Di libri e di letture
Matilde dichiarò al dux: “Io sono antifascista”. E tastapelata le inviò una fotografia che lo ritraeva accanto a un feroce felino, con tanto di dedica autografa: “A Matilde Serao perché decida quale delle due belve è la più feroce, e tuttavia con grande devozione e simpatia fervida, Mussolini”. Ma le sue manifeste posizioni non piacevano certo al duce. La punì ostacolandone la candidatura al premio Nobel, che fu invece assegnato a Grazia Deledda. I Primicerio sono borghesucci. Lei, Checchina, trascorre la sua smorta esistenza subendo un marito - il dottor Toto Primicerio - taccagno fino all’osso, che mangia, dorme russando grassamente con la bocca aperta e la testa cadente su una spalla; e Susanna, la serva dall’occhio indagatore di beghina, che mal sopporta perché sempre sospettosa e bisbetica. Quando l’amica Isolina passa a salutarla, le parla delle sue storie d’amore segrete, si lamenta di quanto costi e quale tormento sia l’amore. All’insaputa del marito ha qualche amante e, insomma, non potrebbe darsi un poco da fare anche lei? Ché “L’amore è una gran bella cosa, Checchina mia”. Scostumata! Poi arriva lui, il bel Marchese d’Aragona. L’ha invitato a pranzo il dottor Primicerio. Il marchese frequenta le famiglie nobili, dà del tu a tutte le principesse romane. Il marchese la saluta con garbo, le dedica attenzioni e complimenti, fa scivolare un bacio sul collo di Checchina. La invita a recarsi da lui mercoledì, dalle quattro alle sei. No, mercoledì! Venerdì, allora. Stessa ora. E lei passa le notti assaporando il sogno d’amore e il giorno a fremere tra mille esitazioni. Però, com’è eccitante l’amore! Infine decide. Andrà. Va. Non ha pensato al portinaio. E quello del palazzo dov’ella ha appuntamento, ha “brutto e brutale, una di quelle facce irriverenti che disanimano i timidi.” Ah, Checchina, Checchina! Parliamo di virtù e invece era timore! Matilde, avrei martellato il testone del dottor Primicerio coi tacchi sottili delle scarpette, e avrei cacciato un panno in bocca a quella bacchettona di Susanna. Ma mi sono divertita che non hai idea.
©Librisuldivanodeipigri
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Editore: Createspace Independent Pub (21 marzo 2013)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 1483924017
ISBN-13: 978-1483924014
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