O almeno così sembrerebbe finché un lettore di uno dei libri di Ch’eng non si accorge di un particolare: e la bicicletta del padre, che fine ha fatto? Le sorti della famiglia sono spesso state dettate dalle biciclette, soprattutto quelle rubate, e così Ch’eng si mette a cercare la Hsing-fu del padre. Ne nasce una misteriosa e caleidoscopica caccia al tesoro, nella quale ogni nuovo personaggio possiede un indizio, in un viaggio a ritroso nei meandri del passato. Dai negozi di rigattieri allo zoo di Taipei passando per le giungle birmane, questo singolare romanzo sul tema della memoria, della perdita e dei legami familiari racconta con voce poetica e dolente un secolo di storia taiwanese. Tra le tante parole con cui si indicano le biciclette a Taiwan, la famiglia del narratore preferiva l'espressione locale thih-bé, «cavallo di ferro», e i cavalli di ferro avevano influenzato il suo destino. Il furto di una bicicletta, infatti, aveva spesso scandito nascite e morti. Così, alla scomparsa del padre, al narratore era venuto naturale pensare che, se avessero trovato la bicicletta con cui era sparito, avrebbero trovato anche lui. Ma il suo cavallo di ferro era irrintracciabile...
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LIBERI E RIBELLI
Antonella Tarpino
Data di uscita: 15 aprile
La scelta antifascista dei partigiani, i giovani di ieri, raccontata ai giovani di oggi. Un percorso tra diari, romanzi e film, sulle tracce di chi, nel vuoto seguito all’8 settembre del 1943, riuscì a intravedere l’orizzonte di un possibile riscatto. I partigiani parlano ancora ai giovani di oggi? Forse sì, se si ricorre a linguaggi immediati e vividi. Così Antonella Tarpino si è immersa nelle pagine che testimoni e scrittori hanno dedicato alla propria scelta antifascista (da Italo Calvino a Beppe Fenoglio, da Ada Gobetti a Renata Viganò), ma anche dentro le immagini dei tanti film che l’hanno rappresentata (da “Achtung! Banditi!” a “Tutti a casa”, da “I piccoli maestri” a “Una questione privata”). E il risultato è un saggio originale e coinvolgente che, intrecciando storia e memoria, scritti autobiografici, romanzi e istantanee cinematografiche, racconta la dimensione ideale che ha spinto donne e uomini a ribellarsi alla dittatura fascista, a compiere una scelta complicata e dolorosa, a convincersi che cambiare era possibile. E il significato di quella scelta si fa ogni giorno più attuale. Perché ragionare sulla scelta antifascista, da cui ha origine la nostra democrazia, mai data una volta per tutte, significa capire chi vogliamo essere e in che mondo vogliamo vivere. Perché quella scelta riguarda tutti noi. Con una postfazione di Marco Revelli.
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QUATTRO GIORNI ALL'HOTEL MAJESTIC
Benjamin Myers
Data di uscita: 15 aprile
Dinah vive da sempre a Scarborough, intrappolata in una vita scialba con il marito e il figlio inconcludenti, con l'unico sfogo delle serate passate allo Spring Gardens, dove si perde nella musica dei suoi tempi migliori. Nel frattempo, a Chicago, Earlon 'Bucky' Bronco, ex cantante, non ha ancora superato la perdita dell'amata moglie. Ormai la sua unica speranza è quella di arrivare a fine mese, in decente salute. E quando giunge un inatteso invito per esibirsi in un luogo di cui non ha mai sentito parlare, lo accetta: del resto, non ha nulla da perdere. Attraversato l'oceano, Bucky si ritrova nella piovosa Scarborough, dove, incredibilmente, tutti sembrano conoscerlo, e si prepara a suonare davanti a un pubblico per la prima volta dopo quasi cinquant'anni. Nel corso di un fine settimana, Bucky e Dinah costruiscono un'imprevista amicizia che li mette per la prima volta davanti al proprio passato e a quanto ciascuno di loro ha perduto, sperimentando una solitudine e un dolore esistenziale che li hanno trattenuti dal vivere davvero. Saggio, divertente e pieno di intuizioni profonde, "Quattro giorni all'Hotel Majestic" è un romanzo sul potere della connessione tra persone simili, e sui modi in cui la musica e l'amicizia ci restituiscono a noi stessi. Dopo "All'orizzonte", Benjamin Myers si conferma tra gli autori più eclettici e originali della scena letteraria inglese, regalandoci una riflessione sulle seconde possibilità a disposizione di chi sa aprirsi al potere salvifico dell'arte.
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ANTICO PRESENTE
Alessandro Giuli
Data di uscita: 15 aprile
Una guida d’autore per scoprire i miti che hanno raccontato la storia dell’Italia antica, un itinerario curioso tra i luoghi e le leggende del nostro paese. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli traccia un percorso che inizia con le popolazioni italiche e attraversa il mondo etrusco e romano, guidando il viaggiatore d’oggi a riscoprire le tracce nascoste di quel mondo arcaico. Un viaggio nell’Italia meno conosciuta, che comincia con le sorprese che anche un museo a cielo aperto come Roma può ancora riservare, per seguire vie poco battute tra Maremma, Tuscia e Abruzzo, rievocando epiche battaglie, miti fondativi e leggende che hanno plasmato la nostra civiltà. Un viaggio tra le storie di un tempo sempre presente, che si allunga verso il Mediterraneo, in Puglia, dove i Cartaginesi atterrirono i Romani, nell’eco della Magna Grecia, fino a lambire i confini estremi del mare nostrum, in paesi lontani, ma da sempre legati all’Italia per storia e cultura. Prefazione di Andrea Carandini.
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MOSTRUOSA MENTE
Mauro Mazza
Data di uscita: 15 aprile
La tragica storia di Magda Goebbels nei dieci giorni che segnarono la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta del nazionalsocialismo.
Mostruosa mente è un viaggio nella follia che si è fatta Storia. La parabola del nazismo viene ricostruita qui attraverso gli occhi e i ricordi di Magda Goebbels che, nell’aprile del 1945, decise di porre fine alla sua vita e a quella dei sei figli avuti da Joseph Goebbels, il gerarca più vicino a Hitler, ideatore della poderosa macchina propagandistica del regime.
Rinchiusa nel bunker del Führer insieme alla sua famiglia, mentre i russi avanzano verso Berlino e la guerra è ormai persa, Magda vive come un incubo i suoi ultimi giorni di vita. Per chi ha scelto di restare fedele a Hitler non c’è altra scelta se non la morte. Ne è consapevole lo stesso Führer, conscio della disfatta, che a sua volta si suiciderà con Eva Braun, sposata in extremis prima dell’arrivo del nemico.
Senza più scampo, Magda ripensa alle vicende che hanno segnato la sua esistenza e i suoi quindici anni di nazismo componendo nella memoria un mosaico confuso eppure estremamente lucido e stilando, tra colpe e assoluzioni, il proprio bilancio esistenziale. Per lei, che è stata la donna più in vista del regime, il nazismo è stato una sorta di destino inevitabile per tutta la Germania.
Attraverso un flusso di coscienza fatto di frasi spezzate, ricordi e pensieri tormentosi che tornano al passato, Mauro Mazza dà voce a una delle donne più enigmatiche che siano mai esistite per una riflessione su un momento storico cruciale e le ragioni che hanno condotto il nazismo a una clamorosa sconfitta e alla condanna senza appello nel tribunale della Storia.
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L'AQUILA NERA
Anita Likmeta
Data di uscita: 15 aprile
«Non ricordo chi fu il primo a vederlo, se mio cugino Armand o sua sorella Xhixhja. Ricordo però che facemmo subito capannello intorno a quello strano ritrovamento. Un lungo osso bianco era affiorato dalla terra e se ne stava lì, mezzo dentro e mezzo fuori, come la radice di un albero.» Fine estate 1994. A Rrubjekë, un villaggio con le case basse di pietra e i campi che si estendono a perdita d’occhio, una banda di ragazzini in cerca di avventure si imbatte nei resti di alcuni soldati italiani. Anita è la più piccola del gruppo, ma percepisce tutta la drammaticità di quel momento in cui la morte si rivela ai suoi occhi nell’uliveto non lontano dalla casa dove vive con i nonni. È allora che comincia a farsi domande che la porteranno a decidere di raccontare una storia dolorosa condivisa tra le sue due patrie: quella natale, l’Albania, e quella d’adozione, l’Italia. Tra legami profondi e ferite aperte, tra cronaca familiare e tragedia collettiva, Likmeta sottrae all’oblio una vicenda complessa che si snoda su più piani temporali, dagli anni trenta agli anni novanta del Novecento, fino ai giorni nostri. Scoprirà così che l’Italia non è stata solo quella degli invasori, delle navi che riempirono il porto di Durazzo il 7 aprile 1939, delle uniformi per le strade di Tirana, dei manifesti con il volto di Mussolini, dell’italiano imposto come lingua del potere. Un’altra Italia non si era limitata a eseguire ordini e, nel caos dell’8 settembre 1943, aveva scelto. Di quelle testimonianze diventa urgente ritrovare e custodire la memoria. Soprattutto oggi, nella consapevolezza che «il fascismo non è un ricordo del passato. L’invasione dell’Albania non è un fatto archiviato nei manuali. Raccontarla significa strapparla alla retorica e alla neutralità. Significa dire che dietro le manovre politiche, le leggi, i trattati, c’erano volti, mani, terre spaccate e storie che si sono spezzate».
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NATI PER LA LIBERTÀ
Data di uscita: 15 aprile
Questo libro racconta la storia di Luisa, che a 17 anni fa la staffetta partigiana, nascondendo i dispacci sotto la sella della sua bicicletta. Parla di Matteo, che davanti al fascista che ha ucciso i suoi amici deve scegliere tra vendetta e giustizia. In queste pagine vivono Kurt, un soldato tedesco diverso dagli altri, e la famiglia che lo aiuterà a nascondersi; si agita inquieto Scarpasoun, il partigiano che non vorrebbe uccidere nessuno; si confida il fantasma di Savoniero, scappato sull’appennino dopo essere fuggito da un campo di prigionia in Russia. E, ancora, si narra l’impresa dei valorosi capaci di rubare un carro armato ai nazisti, si ascoltano le note di un violino partigiano e quelle del pianoforte di casa Mussolini. Soprattutto, in queste storie scorre un’energia vitale più forte anche della guerra: la scoperta dell’amore nonostante tutto, un saluto che forse è un addio, le parole dette e i silenzi che esprimono ogni cosa, un gesto coraggioso che cambia il destino di uno o di tanti. Le vite di uomini e donne “nati per la libertà” sono quelle di partigiani più o meno conosciuti, ma anche di persone troppo normali per essere ricordate come eroi, ugualmente protagonisti della lotta, drammatica e appassionata, che ha portato alla Liberazione del nostro paese. I racconti resistenti dei Modena City Ramblers hanno il carattere dolce e indomito di una ballata che risuona nei boschi, in montagna, tra le cascine: una canzone che chiede di essere cantata ancora e ancora, mandata a memoria perché mai sia dimenticata.
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COSA HO VISTO AD AUSCHWITZ
Data di uscita: 15 aprile
I diari mai pubblicati di Alter Fajnzylberg, un ebreo polacco sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, costituiscono un contributo straordinario alla ricostruzione storica della Shoah. Deportato ad Auschwitz-Birkenau con il primo convoglio partito dalla Francia nel marzo 1942, Alter subì uno degli orrori più terribili del nazismo: fu costretto a entrare nel “Sonderkommando”, il gruppo di prigionieri ebrei a cui toccava lavorare a contatto con le camere a gas e i forni crematori. Si tratta quindi di un documento di una potenza unica, probabilmente una delle ultime voci che arriveranno dall’orrore dei lager, che ci permette di fare luce su aspetti inediti della pagina più nera del Novecento. Fajnzylberg rievoca infatti in queste pagine la lotta interna al campo e il ruolo che lui stesso ebbe nella resistenza sotterranea, e ancora adesso perlopiù ignota, portata avanti dai “Sonderkommandos”: vere e proprie rivolte e azioni di guerriglia per sabotare la macchina della morte nazista. L’eccezionalità del suo ricordo è data non solo dall’essere stato uno dei pochi sopravvissuti tra i prigionieri addetti al compito più tremendo di tutti, ma anche dall’aver fatto parte del gruppo di internati che riuscirono a scattare le famose e sconvolgenti fotografie che ritraggono i recessi dei forni crematori. Una tra le testimonianze più importanti del Ventesimo secolo che, proprio come le parole di Fajnzylberg, nell’esibire l’oblio a cui sono state strappate, mostrano tutta la violenza messa in atto da chi aveva immaginato di annientare la memoria di quegli eventi e quegli uomini; la violenza di chi aveva programmato la cancellazione completa delle loro esistenze dalla Storia. «Durante il mio internamento nel campo sono stato picchiato e preso a calci. Sono sopravvissuto a questo orribile campo di morte, all’inferno hitleriano. Appartengo a un ristretto numero di individui che alla morte sono sfuggiti. Mi sono salvato per miracolo. Delle 1118 persone che sono state deportate da Compiègne, ne sono sopravvissute appena 25. Ho trascorso 5 anni nelle prigioni polacche al tempo di Rydz, Beck, Koc e simili tirapiedi. Ho trascorso oltre 2 anni nei campi di Saint-Cyprien, Gurs e Argelès. Ho passato 4 mesi in un altro campo [a Drancy], 3 mesi e mezzo a Compiègne e 3 anni ad Auschwitz e Birkenau. Lì sono diventato un vero «musulmano», ma il mio amico Szymon e l’infermiere Mietek, che lavorava al “Krankenbau”, mi hanno aiutato a uscirne, così come Jakub, che mi gettava del pane nella cella e, cosa ancora più importante, talvolta anche delle sigarette. Infine, sono sopravvissuto grazie alla nostra organizzazione clandestina. Ciascuno aiutava l’altro come poteva. Nei campi ci si organizzava la vita per combattere contro l’oppressore. Stringendo i denti e confidando nella vittoria della giustizia sulla barbarie chiamata nazionalsocialismo, siamo diventati uomini duri e animati da ideali per i quali più d’uno tra noi ha sacrificato ciò che aveva di più prezioso, cioè la propria vita. Che coloro che non ebbero l’onore di attraversare il paradiso hitleriano di Auschwitz, possano conoscere ancora un po’ di verità».
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LA PROFEZIA DEL POVERO ERASMO
Data di uscita: 15 aprile
Anni Trenta. Un corpo senza identità ritrovato sulla riva di un lago non è mai un buon segno, ma quello che Ariella Achermann ritrova in una nebbiosa mattina di novembre porta con sé più di un mistero. Tre anni prima, a Bellano, dopo il funerale dell'onesto fruttivendolo Erasmo Siromalli, l'annoiato e gaudente figlio Cletto non ha alcuna intenzione di prendere in mano il negozio del padre: non si sente fatto per la monotona esistenza di un bottegaio, in quel paesino di poche case affacciato sul lago. Sembra destino quando, durante un viaggio a Lecco per stringere un accordo con un losco rivenditore, incontra per caso Gioietta Vendoli, operaia col sogno di Cinecittà che farebbe di tutto per sfuggire alla madre Castica. Cletto, quasi per gioco, si finge un prospero grossista, mentre anche lei millanta una posizione sociale più elevata. È solo l'inizio di una serie di bugie, fraintendimenti e imbrogli che porteranno i due giovani, in un'escalation comica e terribile, a una fuga rocambolesca con conseguenze funeste per i malcapitati che incroceranno il loro cammino... In una strepitosa tragicommedia dal ritmo serrato, Andrea Vitali dà vita a una coppia di sfaccendati Bonnie e Clyde di provincia, irresistibili nella loro scelleratezza. Li racconta con l'arguzia e il gusto per l'assurdo che lo hanno reso uno degli autori più amati in Italia: trascinandoci insieme verso il baratro, con il sorriso.
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GLI ARTIGLI DEL CONDOR
Data di uscita: 15 aprile
Le inquietanti connessioni tra dittature latino-americane e neofascismo italiano nello sviluppo istituzionale di violenza e criminalità politica internazionale contro gli avversari e la democrazia. Il “Plan Cóndor”, intesa operativa ufficializzata nell’Academia de Guerra del Ejército, a Santiago del Cile, a fine novembre 1975 tra i rappresentanti degli organismi militari di spionaggio di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, con le successive adesioni di Brasile, Ecuador e Perù, costituisce un passaggio-chiave nel terrorismo di Stato contro movimenti di sinistra e personalità politiche progressiste latino-americane. Mente politica del Piano Condor è Augusto Pinochet, direttore organizzativo e coordinatore il colonnello Manuel Contreras, capo della Direccíon de Inteligencia Nacional (DINA). Dalla primavera 1976 cresce esponenzialmente il ruolo dell’Argentina, sottoposta alla dittatura della Giunta militare del generale Videla. Questo libro, tra l’altro, ricostruisce su fonti inedite l’apporto fornito al Piano Condor dai neofascisti italiani, affiancatisi alle polizie politiche di Cile e Argentina nella caccia agli oppositori e diventati spietati collaboratori dei generali boliviani, sia quali addestratori di reparti scelti sia nella gestione del narcotraffico con cui quella dittatura si finanziava. “Gli artigli del Condor” si occupa dell’offensiva sovranazionale sferrata contro le sinistre latino-americane, intrecciando la storia degli apparati repressivi con la ricostruzione delle principali operazioni sul campo, segnalando le complicità ottenute e le difficoltà incontrate. E considerando la prospettiva delle vittime designate: non solo dirigenti e militanti, ma anche le loro famiglie e – non da ultimo – i loro bimbi, divenuti essi stessi oggetto di depredazione. Il Piano Condor, intesa operativa ufficializzata a Santiago del Cile a fine novembre 1975 tra i rappresentanti degli organismi militari di spionaggio di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, con le successive adesioni di Brasile, Ecuador e Perù, costituisce un passaggio chiave nella repressione contro movimenti di sinistra e personalità politiche progressiste latino-americane. Il libro esamina l’apporto fornito dai neofascisti italiani al Piano Condor, in un contesto d’impunità, dall’attentato romano all’esule democristiano Bernardo Leighton (6 ottobre 1975) alla «fase sudamericana», affiancatisi alle polizie politiche di Cile e Argentina nella caccia agli oppositori e diventati nel 1980-81 spietati collaboratori dei generali boliviani, sia quali addestratori di reparti scelti sia nella gestione del narcotraffico. Le politiche repressive delle dittature del Cono Sur hanno così adempiuto al proprio obiettivo di moltiplicatore istituzionale di violenza e criminalità politica internazionale contro gli avversari, condizionando la politica sudamericana sino agli anni Novanta.
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L'ABISSO DI SAN SEBASTIANO
Mark Haber
Data di uscita: 16 aprile
La riscoperta dell’Abisso di San Sebastiano – capolavoro del Rinascimento pittorico olandese – e gli strepitosi saggi scritti da due amici per la pelle – Schmidt e l’io narrante – fanno di entrambi delle mezze rockstar. Ma il lungo periodo di trionfi e sconfinata amicizia finisce nel nulla, complici incomprensioni, odi delle mogli del narratore, soprattutto ‘quella cosa terribile’. Letta un’email “tutto sommato breve” di sole nove pagine, dopo tredici anni di glaciale rottura il narratore trasvola l’oceano alla volta di Berlino per incontrare Schmidt ormai morente, riavvolge il nastro e medita sulle cose ultime della vita, dell’amicizia, dell’arte. L’umorismo sottile e punzecchiante, la scrittura densa e accurata degna di Ennio Flaiano, Achille Campanile o Roberto Bolaño regalano tre ore di sorrisi, divertimento e riflessioni d’alto bordo.
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ANNIBALE RADICATI DI COCCONATO
Massimo Novelli
Data di uscita: 16 aprile
Negli ultimi decenni del 1500, in una Francia insanguinata dalle guerre di religione e lacerata dagli intrighi dei duchi de Guise, del re di Spagna e dell'imperatore d'Austria, si consuma la vita del conte piemontese Annibale Radicati di Cocconato. Vita breve e maledetta, tra amori, tradimenti, duelli e spionaggio, che ebbe fine quando fu decapitato a Parigi, il 30 aprile del 1574, con l'accusa di avere complottato contro il re. Accadeva sotto il regno di Carlo IX di Valois-Angoulême, anche se il potere era nelle mani di sua madre, Caterina dé Medici. Alexandre Dumas ne fece uno dei protagonisti de "La Regina Margot". Lo scrittore giocava però con la Storia, la piegava alla fantasia. La Storia con la «esse» maiuscola, invece, da tempo aveva occultato il conte di Cocconato: Voltaire lo ricordò soltanto come quello al quale tagliarono il collo. Altri studiosi lo archiviarono tra i sicari cattolici che, il 24 agosto del 1572, durante la Notte di San Bartolomeo, trucidarono migliaia di protestanti. Ma Radicati fu davvero quel mostro descritto dagli storici? Il libro di Massimo Novelli, più romanzesco d'un romanzo d'avventure, ricostruisce la sua vera esistenza, con carte e testimonianze inedite. Ne emerge il ritratto di un avventuriero filosofo, di un soldato coraggioso e di un agente segreto forse fedele solo al Duca di Savoia, che fu condannato a morte come capro espiatorio per coprire le colpe dei «Grandi»: un gentiluomo moderno, insomma, scettico e ironico, che non credeva né a Dio né al diavolo.
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IL NERO DEI GIORNI
Mario di Vito
Data di uscita: 18 aprile
Roma, 23 giugno 1980. Il sostituto procuratore Mario Amato sta aspettando sotto casa sua l’autobus che dovrebbe portarlo al lavoro, in tribunale. La macchina è rotta, la scorta non è disponibile e lui non può fare altro che servirsi dei mezzi pubblici. All’improvviso un ragazzo si avvicina a lui, gli punta una pistola alla testa e apre il fuoco. Amato muore così, in mezzo alla strada, da solo. A sparare è stato Gilberto Cavallini, mentre il suo complice, il giovanissimo Luigi Ciavardini, lo attende a bordo di una moto. I due fanno parte dei Nuclei armati rivoluzionari, la formazione terroristica di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro che sta mettendo a ferro e fuoco Roma tra omicidi efferati, rapine e loschi traffici. Su queste vicende Amato stava indagando, intuendo quella che lui stesso definì «una verità d’assieme». In procura però era isolato, i suoi capi lo ignoravano e alcuni colleghi addirittura cercavano di delegittimarlo e di sabotare il suo lavoro. Mettendo insieme la biografia di questo sostituto procuratore e la storia delle sue indagini, andate avanti anche dopo la sua morte, il libro segue il percorso del filo che collega la lotta armata nera degli anni ’70 ai giorni nostri, tra personaggi ricorrenti, legami indissolubili e uno spirito che continua ad abitare le istituzioni ai suoi livelli più alti.
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COME PAROLE SUSSURRATE AL VENTO
Serena McLeen
Data di uscita: 18 aprile
Cresciuta fra le mura di un orfanotrofio, Anna si prepara ad affrontare un mondo che le ha sempre voltato le spalle. Proprio quando l'amore per Marino le offre uno spiraglio di speranza, la Storia si abbatte su di lei con tutta la sua brutalità. La guerra, il fascismo, le deportazioni naziste: Anna si trova a combattere non solo per la propria sopravvivenza, ma per salvare vite innocenti. In un'epoca in cui l'umanità sembra smarrita, il suo coraggio la spinge a rischiare tutto, rivelando una forza che nessuno avrebbe immaginato. Oltre sessant'anni dopo, Elena, restauratrice volitiva e indipendente, scopre i diari di Anna, la nonna che credeva di conoscere. Con l'aiuto di Daniele, un misterioso antiquario, inizia un viaggio tra documenti ingialliti che la condurrà dentro segreti di famiglia a lungo taciuti. Una storia tra passato e presente che svela le radici più profonde dell'amore. Perché le parole affidate al vento continuano ad abitare in noi, nello scrigno della memoria.
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ALLE ORIGINI DELLA REPUBBLICA
Claudio Pavone
Data di uscita: 18 aprile
Nell'ottantesimo anno dalla Liberazione, torna un libro imprescindibile per capire le radici profonde dell'Italia repubblicana. Alle origini della Repubblica raccoglie gli scritti in cui Claudio Pavone, con lucidità e rigore, affronta i nodi irrisolti della transizione tra fascismo e democrazia. I saggi qui riuniti, scritti a partire dal 1959 e fino all'inizio degli anni novanta, costituiscono il nucleo del laboratorio di ricerca che sfociò nel suo Una guerra civile. Saggio sulla moralità nella Resistenza (1991), libro che ha cambiato la prospettiva degli studi resistenziali in Italia. Con originalità e acume interpretativo, Pavone analizza la Resistenza come guerra civile, il ruolo delle élite istituzionali e le ambiguità della transizione democratica, mettendo in luce le persistenze del passato nel nuovo assetto repubblicano. A distanza di trent'anni, la freschezza dell'analisi resta intatta, mentre le riflessioni sulla continuità dello Stato tra fascismo e repubblica offrono ancora oggi, nell'attuale panorama politico, strumenti essenziali per interrogarsi sul presente.
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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ
Marcello Flores, Mimmo Franzinelli
Data di uscita: 18 aprile
40 vittime del fascismo. Donne e uomini, spesso molto giovani, che hanno sacrificato la propria vita per combattere il totalitarismo fascista, dalla nascita dei Fasci di combattimento, nel 1919, alla caduta della Repubblica sociale nel 1945. Dal racconto di coloro che hanno scelto la libertà e rifiutato di sottomettersi alla dittatura, emerge il variegato arcipelago di un’opposizione che non si è mai arresa, nemmeno negli anni più bui, quando parte significativa della società inneggiava al duce, e ha poi trovato nella Resistenza (armata e civile, maschile e femminile, contadina e cittadina) l’esperienza collettiva che ha segnato il riscatto del popolo italiano. L’opposizione ha coinvolto tutte le generazioni, ha trovato volontari in ogni ceto e regione: il racconto di chi ha sacrificato la propria vita in questa lunga battaglia è una sorta di staffetta durata ventisei anni, in cui il testimone della libertà è stato raccolto da chi subentrava alle vittime con nuovo slancio e ne onorava l’esempio. Dall’operaia ventenne Teresa Galli, la prima vittima dello squadrismo il 15 aprile 1919 a Milano, fino a Roberto Lepetit, morto nel Lager di Ebensee il 4 maggio 1945: 40 itinerari di donne e uomini che ci raccontano cos’è stato il fascismo e come lo hanno contrastato minoranze indomite. Una scelta di libertà per noi tutti, da conoscere e onorare a ottant’anni dalla Liberazione.
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L'INSIEME DELLE PARTI
Ivan Vladislavić
Data di uscita: 18 aprile
In una visione caleidoscopica di Johannesburg, quattro uomini, un addetto al censimento, un tecnico idraulico, un artista e un esperto di cartellonistica per cantieri edili, percorrono la città in lungo e in largo, mettendone in luce le ipocrisie e le contraddizioni. A dieci anni dalla fine dell’apartheid, nascono nuovi quartieri residenziali per la classe abbiente, cittadelle satellitari o comunità recintate da alte mura, con pesanti cancellate, protette da vigilanti e agenzie per la sicurezza, anche armati. Eppure, di fronte a queste stucchevoli villette a schiera color pastello, dai nomi rivieraschi che alludono all’Italia e alla Francia, spuntano qui e là le baraccopoli e le file di case popolari, riservate ai neri. Dietro il gran flusso del traffico, il puro schermo di un’area densamente popolata, la violenza serpeggia gratuita. Con questo romanzo in quattro movimenti, inanellati in motivi ricorrenti che creano assonanze sfuggenti, come in una partitura musicale o in una complessa architettura, in cui le parti si uniscono armoniosamente a formare l’intero, Ivan Vladislavić torna di nuovo in libreria.
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LASCIA STARE I MORTI
Claudio Panzavolta
Data di uscita: 18 aprile
Faenza, 1980. Ciparisso Briganti, partigiano da giovanissimo, ex poliziotto, oggi è un investigatore privato che si divide tra pedinamenti e raccolte di prove, la passione per il gioco delle bocce, il jazz e una famiglia sgangherata. Una mattina di settembre, una donna gli recapita un biglietto, e con un pugno di parole il passato torna a bussare alla sua porta: il fornaio Federico Ronconi, reo confesso condannato all'ergastolo per il brutale omicidio di quattro bambini, è morto, ma prima di andarsene ci ha tenuto a fargli sapere che in realtà con quelle uccisioni lui non c'entrava nulla. L'inaspettata dichiarazione d'innocenza lo spinge a riprendere in mano quell'indagine scomoda e bollente che quattro anni prima gli è costata la carriera, ma nel dare la caccia al vero assassino, scavando nel torbido di una città in cui colpe taciute e insabbiamenti si mescolano a recrudescenze fasciste, dovrà guardarsi le spalle per non mettere in pericolo le persone che ama. In una provincia stretta alla gola dalla coda degli anni di piombo, mentre gli anni Ottanta effondono false promesse di spensieratezza, investigando sulla morte dei bambini – e sulla misteriosa scomparsa della sorella dell'ultimo – Briganti si troverà a fare i conti con i peccati originali della prima repubblica, tra epurazioni mancate e strambe sedute spiritiche volte a evocare il fantasma di Mussolini, per scoprire che il male, spesso, si annida proprio in quella che dovrebbe essere la tana del suo avversario.
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LA VOCE DELLE DONNE
Valeria Palumbo
Data di uscita: 18 aprile
Già prima dell’Unità, per tutto l’Ottocento e sempre di più poi nel Novecento, furono numerose le italiane che vollero essere giornaliste, a tutti gli effetti e correndone tutti i pericoli, affrontando gli ostacoli di una misoginia ostinata e feroce. In questo la monarchia cosiddetta liberale e il fascismo si passarono il testimone e perfino la Repubblica, in barba alla sua Costituzione, fece fatica a cambiare passo. Di questo racconta questo libro: della scalata per appropriarsi di una voce pubblica, ma anche della libertà di movimento, del potere contrattuale, dell’autorevolezza che il giornalismo impone. L’esempio veniva dall’estero, da nomi grandissimi come George Sand e Nellie Bly. Ma, benché in Italia gli ostacoli furono spesso ceppi, molte furono anche da noi le protagoniste di un’epopea che è incredibilmente ricca di figure, alcune delle quali molto note: da Matilde Serao a Flavia Steno, da Olga Ossani a Oriana Fallaci. Era ora di raccontare questa storia e chiedersi se la parità di genere è stata raggiunta e grazie a quali battaglie.
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IL PROFUMO DEI GELSOMINI
Federica Cotugno
Data di uscita: 18 aprile
Nel cuore pulsante di Lampedusa, nell’estate del 2013, si intreccia una storia di amore, redenzione e sofferenza. Jasmine, mediatrice culturale devota all’accoglienza degli immigrati, trascorre le sue giornate offrendo rifugio a chi fugge dalla miseria e dalle guerre. Al suo fianco, Leo, un collega francese, nutre per lei un amore silenzioso, che si scontra con la sua ritrosia e la sua incertezza. Quando Oumar, giovane immigrato africano, entra nella sua vita, Jasmine si lascia travolgere dalla sua profondità e resilienza, lasciando Leo a osservare da lontano. Il loro legame si alterna tra separazioni e riconciliazioni, e quando Oumar è costretto a lasciare definitivamente il centro d’accoglienza, Jasmine affranta, trova conforto tra le braccia del giovane collega francese, Leo. Da questo momento, Oumar e Jasmine non smetteranno mai di cercarsi tra la folla, fino a una rivelazione che sconvolgerà le vite di entrambi.
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DIETRO LE QUINTE
Roy Fuller
Data di uscita: 18 aprile
Alla fine degli anni Quaranta, sullo sfondo di una Londra inconfondibile si muove George Garner, scrittore divorziato di mezza età, con grandi ambizioni letterarie ma bloccato in un impiego senza prospettive presso una casa editrice. George vive in un mondo intriso di arte e di libri: Graham Greene è il metro di misura per incasellare le nuove conoscenze, Dickens un compagno costante in tutti i suoi spostamenti. È anche poco incline a far fronte alle questioni pratiche e i suoi rapporti con le persone rimangono sempre a un livello superficiale, di mera formalità. L'unico con cui riesce ad aprirsi è William Widgery, un compagno di scuola con il quale intrattiene da anni una fitta corrispondenza, ma che inspiegabilmente da un po' non risponde più alle sue lettere. Le giornate procedono in una confortante e compiaciuta monotonia, fino a quando George riceve l'inaspettata proposta di dirigere una rivista letteraria. Lusingato per l'offerta, inizia con entusiasmo a pianificare temi e articoli per la nuova creatura, ma a turbare i suoi progetti arriva una richiesta dalla sorella di William, preoccupata perché il fratello è scomparso. In nome della loro amicizia George accetta di aiutarla a scoprire che cosa è successo, ma quella che si prefigurava come una breve deviazione dalla routine quotidiana si trasforma in una spirale di violenza e terrore che non avrebbe mai immaginato di dover fronteggiare, in cui si ritrova a essere una pedina sacrificabile in un gioco molto più grande di lui.
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TUTTO IL BUIO CHE RESTA
Matteo Mazzoli
Data di uscita: 21 aprile
Maggio 2024. Sotto le luci sfavillanti di un'inaspettata aurora, Samia si appresta a mettere il suo dono al servizio di un uomo senza nome. Lo rimanderà indietro nel tempo di quasi vent'anni, affinché possa salvare il suo più caro amico dal triste destino che lo attende. In cambio, gli farà promettere di cercarla, ancora adolescente, e portarla via da Vestalia, l'organizzazione che la tiene segregata e ne sfrutta le doti di veggenza. Ottobre 2003. Samia e l'uomo senza nome sono in fuga, braccati dall'organizzazione e dal senso di colpa per aver fallito nel loro compito. Alba, la madre di Samia, sta dando loro la caccia sotto il giogo delle minacce dell'organizzazione. Nikolaj, un agente di Vestalia scivolato nel baratro dopo la tragica scomparsa della figlia in un incidente, capisce che ha un solo modo per riaverla indietro. Affidarsi alle veggenti, e trovare il modo di rimediare ai suoi errori. Quando una bambina dai poteri straordinari si rivelerà l'unica in grado di scoprire dove sia finita Samia, Alba e Nikolaj si metteranno sulle tracce della ragazza e del suo salvatore. Lei, per riabbracciare sua figlia e riportarla a casa. Lui, per cambiare il passato e cancellare il dolore. A ogni costo. Ottobre 2003. Samia e l'uomo senza nome sono in fuga, braccati dall'organizzazione e dal senso di colpa per aver fallito nel loro compito. Alba, la madre di Samia, sta dando loro la caccia sotto il giogo delle minacce dell'organizzazione. Nikolaj, un agente di Vestalia scivolato nel baratro dopo la tragica scomparsa della figlia in un incidente, capisce che ha un solo modo per riaverla indietro. Affidarsi alle veggenti, e trovare il modo di rimediare ai suoi errori. Quando una bambina dai poteri straordinari si rivelerà l'unica in grado di scoprire dove sia finita Samia, Alba e Nikolaj si metteranno sulle tracce della ragazza e del suo salvatore. Lei, per riabbracciare sua figlia e riportarla a casa. Lui, per cambiare il passato e cancellare il dolore. A ogni costo.
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LA VENERE E IO
Emi Yagi
Data di uscita: 22 aprile
Horauchi Rika è una ragazza timida e impacciata che lavora in un magazzino di prodotti surgelati. Fin da bambina, nei momenti di imbarazzo o quando sente su di sé lo sguardo degli altri, percepisce la presenza di un impermeabile giallo: uno scudo invisibile agli altri, che la protegge ma, al tempo stesso, la soffoca e le provoca disagio. Quando un suo vecchio professore la ingaggia per fare compagnia a una statua di Venere custodita nelle sale di un museo cittadino, accetta di buon grado: il lunedì è il turno di riposo dal magazzino e questa insolita attività può distrarla dalla banale routine delle sue giornate, e dall'invadente padrona di casa, una donna anziana che non smette di assillarla con domande inutili. I lunedì, infatti, quando il museo è chiuso al pubblico, la statua di Venere è sola, e ha bisogno di qualcuno che la intrattenga nella sua lingua madre, il latino. Ed ecco che Rika, che Venere chiama amichevolmente Hora, inizia una strana relazione con la statua, fatta di silenzi, ma anche di complicità e di confessioni. Hora mostra a Venere il mondo reale, attraverso musica, libri e fotografie; Venere, seducente e bellissima, la ascolta. Solo quando sono una accanto all'altra, l'impermeabile giallo diventa inutile. Per quanto surreale, tra Hora e la statua nasce una forte tensione erotica, tanto che la ragazza inizia a provare gelosia nei confronti del direttore del museo che si prende cura dell'opera. Servendosi di una storia del tutto originale e simbolica, Emi Yagi offre al lettore una riflessione intelligente sulla condizione della donna oggi: il disagio di subire lo sguardo scrutinante degli altri, l'essere oggettivizzate e apprezzate unicamente per via della propria bellezza sono questioni che non riguardano solo la Venere, ma i corpi femminili in generale. Un romanzo divertente e onirico, dove la finzione diventa uno strumento di indagine profonda della realtà e metafora della società contemporanea.
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LA VENERE E IO
Emi Yagi
Data di uscita: 22 aprile
Nell’Ottantesimo della Liberazione, una vicenda inedita, ancora attuale, sul coraggio delle donne nella storia. Roma, 8 giugno 1944. Vera Simoni, figlia del generale Simone Simoni, massacrato nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, guida un corteo di donne decise a incontrare il tenente colonnello John Pollock, comandante per la pubblica sicurezza a Roma. Sono vedove, madri, sorelle, figlie delle vittime e chiedono che ai 335 ostaggi massacrati il 24 marzo 1944 sia data degna sepoltura. Non hanno tempo per piangere e vogliono che quel luogo di morte diventi un simbolo: un’area sacra di lutto per ricordare i ribelli chiamati a combattere per la libertà. Michela Ponzani ricostruisce la storia delle donne che trasformarono un massacro in un mausoleo, fino alla memoria dei loro nipoti e alle pietre d’inciampo: un monumento sepolcrale antigerarchico e antiretorico, edificato sul luogo della vendetta tedesca per celebrare i martiri dell’antifascismo. Michela Ponzani da anni raccoglie le memorie dell’Anfim, l’associazione nata per il diritto al riconoscimento di una degna sepoltura, pretesa dai famigliari delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine, efferata strage nazifascista compiuta a Roma il 24 marzo 1944. Famigliari che nel massacro avevano perduto un corpo e un nome. L’autrice ha imparato a custodire le parole di molti dei figli e nipoti di caduti alle Ardeatine; e ha toccato con mano il dolore di quelle vedove, rinchiuse nel silenzio dei loro ricordi che la violenza nazista aveva ferito ma non piegato. Questo libro racconta le vite di donne che rimasero a vivere il lutto di un massacro trasformato in mausoleo, soffermandosi sull’uso pubblico di una strage divenuta monumento nazionale (il primo della storia repubblicana), simbolo dell’eredità sofferta dell’antifascismo, da sempre oggetto di una memoria divisa. Il «nuovo Altare della Patria», costruito per ricordare nei secoli la «guerra del nuovo Risorgimento italiano», divenne nel dopoguerra meta di pellegrinaggio per commemorare lo «sterminio di tutti gli italiani impegnati nella lotta di liberazione nazionale», in un’Italia fortemente accesa da una feroce polemica antipartigiana. Al centro della narrazione stanno, dunque, le memorie di donne che impararono a resistere, a seppellire i morti e a curare le ferite di figli orfani di padre, che pretesero verità e giustizia, testimoniando contro criminali di guerra portati a processo. Testimonianze sepolte da decenni, cariche di emozioni molteplici, fatte di tensioni ideali, di motivazioni e scelte che segnarono la storia di un luogo destinato a rimanere il cimitero di un lutto privato, capace di costringere a un interminabile rituale del dolore.
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LA STRADA FANTASMA
Roberto Barbolini
Data di uscita: 25 aprile
Strane storie quelle narrate da Roberto Barbolini, grazie al suo stile definito "sabba di parole", dove si incrociano e si amalgamano il doppio e l'orrore, l'incubo e la peripezia, i satanassi e l'avventura, gli echi narrativi di Carlo Emilio Gadda e Antonio Delfini. La strada fantasma è una raccolta picaresca e paurosa, clownesca e disturbante di un autore che gioca con le parole, lo stile e la sintassi, manipolando il linguaggio in chiave ironica, dissacrante e dandistica.
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LE DOMANDE PROIBITE
Éric Chacour
Data di uscita: 25 aprile
Tarek ha dodici anni quando impara a non fidarsi delle domande semplici. Come il giorno in cui il padre gli chiede che macchina vorrebbe da grande. Una scelta che deciderà il suo destino: per potersi permettere una Cadillac infatti Tarek dovrà avere un buon lavoro. Sono gli anni Sessanta, quelli in cui il presidente Nasser vuole fare dell'Egitto il più grande paese del mondo e i genitori di Tarek hanno deciso che lui ne sarà il medico più prestigioso. Nella sua villa in un ricco quartiere del Cairo, dove vive sotto lo sguardo delle donne di casa – l'autoritaria madre, la sorella Nesrine, sua confidente, e Fatheya, la domestica custode dei segreti di famiglia – Tarek sembra assolvere a quello che tutti si aspettano da lui, eredita lo studio medico del padre e si sposa. Ma l'incontro con il figlio di una paziente cambierà ogni cosa. Vinto dal fascino di Ali e sedotto dalla sua assoluta libertà, Tarek si lascia conquistare da un amore proibito, che stravolgerà la sua esistenza. Con l'inizio del nuovo millennio, Tarek è a Montréal e ha tagliato ogni contatto col suo Paese. Non sa che qualcuno sta mettendo insieme i brandelli della sua storia, per ricostruire un passato oscuro che tutti sembrano voler cancellare. Delicato, sensuale e impietoso, il romanzo d'esordio di Éric Chacour ci porta al Cairo, negli anni cruciali tra la Guerra dei sei giorni, l'omicidio di Sadat e gli sconvolgimenti degli anni Duemila. E lo fa con il racconto di una famiglia e dei legami spezzati dal peso delle convenzioni, della vergogna e dei non detti. Il racconto di un amore impossibile e di un uomo alla ricerca della propria verità.
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JEHAN DE VALLETE
Carmel Cassar
Data di uscita: 26 aprile
Il Gran Maestro Jehan de Vallete, come egli si firmava, è legato alla vittoria sui turchi ottomani durante l’assedio di Malta del 1565 e alla costruzione della nuova città de La Valletta, da lui destinata a fungere da fortezza-convento dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. I cronisti di quel memorabile scontro che, come Lepanto, avrebbe finito per segnare la storia del mediterraneo e dell’Europa occidentale, parlando dei molti eroi distintisi in quell’assedio, non ebbero dubbi su come il Gran Maestro Jehan de Vallete fosse da considerare il più grande. Le sue notevoli capacità di leadership, il coraggio e, a volte, le decisioni assai rischiose e difficili riuscirono a salvare i difensori di Malta che, in quel momento, rappresentava il baluardo della cristianità. Fu così che la sua fama raggiunse tutti gli angoli del mondo occidentale consacrandolo come uno dei più grandi condottieri.
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MA L'AMORE NO
Laura De Luca
Data di uscita: 26 aprile
Restare soli, diventare davvero adulti attraverso la perdita della figura di accudimento per eccellenza – la madre – apre, oltre alla ferita del lutto, lo spiraglio proprio alle domande cui nessun altro che lei saprebbe rispondere. Il desiderio di parlarne e condividere sentimenti, rimpianti e ricordi può essere pressante, specie per chi (come l’autrice) non ha fratelli o sorelle che conservino una memoria comune. E poi c’è il proprio percorso individuale, che si intreccia in modo complicato con il retaggio portato dalla famiglia. Di fronte a questa esperienza, universale eppure estremamente personale, Laura De Luca decide di ascoltare la voce che nei suoi pensieri sempre la accompagna, dandole la forma di un’altra sé. Ma l’amore no è un vero e proprio dialogo con la bambina di un tempo: un lavoro nitido e spietato in cui “Grande” racconta della madre a “Piccola”, della sua vita e della sua vicenda umana. Una storia che contiene un buco, trasmesso nelle generazioni: un fil rouge di cose perdute e persone mancate. E infine una domanda cruciale: nella lunga avventura del crescere chi perde chi?
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AMARE E COMBATTERE TRA LE NOTE
Daniela Goldin Folena
Data di uscita: 28 aprile
Nei tre preziosi saggi che compongono questo volume l'autrice analizza le versioni operistiche di alcuni dei più celebri poemi cavallereschi. Il primo saggio, dal titolo "Orlando in Händel", si presenta come un'analisi della rivisitazione teatrale del celebre Orlando furioso di Ariosto, che venne messa in scena per la prima volta nel 1733 al King's Theatre di Londra. Nel secondo, "Cavalieri all'opera", l'autrice si sofferma sulla produzione melodrammatica di tema cavalleresco, e in particolare analizza con cura le caratteristiche che i cavalieri, pensati per i poemi cavallereschi, assumono nei corrispettivi drammi musicali del Seicento e del Settecento. Infine, "Cavalieri spaesati tra Schubert, Schumann e Brahms" si presenta come una riflessione sui personaggi delle celebri opere epico-musicali, ovvero il Fierrabras di Schubert, la Genoveva di Schumann, e il Rinaldo di Brahms e risulta chiaro come il tema cavalleresco si prestasse a rielaborazioni moderne, cioè intrise di sensibilità illuministica e pure romantica. Filo conduttore che accompagna il lettore è l'elemento comico che proviene direttamente dai poemi originali; si tratta di una comicità che di fatto diventa in molti casi parodia, prolungamento o deformazione.
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CORTINA 1956
Massimo Spampani
Data di uscita: 29 aprile
26 gennaio 1956, si aprono a Cortina d’Ampezzo le prime Olimpiadi bianche disputate il Italia. Gli occhi del mondo sono per qualche settimana puntati sulla Regina delle Dolomiti già mèta ambita dal jet set internazionale. Accorrono a Cortina cronisti, televisioni, VIP, e naturalmente atleti da ogni parte del mondo. Questo volume raccoglie documenti unici su uno degli eventi sportivi più importanti del Dopoguerra e scandaglia avvenimenti, aneddoti e curiosità raccontando la nascita e lo sviluppo degli sport invernali che di lì a poco vedranno un vero e proprio boom nelle località sciistiche delle Dolomiti. In occasione delle Olimpiadi del 1956 Cortina si rinnova, si assiste ad una profonda trasformazione urbanistica e architettonica della città che si dota di edifici moderni e tecnologie all’avanguardia. La RAI organizza per l’occasione la prima diretta delle Olimpiadi bianche, viene prodotto anche un film: Vertigine bianca, con la regia di Giorgio Ferroni distribuito dall’Istituto Luce; grafici e disegnatori di fama fanno a gara per disegnare manifesti e loghi della manifestazione che terrà per qualche giorno tutto il mondo con il fiato sospeso. L’austriaco Toni Sailer vince tre medaglie d’oro, Sophia Loren è la madrina della manifestazione e negli hotel di lusso della città si incontrano le personalità del jet set internazionale. I cinque cerchi olimpici tornano nel 2026 a Cortina d’Ampezzo, laddove gli sport della neve e del ghiaccio ebbero sulle nostre Alpi la loro prima grande consacrazione in un evento che li comprendeva tutti. Furono i primi Giochi olimpici disputati in Italia, dopo che proprio Cortina aveva visto sfumare, per via della guerra, quelli già assegnati del 1944. Nel vortice della grande Storia, quei Giochi parrebbero una piccola cosa, ma tanto piccola non fu affatto. Segnarono una svolta decisiva per la diffusione degli sport invernali soprattutto nel nostro Paese – ma non solo, e portarono alla consapevolezza di quanto potesse offrire la montagna d’inverno, costituendo un volano senza precedenti per invogliare milioni di italiani, più avvezzi a palloni, biciclette e motori, a frequentare le vallate alpine anche nella stagione bianca, per praticare gli sport della neve, soprattutto lo sci, ma anche solo per poterne godere le bellezze naturali...
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LA GUERRA DEGLI AGNELLI
Antonio Parisi
Data di uscita: 30 aprile
"La morte di Gianni Agnelli, nel 2003, ha segnato la fine di un'era e l'inizio di un periodo turbolento per la famiglia che ha rappresentato il cuore pulsante dell'industria italiana. Questo libro ripercorre le vicende degli Agnelli dalla scomparsa dell'Avvocato fino ai giorni nostri, esplorando le complesse dinamiche familiari, le sfide legate alla successione e le trasformazioni strategiche del gruppo Fiat. Con uno sguardo penetrante e documentato, l'autore rivela i conflitti interni, le battaglie legali e le decisioni che hanno ridefinito il destino della famiglia e della sua eredità industriale. Da John Elkann, erede designato, a Margherita Agnelli, passando per le difficoltà di Sergio Marchionne e il futuro di Stellantis, il libro offre una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena. Un'opera imperdibile per chi vuole comprendere il declino e la rinascita di una delle famiglie più influenti d'Italia."
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I MOSTRI NELLA STORIA
Massimo Centini
Data di uscita: 30 aprile
Che cos’è un mostro? Antagonista per antonomasia in favole, romanzi, fumetti, videogiochi, film moderni, l’archetipo del mostro accompagna il racconto dell’umanità fin dai tempi della sua perigliosa giovinezza. Creatura che con il suo essere sovverte la norma, provocando stupore, inquietudine, orrore, è l’incarnazione stessa delle paure ancestrali, infantili, dove notte e fantasia, realtà e ombra si impastano in un tutt’uno. Miti, religioni, fiabe e folklore hanno contribuito a disseminare di mostri l’immaginario occidentale attraverso le epoche, fino a essere indagata la loro esistenza – o addirittura creata – dalle scienze naturali, storiche e antropologiche. Massimo Centini, come un indagatore degli incubi e delle proiezioni fantastiche dell’inconscio sociale, ci conduce in esplorazione nel tempo e nello spazio mostruoso, alla ricerca dell’origine, dei tratti particolari e dei significati dei mostri che, reali o arcani, spaventosi o banali, ma spesso identici a noi, da sempre e ancora ci parlano dell’esperienza umana, e della sua dimensione più perturbante.
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