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In libreria, da gennaio 2025

 
 
 
 
 
 
 

Alcuni fra i tanti titoli in uscita

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ANNI CON GIORGIO MORANDI

Giuseppe Raimondi

Data di uscita: 1 gennaio

«Ogni opera di Morandi (pittura, incisione, acquerello) rappresenta, non solo per una ragione di complessità compositiva, un suo bisogno, la propensione del tutto umana, e direi passionale, di far vivere e coesistere, dentro lo spazio, quasi la stanza illusoria, che sono stati concepiti dalla mente, gli oggetti e le persone, i quali, in quel momento del suo sentimento, devono per forza di cose stare insieme, andare d’accordo, e rappresentare, ognuno nel proprio modo, nella propria funzione figurativa, una azione senza parole, ma di un effetto scenico che egli ha studiato, meditato, deciso di far vedere. Primo spettatore e giudice della straordinaria azione, che si svolge al di fuori degli interessi immediati del mondo, è l’autore medesimo. E forse l’azione, prima di essere vestita nelle forme (disegno e colore, come elementi intercambiabili) definitive del quadro, doveva aver preso corpo, momento per momento, atto per atto, dentro la immaginazione rappresentativa del pittore. Giorni e ore di un’intimità quasi di confessione e di dibattito misteriosi. Il modello, ogni modello vive della propria personalità. Bisogna conoscere a fondo, avere pratica e confidenza con il suo carattere particolare. Una bottiglia non è un vaso, una fruttiera non è una caffettiera. È la forma, il colore, che la natura o il caso prima dell’uomo, hanno dato a ciascuno di essi».

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UN ERRORE GIUDIZIARIO

Anthony Berkeley

Data di uscita: 1 gennaio

Quando il mite Lawrence Todhunter scopre di avere poco da vivere a causa di una grave malattia cardiaca, decide di lasciare un segno nel mondo compiendo un’ultima azione significativa: eliminare una persona veramente malvagia, sapendo che non dovrà affrontare le conseguenze. Tuttavia, il suo piano prende una piega disastrosa quando la polizia arresta un uomo completamente innocente per l’omicidio. Nonostante tutti i suoi sforzi, Todhunter non riesce a convincere le autorità che è lui il vero colpevole. Disperato, si rivolge all’astuto Ambrose Chitterwick per aiutarlo a svelare la verità e salvare l’innocente ingiustamente accusato.

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LE BUGIE SEPOLTE NEL MIO GIARDINO

Kim Jin Yeong

Data di uscita: 2 gennaio

A Seoul, dove vivi fa la differenza. Ju-ran è una donna bellissima e ha una famiglia “perfetta”: è sposata con un medico rinomato, ha un figlio sano e intelligente e finalmente una nuova casa con un enorme prato a Pangyo, un quartiere di lusso a soli 20 minuti dalla capitale. L'unica cosa che le dà sui nervi è la puzza che proviene dal giardino. Jae-ho, il marito, insiste che si tratti solo del concime per i fiori e che l'odore scomparirà presto, ma come una macchia d'olio su un bell'acquerello Ju-ran non riesce a cancellarlo dalla sua mente. E le azioni insignificanti di quello che ha sempre considerato il compagno ideale cominciano ad apparirle improvvisamente sospette. Specialmente dopo che una giovane donna lo accusa dell'omicidio di suo marito. E se Jae-ho fosse un assassino? Sang-eun adesso si ritrova vedova, senza un lavoro e incinta. A sua madre è stata appena diagnosticata una demenza senile allo stadio iniziale e deve assolutamente trovare un nuovo appartamento perché presto non potrà più permettersi di pagare l'affitto. In questo mondo in cui non esistono vite facili, sembra che ognuno sia infelice a modo suo: chi ha troppo e chi non ha nulla. Ma quando tutto va male bisogna scegliere il proprio destino. L' arroganza del lusso si scontra con la disperazione della povertà in questo romanzo dalla scrittura cinematografica, il sapiente intreccio e un'ambientazione alla Parasite.

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HAI MANGIATO?

Oscar Farinetti

Data di uscita: 2 gennaio

La guerra, l'amore, i sogni, storie anonime e ritratti di personaggi famosi popolano le pagine del nuovo libro di Oscar Farinetti il cui titolo si ispira alla celebre frase di Elsa Morante secondo la quale l'unica vera frase d'amore fosse «Hai mangiato?». Il cibo come cura, come passione, come relazione, come momento di condivisione, c'è tutto questo sulle tavole, ai fornelli e tra i personaggi del libro. Michelangelo Pistoletto, Umberto Eco, Giovanni Treccani, ma anche i vecchi di Langa, due fratelli, una cameriera che sognava Marylin Monroe: la penna dell'autore percorre fatti storici e episodi della vita quotidiana regalandoci racconti coinvolgenti e ritratti originali.

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SENZA POESIA IN NESSUN CASO

Graziano Salerno

Data di uscita: 2 gennaio

Il catalogo "Graziano Salerno. Senza poesia in nessun caso" raccoglie un’ampia selezione di opere dell’artista sardo in grado di tradurre emozioni, simboli e visioni oniriche in forme e colori. La mostra, curata da Cristiana Collu e organizzata nell’ambito del progetto ARS della Fondazione di Sardegna, offre uno sguardo sull’opera di Salerno, che ha esplorato diversi linguaggi artistici, dagli acquerelli ai disegni a china, creando un corpus unico che oscilla tra sogno e realtà. Il catalogo celebra la sua prolifica produzione, mettendo in luce opere realizzate in vari periodi e che includono elementi visionari, figure ibride e paesaggi animati, capaci di evocare profonde riflessioni filosofiche e poetiche. I contributi degli autori (Alessandro Del Puppo, Saretto Cincinelli, Annarosa Buttarelli, Antonello Tolve, Ilaria Bussoni e Jonathan Watkins) documentano il lavoro di un protagonista dell’arte contemporanea sarda, stimolando una riflessione sulle molteplici forme di creatività che superano i confini geografici e stilistici.

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LEGGERE DANTE A TOR BELLA MONACA

Emiliano Sbaraglia

Data di uscita: 9 gennaio

Alla fine di una delle strade del quartiere, noto per l’alto tasso di criminalità e per essere una piazza importante dello spaccio di droga, c’è una scuola. Qui si incontrano le storie di una classe di studenti e studentesse di terza media inevitabilmente segnati dal luogo in cui sono nati, dall’ambiente che li circonda, dal contesto familiare in cui vivono. C’è molto da fare in una scuola come questa, tormentata da una percentuale alta di abbandono scolastico, con un livello di scolarizzazione sempre troppo basso, costretta a fare i conti con quanto accade fuori, per non lasciarlo entrare dentro. Il prof di italiano cerca di assolvere al suo ruolo seguendo non tanto le indicazioni nazionali o le circolari ministeriali, che si moltiplicano spesso inutilmente, ma attraverso ciò che può consentire di nutrire un rapporto con degli adolescenti portati dalla vita a diventare già grandi, e che in molte situazioni possono insegnargli più di quanto lui possa insegnare loro. Tra gli innumerevoli tentativi di coniugare una didattica tradizionale e innovativa con la cruda realtà di ogni giorno ecco arrivare, quasi per caso, la lettura di Dante Alighieri, la sua biografia, la sua opera, i versi immortali della Divina Commedia, utili anche a strappare un sorriso, ad alleggerire la giornata, perché Dante è un fuoriclasse come Totti, un numero 10 come lui, anzi di più: basta riuscire a dimostrarlo. Nel complesso potrebbe rivelarsi una scelta azzardata, da qualche collega viene criticata, perché poco funzionale rispetto alle priorità da affrontare. Eppure, funziona; Dante, con le sue infinite possibilità di temi, spunti e suggestioni, con la sua insuperata immaginazione e creatività, ancora una volta compie il miracolo di coinvolgere mondi apparentemente lontani, tanto diversi ma non per questo irraggiungibili, permettendo allo stesso tempo di raccontare la storia della lingua e della letteratura italiana.

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PADRI E FUGGITIVI

S. J. Naudé

Data di uscita: 9 gennaio

S.J. Naudé è l’astro nascente della letteratura sudafricana. Sulla scia di grandi scrittori connazionali come Damon Galgut (Booker Prize), J.M. Coetzee e Nadine Gordimer (ambedue premi Nobel), questo autore cinquantenne si sta imponendo a livello internazionale come un nuovo, sorprendente rappresentante di questa letteratura. Il protagonista del romanzo è un uomo gay sudafricano. A Londra, dove vive, incontra in una galleria d’arte due uomini serbi. Tra i tre si crea un rapporto strano. Non si capiscono bene le intenzioni dei due serbi: vogliono semplicemente fare amicizia oppure stanno architettando una truffa? I due si sistemano in casa del sudafricano e vivono a sue spese. Ci sono relazioni sessuali fra i tre uomini. Ma il sesso non sembra essere il centro del loro rapporto. Lo convincono a seguirlo in una vacanza in Serbia e il sudafricano si trova coinvolto in un’inquietante avventura a Belgrado. Poi l’azione si sposta a Città del Capo, dove il protagonista reincontra il ricco padre che lo aveva diseredato anni prima. Il vecchio sta morendo e propone al figlio, se vuole avere la sua eredità, di occuparsi di un cugino che vive in una remota regione del Sudafrica. L’inatteso incarico lo porterà a confrontarsi prima con le gravi tensioni razziali che sussistono nel suo paese, poi, a seguito di un ennesimo colpo di scena, con una situazione ancora più straniante, in Giappone. Tra atmosfere kafkiane, avventure esistenziali, scenari internazionali, Naudé racconta una storia piena di spiazzamenti, di personaggi inattesi, ed entra dalla porta principale nel novero dei grandi scrittori di oggi.

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A NAPOLI CON PINO DANIELE

Pier Luigi Razzano

Data di uscita: 10 gennaio

La Napoli di Pino Daniele è vasta, più che una città. Un vero e proprio continente fatto di strade, vicoli, piazze, e che si estende con coordinate emotive tracciate dai colori accecanti della giornata di sole, dei sapori, degli umori. Una città carnale, corporea, che pulsa e vive nell'alternarsi continuo di stati d'animo contrastati, proprio come è Napoli. C'è la felicità incontrollabile e ci sono le malinconie improvvise, l'"alleria" e l'"appocundria". Pino Daniele ha dato il suono a un'epoca. Ha accompagnato più di una generazione che ha ritrovato sé stessa nelle sue canzoni, così Pier Luigi Razzano ha deciso di raccontare la storia e il mondo del "Lazzaro Felice" a sua figlia Frida, dopo una mattina che l'ha vista rigirarsi incuriosita il vinile di "Mascalzone latino". Insieme attraversano la città con passeggiate, corse e in Vespa e giri in auto per guardare e ascoltare la Napoli universale di Pino Daniele.

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VITA E MORTE DI MICHELE SCHIRRU

Giuseppe Fiori

Data di uscita: 10 gennaio

Un poliziesco storico-politico ambientato nell’America degli anni Venti, nella Parigi di “Giustizia e Libertà” e nell’Italia del fascismo trionfante. Al mercato di Arthur Avenue, North Bronx, New York, ha un banco per la vendita di banane un cittadino USA originario della Sardegna, Michele Schirru, alto, spavaldo, capelli castano-chiari, lisci, ravviati all’indietro, la faccia lunga e irregolare, gli occhi celesti, la bocca che inclina al sorriso. Suoi nemici, i connazionali convertiti al fascismo. Nel 1930 – persuaso che il fascismo è Mussolini e che uccidendo il dittatore si abbatte la tirannia – Schirru parte per l’Italia. Ma una spia fascista a New York ne informa l’Ovra. Il suo capo, Arturo Bocchini, risponde al progetto di tirannicidio scatenando una gigantesca caccia all’uomo con vari colpi di scena e ampia mobilitazione di agenti segreti, spie, burocrazia consolare, poliziotti stranieri filo-fascisti, prostitute, apparati statali e ingenti quantità di denaro. La sorte dell’anarchico italo-americano è segnata. Arrestato quando forse aveva già rinunciato all’impresa, è condannato a morte dal Tribunale Speciale e la sua fine, il 29 maggio 1931, è una mostruosità umana e giuridica che fa comprendere quale fu l’essenza del fascismo.

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LA SOTTRAZIONE NAZISTA DI RISORSE DALL'ITALIA OCCUPATA

a cura di Nicola Labanca, Giovanni Sciola

Data di uscita: 10 gennaio

L’occupazione nazista dell’Italia fra 1943 e 1945 è ricordata e studiata soprattutto per il suo profilo politico e militare: la creazione della Repubblica di Salò e il collaborazionismo, la guerra alle formazioni della Resistenza e le stragi nazifasciste, il lento arretramento bellico nella campagna d’Italia sono i temi prevalenti. Poca, troppo poca attenzione è invece stata riservata al profilo economico di quell’occupazione, nonostante la sottrazione nazista di risorse dall’Italia occupata fosse al centro del progetto hitleriano. Risorse materiali di ogni tipo furono sottratte alla Penisola, sottratte a quella stessa Rsi che – anche per questo – dimostra il suo status di regime vassallo e la sua funzione del tutto anti-nazionale. Proprio studiando la sottrazione nazista di risorse dall’Italia, come fanno per la prima volta in maniera coordinata autrici e autori di questo volume, si conferma, nonostante quanto scrisse il generale Rodolfo Graziani, che la Rsi non aveva affatto “difeso l’Italia” dal nazismo tedesco. Con questo volume la Fondazione “Luigi Micheletti” riprende la pubblicazione dei propri Annali

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LA PATRIA ALLA FRONTIERA

Fabio Todero

Data di uscita: 10 gennaio

‘Irredentismo’ è una delle parole chiave delle moderne religioni della patria. Numerosi sono stati i movimenti di liberazione nel mondo che sono stati definiti in questo modo. Il termine però è nato in Italia, in riferimento alle terre dominate dagli Asburgo, fra cui quelle adriatiche, che sono state al centro di uno dei più duraturi e cruenti terreni di scontro. Lungo la frontiera orientale infatti gli irredentismi si sono succeduti nel corso di un secolo convulso: prima quello italiano fino alla Grande guerra, poi quello sloveno e quello croato durante il fascismo, poi ancora quello italiano dopo la Seconda guerra mondiale, per cercar di salvare Trieste e l’Istria. Gli irredentismi adriatici erano fieramente antagonisti, ma hanno condiviso spesso linguaggi e comportamenti. Questo libro ne segue per la prima volta l’intero, accidentato percorso, dove si intrecciano – nel richiamo a miti fondativi risorgimentali – sacrifici e soprusi, aneliti di libertà e politiche di potenza, storia e mito, in una regione collocata al centro di quella faglia di crisi che attraverso l’Europa orientale scende dal Baltico fino all’Adriatico, all’Egeo e al Mar Nero: una faglia i cui sussulti ancora ci allarmano.

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LE GOVERNANTI

Anne Serre

Data di uscita: 10 gennaio

Questa storia si svolge in una grande casa di campagna, isolata dal mondo esterno da altissime siepi e recinzioni; qui vivono i signori Austeur, i bambini, le domestiche e, soprattutto, le loro governanti. Éléonore, Laura e Inès sono belle e giovani, dovrebbero essere responsabili dell’educazione dei ragazzi, ma preferiscono passare il loro tempo a organizzare feste e giochi o passeggiando nel grande parco in cui sono costrette, un po’ regine e un po’ prigioniere. A prima vista questa può sembrare una situazione normale, quasi banale, ma l’apparenza, come spesso accade, può ingannare. Le tre donne, infatti, hanno una grande fame di vita e sono spesso preda di un desiderio erotico frenetico e insaziabile. I loro passatempi preferiti sono appostarsi lungo le siepi che delimitano i confini della tenuta, aspettando un uomo che possa soddisfarle, oppure inseguire i giovani che, casualmente, attraversano il parco per poter godere di loro. Nell’attesa di questi eventi, vagano per la villa in una specie di calma sazia e malinconica, spiate dalla casa di fronte da un vecchio che osserva la loro vita attraverso un cannocchiale. Scritta con l’eleganza delle antiche favole, innervata da una sensualità oscura e da un sottile spirito di commedia, Anne Serre firma una folle fiaba dionisiaca in cui le tre protagoniste ci appaiono di volta in volta selvagge, allegre, crudeli, tenere, ma sempre incredibilmente vitali mentre si uniscono, si separano, si struggono e amano, osservate da un occhio implacabile che non le perde mai di vista. Un racconto che ha l’atmosfera e il fascino di un sogno.

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IL PENSIERO DI GIACOMO MATTEOTTI

a cura di Maurizio Degl'Innocenti, Andrea Giardina, Alessandro Roncaglia

Data di uscita: 10 gennaio

«L’immaginazione collettiva ha relegato a lungo Giacomo Matteotti nel pantheon dei martiri antifascisti, esemplificati per appartenenza alle famiglie politiche, in modo da rendere visibile la dimensione unitaria della Resistenza, e con essa dell’identità repubblicana. Questa tradizionale rappresentazione ha lasciato in ombra quella del dirigente politico di grande spessore intellettuale, oltre che civile e morale.» (Dall’Introduzione). Contributi di Giampiero Buonomo, Stefano Caretti, Maurizio Degl’Innocenti, John Foot, Guido Melis, Michela Minesso, Gianfranco Pasquino, Paolo Passaniti, Antonio Pedone, Donato Romano, Pier Giorgio Zunino.

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GLI ANNI DELL'ABBONDANZA

Maria Costanza Boldrini

Data di uscita: 10 gennaio

In un piccolo paese dell'Italia del '900, vive un'umile famiglia come tante. Eppure le sue donne hanno un dono speciale. I Contini sono una famiglia come tante, lì a Valchiara, un piccolo paese del centro Italia affacciato sul mare. Benvoluti e gran lavoratori, conducono un'esistenza povera ma dignitosa. Poi qualcosa cambia quando la giovane Beata, a dispetto delle proteste della madre, decide di farsi assumere alla Regia Fabbrica dei Sigari. Perché un misterioso miracolo si produce in lei: è la sua abbondanza, un dono che la rende la beniamina delle colleghe zigarare e il bersaglio dell'occhiuto sospetto dei controllori della fabbrica. E dopo di lei anche sua figlia Clarice e la nipote Antonia saranno benedette e maledette da questo prodigio, ciascuna a modo suo. Tuttavia l'abbondanza non è per sempre, può sparire da un momento all'altro a causa di un grande dolore. E di dolori ne vivranno tanti, Beata, Clarice e Antonia, vittime della violenza della Storia ma capaci di affrontare e superare ogni difficoltà, anche grazie a un'altra benedizione, l'amore puro e incondizionato dei loro adorati mariti. Un'appassionante saga generazionale che attraversa un secolo di storia italiana, dalla fine dell'Ottocento agli anni del benessere, passando per due guerre mondiali, il ventennio fascista e i mesi dell'occupazione nazista. Una scrittura ammaliante che, come una sorgente magica, riporta alla luce le vicende di donne normali eppure eccezionali, tra sogni premonitori e tradizioni popolari, gioie quotidiane e amori predestinati. Perché l'abbondanza non è ancora finita...

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LA BALLERINA DI AUSCHWITZ

Edith Eva Eger

Data di uscita: 10 gennaio

Edith ha sedici anni, è una ballerina di talento e una bravissima ginnasta che aspira alle Olimpiadi. E, fra allenamenti massacranti e la quotidiana battaglia per trovare il suo posto in una famiglia dove è considerata la figlia «dotata di cervello ma non di bellezza», è troppo presa per soffermarsi a riflettere su quel che succede nel mondo e nel suo Paese. Ma l'Ungheria del 1943 incomincia a diventare pericolosa per una ragazza ebrea. Appena Edith si innamora per la prima volta, si trova rinchiusa, insieme alla sua famiglia, nel vagone di un treno diretto ad Auschwitz. Persino in questi momenti bui, Eric, il ragazzo di Edith, mantiene viva la speranza: «Non dimenticherò mai i tuoi occhi» le dice attraverso le assi del carro bestiame. La realtà di Auschwitz supera ogni peggiore incubo, eppure Edith, nonostante la fame che patisce e gli orrori che vive, è sostenuta dal pensiero di Eric. Sopravvive, insieme con la sorella Magda, e torna a casa, piena di dolore e sensi di colpa: la vita le appare più un peso che un dono… almeno fino a quando non capisce di poter scegliere. Non può cambiare il passato, ma può scegliere come vivere il presente e persino amare di nuovo. Intenso, commovente, aspro e luminoso allo stesso tempo, "La ballerina di Auschwitz" è il grido di una ragazzina travolta dal Male, ma forte abbastanza da rinascere a nuova vita... ancora sulle punte.

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ANIMA E NUMERO NEL RINASCIMENTO

Marco Ghione

Data di uscita: 10 gennaio

Il saggio indaga i legami tra anima e numero nell’ambito del pensiero rinascimentale, dal XVI secolo agli esordi del XVII secolo, epoca nella quale la filosofia antica viene pienamente recepita e la scienza moderna si afferma progressivamente. Grazie alle influenze esercitate dal pensiero cabalistico, dal pitagorismo e dal neoplatonismo – in particolare dalle opere di Porfirio, Giamblico e Proclo – durante il Rinascimento si diffonde lo studio dell’aritmologia, disciplina che si occupa delle proprietà simboliche dei numeri. Attraverso l’esame di trattati in larga parte inediti, come i lavori di Fabio Paolini (1535-1605) e di Francesco Patrizi (1529-1597), queste pagine offrono nuove prospettive sull’interpretazione del pensiero rinascimentale e della filosofia platonica del Cinquecento.

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BUTTERFLY

Martta Kaukonen

Data di uscita: 10 gennaio

Ira ha un destino scritto nel nome. È nel fiore dei vent'anni, è brillante, ma le ossessioni la divorano, la consumano, mettono in pericolo lei e gli altri. Clarissa è una psicologa affermata, famosa in tutta la Finlandia, una star dei talk show dove compare in tailleur griffato e tacco dodici perché vuole rispondere a un cliché. È a lei che Ira si rivolge per chiedere aiuto. Anche se certo non l'aiuto che Clarissa immagina. Ira infatti ha soprattutto bisogno di un alibi. Perché è un'assassina seriale, una spietata killer di uomini. D'altra parte nemmeno Ira immagina cosa si nasconde dietro l'aspetto impeccabile di Clarissa, quali rischi stanno correndo la sua brillante carriera e la sua vita. Chi dunque deve decifrare l'altra? La folle serial killer che si dipinge come una farfalla o la professionista che sorride sulle copertine dei magazine? Le parole occultano, manipolano, ingannano o guariscono? Come in una vertiginosa psicoterapia a cui il lettore ha il privilegio di assistere, Ira e Clarissa prendono a turno la parola per spiegare il proprio punto di vista, crearsi la propria via d'uscita. Alla fine non ci sarà più nessuno a cui credere, e al tempo stesso tutto sembrerà terribilmente chiaro.

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ENNIO FLAIANO. OLTRE I LUOGHI COMUNI

a cura di Alberto Pezzotta

Data di uscita: 10 gennaio

Di Ennio Flaiano si tramanda un’immagine ormai stereotipata: lo sferzante autore di battute ed epigrammi che stigmatizzano i vizi degli italiani e che non hanno perso d’attualità; lo sceneggiatore deluso dalle collaborazioni cinematografiche; lo scrittore saturnino e melanconico. Non che tutto ciò non sia vero: ma questo libro nasce dalla constatazione che esistono fonti di rado o mai consultate; e che la natura stessa dell’opera di Flaiano, tra letteratura e giornalismo, diari e sceneggiature di controversa attribuzione, lavori per la radio e la televisione, presenta ancora zone da esplorare e di indubbio interesse. Quello che abbiamo voluto fare è portare alla luce alcuni aspetti che, speriamo, possano servire a inquadrare in modo più completo (e anche meno agiografico) il ruolo di Flaiano nella cultura italiana del Novecento.

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IL GIARDINO MAGICO

Kaho Nashiki

Data di uscita: 10 gennaio

C’era una volta una grande villa in stile occidentale dove erano vissuti i Burness, prima di tornare in Inghilterra allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Nel parco, ormai abbandonato, avevano giocato generazioni di bambini. Una di loro, Terumi, è ora un’adolescente in conflitto con i genitori. La sua famiglia è stata colpita da una tragedia difficile da superare e lei ha trovato rifugio nei racconti del nonno di un’amica. Ma, come tutti sanno, anche le storie più incredibili hanno un fondo di verità, e Terumi è venuta a conoscenza dell’esistenza di un giardino segreto a cui si può accedere pronunciando una formula magica davanti a un antico specchio di villa Burness. Ha quindi inizio la sua avventura in un mondo fantastico strettamente intrecciato alla realtà che la porterà a scoprire la verità sulla sua famiglia e su se stessa. Dall’autrice di "Un’estate con la Strega dell’Ovest", un nuovo romanzo magico, un omaggio ai giardini segreti dell’infanzia che ci incoraggia ad affrontare le nostre ferite, ad accettarle e a convivere con esse.

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GOFFREDO MAMELI NELLA VITA E NELL'ARTE

Anton Giulio Barrili

Data di uscita: 10 gennaio

Un poeta romantico, come Lord Byron, che nonostante la breve vita ha lasciato un segno indelebile nella generazione del suo tempo, quello dell'epopea risorgimentale, per la sua milizia giornalistica, per le sue poesie, soprattutto per il suo patriottismo. Goffredo Mameli è il figlio prediletto di Mazzini e di Garibaldi, è il vate trascinatore delle folle coi suoi versi, incarnazione del motto pensiero e azione, deciso a battersi in prima linea nella eroica quanto vana difesa della Repubblica Romana del 1849, muore il 6 luglio, a poche ore dalla capitolazione di quest'ultima. A lungo quello di Mameli resterà un corpo «clandestino»; imbalsamato da Bertani probabilmente fu portato prima a Santa Maria de Monticelli e poi inumato clandestinamente nel sotterraneo delle stimmate. Si dovrà attendere il 1872 perché i suoi resti siano esumati e portati al Verano.

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A ROMA NON CI SONO LE MONTAGNE

Ritanna Armeni

Data di uscita: 14 gennaio

Uno spazzino gioviale che spinge il suo carretto. Una ragazza semplice ma elegante, con la borsa della spesa e un impermeabile sul braccio. Un giovane uomo, l'aria assorta, la cartella di pelle, forse un professore. Una Mercedes, scura e silenziosa come l'ufficiale tedesco seduto sul sedile posteriore. Una compagnia di soldati che marcia cantando. Perché nel 1944 le compagnie naziste cantano sempre quando attraversano Roma. In quei pochi metri, in quei secondi di trepidazione e attesa passa la Storia. E le storie dei singoli individui che formano i Gruppi di azione patriottica, fondati qualche mese prima contro l'occupante tedesco. Per lo più ragazzi borghesi, spesso universitari, che si tramutano in Banditen, capaci di sparare e di sparire, di colpire il nemico ogni giorno, senza dargli tregua. In quel breve – e infinito – pomeriggio di primavera, dove passato e presente si intrecciano, c'è chi si prepara e chi viene sorpreso, chi muore e chi sopravvive, chi scappa e chi ritorna. E c'è anche chi, sui corpi dei 33 tedeschi uccisi, firma la condanna a morte di 335 italiani. Ritanna Armeni, con l'intelligenza di chi vuole comprendere, e ricordare, conduce i lettori in via Rasella e mette in scena uno degli episodi più emblematici della Resistenza romana.

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IL TEMPO DELLE CILIEGIE

Montserrat Roig

Data di uscita: 14 gennaio

Primavera 1974. Dopo dodici anni di esilio volontario tra Parigi e Londra, Natàlia Miralpeix torna a Barcellona. La città che l'accoglie, in apparenza, è la stessa di sempre: Franco è ancora al potere, l'anarchico Puig Antich è appena stato giustiziato e la vecchia generazione porta con sé le ferite nascoste della Guerra Civile, i propri sogni infranti, i desideri non realizzati. Per Natàlia il rientro a casa significa ritrovare la sua famiglia, i cui componenti, nel grigiore del momento, cercano disperatamente di dare un senso alla loro esistenza: zia Patrícia, vedova di un poeta decaduto con manie di grandezza, che ora si tinge i capelli, fuma, e ha una passione sfrenata per il vino rosso; la cognata Sílvia, pupilla di un ricco imprenditore, circondata da stoviglie pregiate, biancheria di prim'ordine e da una superficialità disarmante; il fratello Lluís, cinico architetto di fama, simbolo di un futuro promettente e prospero. Infine Màrius, il nipote adolescente, appassionato di poesia e di Jimi Hendrix, che mostra a Natàlia come la rivoluzione sessuale, politica e artistica delle nuove generazioni sia in realtà già nell'aria. Natàlia si muove a fatica tra la sua educazione borghese e la voglia di libertà, mentre il passato si riaffaccia alla memoria: l'incontro con il giovane comunista Emilio, al centro delle rivolte studentesche di quegli anni, e l'episodio drammatico che l'ha spinta ad andarsene da Barcellona. Natàlia è una donna che si rifiuta di adeguarsi alle aspettative sociali e a valori che non sente suoi, desiderosa di trovare la propria strada, per vivere, finalmente, il tempo delle ciliegie, la primavera della gioia. L'importante riscoperta di una scrittrice catalana, voce di primissimo piano nel panorama intellettuale spagnolo degli anni Settanta e Ottanta, i cui romanzi hanno suscitato l'entusiasmo unanime della critica in tutta Europa. Un ritratto spietato di tre generazioni che racchiudono un'epoca; una voce che parla con estrema freschezza anche ai lettori e alle lettrici di oggi.

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GIOCHI D'OMBRA

Massimo Riva

Data di uscita: 14 gennaio

Due secoli e mezzo fa, passeggiando per le strade di Roma o per una piazza veneziana, poteva capitare di imbattersi in un peculiare tipo di venditore ambulante, spesso accompagnato da un suonatore di organetto, che per pochi spiccioli dava la possibilità di osservare le meraviglie del mondo nuovo. Come? Attraverso la lanterna magica che portava in spalla, un marchingegno ottico che permetteva di viaggiare stando immobili, e di raggiungere palazzi e templi lontanissimi, foreste selvagge e pianure sterminate, o persino gli astri e la luna. La lanterna magica non è che uno dei tanti dispositivi che hanno in qualche modo «anticipato» il cinema e che adesso possiamo guardare come fenomeni che hanno contribuito a definire il concetto di realtà virtuale. Un concetto legato tanto alla simulazione del reale quanto al consapevole abbandonarsi all'inganno delle ombre e del loro mistero. Attraverso un affascinante viaggio che inizia con i Tiepolo, passa per Goldoni e Garibaldi e giunge fino agli inizi del Novecento, Riva ci accompagna alla scoperta di tecnologie che da sempre hanno illuso e ammaliato gli spettatori, seguendo i bagliori nel buio lungo una strada che collega il passato al presente e il presente al nostro futuro più prossimo. E mostrandoci come le categorie di vero e falso siano sempre state intrecciate da un filo sottile, seducente e spettrale al tempo stesso, che oggi sta forse definitivamente svanendo. «Le macchine curiose che presentiamo qui appartengono a una storia in minore rispetto alla storia dell'arte, della cultura e della tecnologia, ingegnosamente costruite come sono per giocare con le ombre e i riflessi e ingannare i sensi, confondere ma anche stimolare la mente di chi le usa. Ma proprio per la loro appartenenza a una cultura "popolare" e in un certo senso infantile, esse rivelano l'avanzare di un'inesorabile logica della simulazione nel secolo del realismo, un realismo sempre più fantasmagorico. Da questo punto di vista, sia tecnico che ideologico, si tratta di simulazioni appartenenti a una zona grigia, sospesa tra le luci e le tenebre, che inaugura il nuovo mondo della modernità. Seminascosti sul fondo del palcoscenico sociale, come il "mondo nuovo" nei quadri di Tiepolo o di Longhi, in cui un fanciullo virtualmente si immerge immaginando lontananze e prospettive, questi congegni, e le eterotopie che evocano, sono in realtà frutto maturo dell'Illuminismo europeo: del suo utopistico slancio volto a disperdere gli spettri del pregiudizio e della superstizione e alleggerire il peso della realtà. Come tali, queste ludiche e ingegnose simulazioni preludono a un'esperienza che ci è del tutto familiare, frutto del desiderio di rendere l'illusione il più convincente possibile, cui fa da contraltare, sempre più debole, il sano scetticismo di chi sa, o sospetta che - sotto sotto - il trucco c'è».

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LA LEVATRICE DI NAGYRÉV

Sabrina Zuccato

Data di uscita: 14 gennaio

Zsigmond Danielovitz, incaricato di indagare sul cadavere di un’anziana contadina, è un uomo indebolito dalla guerra, ma vigile. E così ci mette poco a scorgere, dietro gli occhi degli abitanti di Nagyrév, qualcosa di sinistro. Nagyrév è un piccolo villaggio sperduto nella pianura ungherese, l’anno è il 1929 e il benessere, in quella ristretta comunità rurale, non arriva. Zsigmond Danielovitz si rende presto conto che la morte della donna sulle sponde del fiume Tibisco non è che l’anello di una lunga catena di scomparse e incidenti che da tempo coinvolgono il piccolo villaggio. "La levatrice di Nagyrév" racconta un fatto di cronaca realmente avvenuto tra le due guerre mondiali, un episodio che sconvolse l’Europa non solo per l’efferatezza dei crimini, ma anche per un inedito capovolgimento dei ruoli: le donne uccidono gli uomini, si vendicano. Superstizione, violenze, miseria e soprusi sono i protagonisti delle vite che si incrociano in questo affresco rurale, dove a fare le spese di appetiti e frustrazioni sono sempre le donne. Le regole patriarcali della comunità magiara e le meschinità dell’animo umano creano situazioni insostenibili e sofferenze ingiustificabili per mogli e figlie, anziane e ragazze. Personaggio chiave, intorno al quale girano le storie di Nagyrév, è la misteriosa Zsuzsanna, levatrice dal passato fumoso, spesso etichettata come «strega» dai suoi concittadini, temuta e, ogni tanto, rispettata, una figura carismatica, rarissimo esempio di donna emancipata, cui molte «sorelle» chiedono aiuto per risolvere i guai che hanno dentro casa: gravate da inganni, stupri e sottomissioni, le vittime hanno deciso di alzare la testa. Gli avvenimenti che ebbero luogo a Nagyrév, mostrando gli orrori di cui è capace la vita domestica e le forme di resistenza alle sopraffazioni di genere, possono essere una finestra utile, e dolorosa, per capire il presente.

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LONG ISLAND

Colm Tóibín

Data di uscita: 14 gennaio

La vita di Eilis Lacey a Long Island, accanto al marito Tony, ai due figli adolescenti e a una famiglia italo-americana troppo ingombrante, all’improvviso è andata in pezzi. Ma tornare in Irlanda dopo vent’anni significa per Eilis ritrovare una madre che non l’ha mai perdonata, le amicizie di una giovinezza ormai tramontata, e poi lui, Jim Farrell, l’amore che avrebbe potuto essere e non è stato. Saprà trattenerla questa volta il freddo mare d’Irlanda? Saprà trattenerla Jim? Nella casa di Eilis Lacey, a Long Island, suona il campanello. Alla porta c'è uno sconosciuto, irlandese come lei, che viene a portarle una notizia sconvolgente. La vita di Eilis negli ultimi vent'anni è scorsa piuttosto tranquillamente: i due figli ora adolescenti, Larry e Rosella, il marito idraulico Tony, e nelle casette adiacenti due dei suoi cognati, Enzo e Mauro, con le rispettive famiglie, oltre alla torreggiante suocera Francesca. Una tipica famiglia italo-americana degli anni Settanta, che lavora, mangia, dorme, decide, vive insieme, molto presente e disponibile ma almeno altrettanto voluminosa e invadente. Per quella famiglia, per quell'uomo, Tony Fiorello, vent'anni prima a Enniscorthy, in Irlanda, Eilis ha lasciato un mondo intero: una madre ora anziana che non ha mai accettato la separazione dalla figlia, i tre fratelli che le sono rimasti, Jack, Pat e Martin, dopo la morte dell'amata sorella Rose, l'amica d'infanzia Nancy, e poi quell'uomo, Jim, di cui si era innamorata troppo tardi. Ora le parole dello sconosciuto alla porta la spingono a riconsiderare le sue scelte di allora. Si avvicina l'ottantesimo compleanno di sua madre, è un'ottima occasione per tornare in Irlanda e cambiare aria per un po'. I suoi figli la raggiungeranno a breve e conosceranno quel mondo che scorre loro nelle vene e di cui nulla sanno. A Enniscorthy, Eilis ritrova un modo di vivere, di pensare e di amare che non era sopito in lei. Ritrova gli affetti di un tempo e, con una chiarezza acuita dalla distanza e dal torto subito, percepisce l'insostenibile pressione della famiglia Fiorello. E poi ritrova Jim, che non l'ha dimenticata... Con la tipica cifra stilistica di Colm Tóibín, "Long Island" riunisce Eilis Lacey ai molti lettori di "Brooklyn", raggiungendo nel contempo nuove vette di pathos trattenuto e finezza psicologica lancinante.

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IL MAGO DELLE PAROLE

Giuseppe Antonelli

Data di uscita: 14 gennaio

«Le parole sono un fondamentale pezzo di mondo: a ogni parola in più che impariamo, il nostro mondo diventa un po’ più grande. Ogni nuova parola è una scoperta. Ogni nuova parola è una conquista. Ogni nuova parola è un passo nella strada che porta alla consapevolezza». Un saggio narrativo che spariglia le carte e ci fa cambiare sguardo sulla nostra lingua, accompagnandoci all’interno di un’aula scolastica dove l’ora di italiano diventa il momento più entusiasmante di tutta la giornata. Perché, come ci rivelerà pagina dopo pagina Giuseppe Antonelli, la grammatica non è affatto noiosa, polverosa o dogmatica. La grammatica è glamour. Cosa succede se il nuovo insegnante d'italiano è uno strano tipo tutto azzimato che ogni giorno se ne inventa una nuova? Appende cartelli, disegna cartine, improvvisa quiz, apparecchia la cattedra con un servizio da tè. Spiega la grammatica come una partita a scacchi, scrive alla lavagna formule etimologiche e le risolve a mo' di enigmi, trasforma le parole in racconti pieni di colpi di scena. Le incrocia, le manipola, le inventa, le traduce in suoni e colori, sapori e profumi. Insieme ai classici della letteratura, cita canzoni, fumetti, film e non smette mai di dialogare con tutti gli studenti: ascolta, commenta, ribatte, scherza, incoraggia. Un imprevedibile prof che ogni tanto si mette qualcosa in equilibrio sulla testa e rimane immobile finché non ritorna il silenzio; non dà mai voti e in pagella scrive solo consigli in forma di sonetto. Succede che imparare la lingua, le sue regole, la sua storia diventa un'avventura affascinante. La grammatica, in fondo, è solo l'arte di dire le cose nel modo giusto al momento giusto. E allora ecco l'Accademia d'arte grammatica: una società segreta in cui ragazzi e ragazze s'incontrano fuori da scuola per divertirsi a giocare con la lingua italiana. Succede che un'esperienza così può cambiarti la vita. E in effetti, alla persona che racconta questa storia - a distanza di anni, con immutata emozione e un po' di nostalgia - la vita l'ha cambiata.

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IL MANTELLO DI RUT

Paolo Rodari

Data di uscita: 14 gennaio

Roma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all’ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa. Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un’altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni. Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all’aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, Il mantello di Rut, che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?

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LUCIO BATTISTI?! NON SONO MICA IO!

Tonio Vinci

Data di uscita: 14 gennaio

Lucio Battisti resta sempre lassù, in cima alla vetta. Un punto fermo, unico e ineguagliabile. Eppure, come ogni mito, è oggetto di continue riletture e scoperte. Ispirandosi ai racconti di personaggi dello spettacolo che hanno condiviso un tratto di strada con lui – da Mario Tessuto a Pasquale Panella, da Mara Maionchi ad Adriano Pappalardo – Tonio Vinci, con la maniacale dedizione di un vero fan, riesce a svelarci non il musicista, ma la persona, nel suo carattere e nella sua umanità. E lo fa componendo un mosaico di aneddoti quotidiani, perché è anche nel racconto minuto che si svela il grande artista: star inarrivabile e amico devoto, cultore della canzone napoletana e giocatore di ping pong, giovanissimo suonatore d’orchestra e mancato travet in una ditta di ascensori. Sfuggendo ai canoni delle biografie, quest’opera caleidoscopica mostra un volto inedito di Lucio Battisti… nascondendolo. Il viso del cantautore resta in ombra, quasi a esaudire un suo desiderio: non essere notato, passare inosservato, sottrarsi. Del resto, come diceva spesso quando non voleva farsi riconoscere: “Lucio Battisti?! Non sono mica io!”. Genio e riservatezza. Un ritratto di Battisti dove, grazie al fumetto, anche l’ombra di cui l’artista era avvolto si accende di una luce nuova e rivelatrice.

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UN AMORE DI CONTRABBANDO

Nicolas Muscas

Data di uscita: 14 gennaio

Quando è morto Gigi Riva se n’è andato l’ultimo dei ribelli, un irregolare per sottrazione. “Quel gol in rovesciata? Ma no, niente: ho visto il pallone arrivare, ci ho provato, mi è andata bene.” Leonardo Carboni, giornalista e scrittore con l’anima in riserva, partecipa al funerale in una Cagliari avvolta da un silenzio irreale, perso in mezzo ad altre trentamila persone. Gli occhi intorno a lui brillano di commozione, ma presto a risplendere è la limpidezza dei ricordi che genera un misterioso senso di comunità. In tanti sentono l’urgenza di raccontare il loro Gigi Riva, chi lo ha visto giocare, chi lo ha conosciuto, chi lo ha solo immaginato. Dietro quei racconti Leonardo vede pulsare vite piene di emozioni. Cosa è stato, per loro, Gigi Riva? E cosa scopriamo, di noi stessi, tra le pieghe delle vite degli altri? Sono queste domande a fargli prendere una decisione improvvisa: inseguire il fantasma di Riva per rimettersi in gioco, dando vita a un romanzo che è fatto di incontri, viaggi, speranze, sorprese, amori, consigli e bugie. Tappa dopo tappa – tra Leggiuno e Milano, tra Cagliari e Torino, tra Carloforte e Roma – emerge il profilo di un uomo votato al tragico, che da eroe ci ha mostrato come si diventa mito, e cioè alla sua maniera, l’unica possibile: scomparendo. Questa è la storia dei suoi tiri mancini e dei suoi no così ostinati, del suo dolore così profondo, così pieno di pudore, così scintillante di dignità. La storia di Rombo di Tuono e dell’Hombre Vertical, un calciatore che era un’iradiddio, un uomo che non somigliava a nessuno. “Se non avessi giocato a calcio? Avrei fatto il contrabbandiere.”

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L'AMORE È CAMBIATO

Annalisa Ambrosio

Data di uscita: 14 gennaio

È possibile superare il mito tradizionale dell'amore senza negarsi il piacere di perdere la testa per qualcuno? Forse sì, a patto di capire che cosa fare se si è innamorati nell'era post-romantica. L'amore è cambiato perché la cultura terapeutica, l'istituto giuridico del divorzio, le lotte dei movimenti LGBTQIA+ hanno allargato la morfologia delle relazioni amorose. La relazione amorosa non è una sola. Non più. Realizzare un amore, cioè, non significa necessariamente sposarsi, avere dei figli, fare sesso o vivere sotto lo stesso tetto a lungo. Ci sono altre possibilità. E queste possibilità sono tanto più varie e concrete quanto più siamo in grado di usare l'immaginazione.

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IL FUTUTO HA UN CUORE ANTICO

Carlo Levi

Data di uscita: 14 gennaio

«Lo sguardo su un momento della parabola storica che arriva fino a noi» (Stefano Levi della Torre). In occasione dell’edizione in lingua russa di “Cristo si è fermato a Eboli”, tra ottobre e novembre del 1955 Carlo Levi visita l’Unione Sovietica: Mosca, Leningrado, Kiev, poi Armenia e Georgia. Da questa esperienza nasce “Il futuro ha un cuore antico”, il suo secondo libro di viaggio, reportage e poema ricco di dettagli e descrizioni, fotografia di un mondo allo stesso tempo antiquato e giovane. Intorno a lui e all’inseparabile interprete Stjopa è una continua giostra di figure, dettagli, immagini rapide e totali, di cui Levi è sempre attento a cogliere i risvolti umani. Come se ogni incontro con lo sconosciuto avesse la temperatura del colloquio, qualcosa di reciproco. E l’incontrare fosse anche un essere incontrati. Introduzione di Stefano Levi della Torre. Con una postfazione di Mattia Acetoso.

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IL PRIMO LIBRO DI DIDATTICA DELLA STORIA

Andrea Miccichè, Igor Pizzirusso, Marcello Ravveduto

Data di uscita: 14 gennaio

Alla base di questo volume vi è la consapevolezza che i nuovi insegnanti di storia appartengono alla generazione dei Millennials e che si rivolgeranno a studenti della generazione Z, detta anche Google Generation. Ciò comporta la necessità di un cambiamento di prospettiva. “Il primo libro di didattica della storia” è scritto da tre storici che appartengono alla categoria dei coloni digitali, hanno conosciuto la vita prima del web e dell’ipermediazione e sono stati protagonisti del boom della cyber technology. Anche in ragione di questo mutamento, è ormai possibile guardare alla didattica della storia come a una palestra del pensiero critico, addestrato alla verifica delle fonti, per promuovere l’assorbimento della rivoluzione digitale, così come in passato altre generazioni di umanisti hanno incorporato le nuove conquiste tecnologiche nel flusso della metamorfosi sociale. Oltre che come strumento di formazione di docenti e studenti, il volume si propone all’attenzione del pubblico appassionato di storia, chiamato a confrontarsi quotidianamente con un’offerta di passato sempre più imponente, articolata e complessa proveniente, oltre che dai tradizionali libri di studio e testimonianza, da una pluralità di media.

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BENVENUTI NELL'ERA COMPLESSA

Pierluigi Fagan

Data di uscita: 15 gennaio

È finita un’epoca storica, l’Era moderna, e ne è iniziata un’altra: l’Era complessa. Una transizione iniziata nel 1950 i cui effetti compiuti vedremo intorno al 2050. È sempre più diffusa, infatti, la sensazione di esser capitati in una fase inedita, che provoca smarrimento, perché senza riferimenti intellettuali o storici che aiutino a comprendere cosa sta succedendo e perché. Una sequenza di crisi multiple (economica, ecologica, politica, sociale, infine bellica) tocca tutti, ma è percepita come problema “alto” mentre siamo esposti quotidianamente a livelli molto “bassi” di dibattito pubblico. Il carattere del mondo odierno, dato dalla velocità dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo delle reti planetarie ma soprattutto della crescita della popolazione mondiale, impedisce di cercare nel passato soluzioni da imitare o linee guida da replicare. Ci porta, in sostanza, in terre incognite. Il libro declina il concetto di complessità sempre su due binari. Da una parte l’analisi, ed eventualmente la prognosi, delle nostre società, del mondo, della realtà esperita. Dall’altra una riflessione sui sistemi di pensiero che creano “l’immagine di mondo” che abbiamo. Una discontinuità, infatti, intercorre tra i due ambiti, mondo ed immagine che ce ne facciamo. L’impostazione è interdisciplinare: si attraverseranno storia, geografia, economia, demografia, politica e geopolitica, tecnologia e ambiente. Per quanto attiene l’uomo, biologia, scienze cognitive, antropologia, sociologia, linguistica a partire dalla Preistoria. La spiegazione non sarà solo quantitativa, ma anche e necessariamente qualitativa. Arrivati all’oggi, si darà uno sguardo al futuro. A fronte di così profondi e repentini cambiamenti strutturali, infatti, rischiamo il disadattamento. Un esito da evitare, con atteggiamento attivo. La qualità e la quantità di problemi che pone l’Era complessa costringono a ragionare, in conclusione, a contatto più diretto con la complessa fenomenologia del mondo e delle popolazioni. Si tratta di fare, insomma, una “pedagogia della complessità”.

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HIERONYMUS BOSH. L'ARTISTA DEL DIAVOLO

Massimo Centini

Data di uscita: 15 gennaio

Hieronymus Bosch (1453-1516) è ancora oggi un artista avvolto da un’aura di mistero. La sua biografia, la sua arte e la sua poetica convivono in una sorta di osmosi paradossale, non chiarita nelle sue fitte trame. Figlio di un tempo travolto dalle guerre civili e di religione, esprime soprattutto le ombre dell’universo in cui ha vissuto, documentandolo con lo stridore prodotto dal contrasto tra la ricerca di un linguaggio artistico assolutamente originale e le cupe contingenze della società coeva. Bosch ha riversato nelle sue opere un dolore, una tragedia che non sembrerebbero averne però travolto la vita, quella di un buon cattolico, agiato, tutto casa, bottega e confraternita di Nostra Signora, di cui fu uno dei principali e tra i più munifici esponenti. Eppure in numerosi suoi dipinti vi è un brulicante universo di mostruosità, di soggetti e ambienti weird che hanno fatto spendere fiumi di inchiostro per sorreggere correlazioni con il satanismo, l’alchimia, la magia nera e l’eresia. Malgrado il grande successo incontrato, oggi non vi è ancora un’interpretazione univoca in grado di definire con precisione cosa intendesse descrivere con la sua arte. Questo libro prova a raccontare Bosch con un linguaggio accessibile, che consente di effettuare una seria e attenta analisi della relazione tra l’artista e la sua opera. Inoltre, nelle pagine del libro si analizzano anche alcune delle sue opere più emblematiche ed enigmatiche: tale analisi consente di effettuare dei viaggi all’interno di un’arte in cui allegoria e simbolo danno sostanza a un tessuto pittorico bello e mostruoso, nel quale purezza e peccato si stringono in un magma che prova ad adularci, invitandoci a percorrere itinerari sui quali non sempre è facile scindere il bene dal male.

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LA CITTÀ DELLE CENTO CIMINIERE

Gabriele Ceccon

Data di uscita: 15 gennaio

La mattina del 30 luglio 1900 la città di Prato, centro laniero tra i più importanti d'Italia, si sveglia paralizzata dall'orrore: a Monza è stato ucciso il re Umberto I e l'assassino, l'anarchico Gaetano Bresci, è un pratese. In città, però, non tutti sono pronti a condannare quell'estremo gesto di ribellione. Tra di loro c'è Pisacane Bresci, cugino del regicida, che cresce i suoi figli nella fede degli ideali anarchici. Gracco e Libero, proprio come il padre, hanno i capelli indocili quanto il carattere, e sono determinati a non rassegnarsi di fronte alle ingiustizie e a lottare per un mondo migliore. Al confine con la terra coltivata a mezzadria dai Bresci c'è il podere della Presa, di proprietà di Ademaro Magni che sogna di diventare un industriale. A realizzare quel progetto, dopo la sua morte, è il figlio Donatello, che fonda un lanificio tra i più fiorenti della città e non esita ad avvicinarsi al fascismo. Al contrario, il contadino Dante Gori, estimatore del sommo poeta e fiero di portare il suo nome, respinge per sé e le sue figlie quell'ideologia imposta con l'arroganza e la violenza. Memoria collettiva e memoria individuale si fondono, mentre gli anni drammatici del fascismo, della guerra mondiale e della Resistenza si abbattono sulla laboriosa Prato, sconvolgendo la sua quotidianità scandita dal fragore dei telai sempre in moto e dal fumo delle ciminiere. I destini dei Bresci, dei Magni e dei Gori si trovano improvvisamente intrecciati dall'amore e da un torto avvolto nel silenzio, che ne avvelena i rapporti di generazione in generazione. Il romanzo storico e corale di Gabriele Cecconi attraversa la prima metà del secolo scorso illuminando i momenti chiave della nostra storia recente e lo fa con stile rapido, coinvolgente, cinematografico, dando vita a personaggi memorabili che agiscono mossi dall'amore, dall'ambizione, dalla passione politica e dal desiderio senza tempo per un mondo più giusto.

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CODICE MICHELANGELO

Alessio Atzeni

Data di uscita: 15 gennaio

Nella Cappella Magna più famosa del mondo, Michelangelo potrebbe aver tramandato, attraverso l’arte e le immagini, storie proibite e antiche conoscenze. Molte delle figure dipinte nella Cappella Sistina sembrano infatti trasmettere suggestioni penetranti e ambigue: codici nascosti, provocazioni, goliardie, eresie, giochi ed enigmi. Ma quanto c’è di vero e quanto è frutto di fortuite coincidenze? «Ancora imparo» scrisse Michelangelo a ottantasette anni, e noi, dopo cinque secoli, stiamo ancora imparando da lui. Dopo anni di studi e ricerche, Alessio Atzeni mette a disposizione i frutti della sua indagine, svelando messaggi e corrispondenze inseriti nel tempio di Sisto. Un viaggio affascinante e sconvolgente nella sapienza e nella filosofia di uno straordinario artista, che restituisce al mondo l'incredibile messaggio di Michelangelo. Emerge maestosa la rivelazione dell'immenso corpus sapienziale contenuto nel testamento del grande scultore mistico, pittore cabalista e geniale architetto del Rinascimento.

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LA CADUTA DI NÚMENOR

J.R.R. Tolkien

Data di uscita: 15 gennaio

È finita un’epoca storica, l’Era moderna, e ne è iniziata un’altra: l’Era complessa. Una transizione iniziata nel 1950 i cui effetti compiuti vedremo intorno al 2050. È sempre più diffusa, infatti, la sensazione di esser capitati in una fase inedita, che provoca smarrimento, perché senza riferimenti intellettuali o storici che aiutino a comprendere cosa sta succedendo e perché. Una sequenza di crisi multiple (economica, ecologica, politica, sociale, infine bellica) tocca tutti, ma è percepita come problema “alto” mentre siamo esposti quotidianamente a livelli molto “bassi” di dibattito pubblico. Il carattere del mondo odierno, dato dalla velocità dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo delle reti planetarie ma soprattutto della crescita della popolazione mondiale, impedisce di cercare nel passato soluzioni da imitare o linee guida da replicare. Ci porta, in sostanza, in terre incognite. Il libro declina il concetto di complessità sempre su due binari. Da una parte l’analisi, ed eventualmente la prognosi, delle nostre società, del mondo, della realtà esperita. Dall’altra una riflessione sui sistemi di pensiero che creano “l’immagine di mondo” che abbiamo. Una discontinuità, infatti, intercorre tra i due ambiti, mondo ed immagine che ce ne facciamo. L’impostazione è interdisciplinare: si attraverseranno storia, geografia, economia, demografia, politica e geopolitica, tecnologia e ambiente. Per quanto attiene l’uomo, biologia, scienze cognitive, antropologia, sociologia, linguistica a partire dalla Preistoria. La spiegazione non sarà solo quantitativa, ma anche e necessariamente qualitativa. Arrivati all’oggi, si darà uno sguardo al futuro. A fronte di così profondi e repentini cambiamenti strutturali, infatti, rischiamo il disadattamento. Un esito da evitare, con atteggiamento attivo. La qualità e la quantità di problemi che pone l’Era complessa costringono a ragionare, in conclusione, a contatto più diretto con la complessa fenomenologia del mondo e delle popolazioni. Si tratta di fare, insomma, una “pedagogia della complessità”.

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CINEMA E CONSUMI NELLE RIVISTE ITALIANE

a cura di Fabio Andreazza e Eleonora Sforzi

Data di uscita: 17 gennaio

Il ruolo del cinema è stato tanto rilevante nel Novecento da rendere necessario lo studio della sua influenza sugli stili di vita e di consumo. La sua pervasività ha coinvolto tutti i mezzi di comunicazione, anche quello che più ha segnato l’età moderna, la stampa, e in particolare le riviste illustrate, il settore che è cresciuto maggiormente nel secondo dopoguerra. Spaziando dai rotocalchi d’attualità alle riviste femminili, dai periodici giovanili a quelli cattolici e comunisti, e affrontando le relazioni con la fotografia e la televisione, questo libro offre per la prima volta uno sguardo ad ampio spettro sui modi in cui il medium per antonomasia del Novecento, attraverso le riviste illustrate, ha dato impulso alla cultura dei consumi, prima della perdita della sua centralità negli anni settanta, quando la concorrenza televisiva è diventata sempre più irresistibile. Scritti di: Fabio Andreazza, Luca Barra, Laura Busetta, Mattia Cinquegrani, Gianluca della Maggiore, Gabriele Landrini, Silvia Magistrali, Maria Antonella Pelizzari, Irene Piazzoni, Emiliano Rossi, Eleonora Sforzi, Marco Zilioli.

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LA SVIZZERA È UN PAESE NEUTRALE (E FELICE)

Maurizio Binaghi

Data di uscita: 17 gennaio

Si è soliti ripetere la celebre affermazione di Raymond Queneau che «i popoli felici non hanno storia». Questo sentire comune non solo è storicamente falso ma è il vero risultato del genio elvetico, capace di convincere il mondo di essere un popolo senza storia, giustificando così la propria esistenza come eccezionale, al di sopra delle parti e al di fuori del tempo. In realtà, la Svizzera ha, forse più di molti Stati, un’appassionante storia europea fatta di violenti conflitti che si manifestano nell’attuale eterogeneità del paese. Proprio queste lacerazioni hanno portato nei secoli all’invenzione di una tradizione e di un’identità comuni, di cui la neutralità permanente è progressivamente divenuta il collante. Così un popolo aggressivo e brutale, ‘armatissimo’ (come scrive Machiavelli) e bravo come nessun altro in Europa a fare la guerra, muta pelle e si immagina come una placida isola di pace. Posta di fronte a decisioni capitali per la sua stessa esistenza, la Svizzera conosce un conflitto per il controllo del passato che diventa il campo di battaglia privilegiato e la posta in gioco essenziale per ipotecare le scelte future. La Svizzera attuale non pare infatti più in grado di uscire dall’immaginario eterno che lei stessa ha creato.

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GISIMUNNU E ALTRE CRONICHE DI CASTROIANNI

Michele Guardì

Data di uscita: 17 gennaio

Un prosimetro moderno, quello composto da Michele Guardì, che, mescolando prosa e poesia, racconto di fatti veri e immaginazione poetica, riesce a ricreare sulla pagina la vivace e scanzonata quotidianità di Castroianni: un paese inventato, che però sembra sommare in sé le molteplici identità – letterarie e non – del paese natale dell’autore e della Sicilia tutta. Qui, sotto il nome di «croniche», trovano spazio le storie ricorrenti, gli aneddoti, e le vicende dei suoi abitanti, impegnati con le cose di tutti i giorni, anche di poco conto, ma non per questo meno importanti agli occhi dell’autore. Accanto a queste pagine ricche di vita e di calore, accompagnano la lettura alcune poesie: anche qui, in versi, a prendere la scena sono le cose dimenticate e silenziose, le quali sembrano fare da controcanto alla realtà della grande storia, alla verità del tempo, e questa realtà sembrano volerla complicare, aggrovigliare, fino a farcela vedere – forse – sotto una luce completamente diversa. Con il suo stile brillante e divertito, capace di dare vita a personaggi e situazioni con poche sapienti pennellate, Michele Guardì ci regala un’altra storia della «sua» Castroianni.

 

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SACRE OSSA

Federico Canaccini

Data di uscita: 17 gennaio

La polvere del mantello di san Martino, il dentino da latte di Gesù Bambino, migliaia e migliaia di frammenti della Vera Croce recuperata da sant’Elena: se scorriamo l’elenco delle innumerevoli reliquie conservate nei nostri santuari e nelle nostre chiese, non possiamo trattenere lo stupore e l’ironia per una ‘tipica’ testimonianza della superstizione e dell’oscurantismo medievale. Ma se quello delle reliquie può apparire un mondo esclusivamente connesso con l’aspetto devozionale, con la fede e con l’esaltazione del sacro, esplorare le storie a loro legate ci conduce in un inedito mondo fatto di viaggi avventurosi, raggiri, contese teologiche, battaglie campali e rapporti di potere secolari. Basta ricordare l’importanza che hanno per Venezia e Bari le reliquie di san Marco e san Nicola, rispettivamente trafugate da Alessandria d’Egitto e da Myra. Sono storie che vedono protagonisti non solo santi e uomini di Chiesa, ma anche sovrani, condottieri, donne straordinarie, nobili e personaggi minori come pirati, ladri, abili millantatori e tanta povera gente in buona fede. Inseguendo queste storie il lettore sarà trasportato dal palazzo imperiale di Costantinopoli a ciò che resta del Calvario presso Gerusalemme, dal cuore dell’Arabia alla brumosa Britannia, dalle abbazie ai palazzi reali, dalle piccole pievi rurali fino alle cattedrali delle più grandi città d’Europa.

 

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LE VIE DEI SUONI

Graeme Lawson

Data di uscita: 17 gennaio

Esplorando l'immensità dei deserti e le profondità oceaniche, curiosando all'interno di antiche chiese e di caverne preistoriche, cercando nei luoghi più insospettabili oggetti e tracce musicali del nostro passato, in Le vie dei suoni Graeme Lawson ricostruisce l'evoluzione del rapporto tra l'uomo e la musica. Lo fa dando voce a molti e straordinari strumenti, che come tessere di un mosaico compongono una storia lunga trentamila anni. Leggiamo così di un vaso peruviano colmo d'acqua il cui suono imita il canto di un uccello; di un soldato solitario che sul Vallo di Adriano manda segnali di tromba alla vicina torre di guardia; di sessantaquattro campane sepolte in una tomba cinese millenaria e ancora in grado di far risuonare melodie solenni. Ricco di intuizioni sorprendenti, questo viaggio dimostra quanto la musica sia parte di ciò che ci rende umani: non un semplice passatempo, ma un modo per comunicare con gli altri e per dare sostanza alle nostre vite.

 

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HOMO MIMETICUS

NideSh Lawtoo

Data di uscita: 17 gennaio

A valle di un confronto serrato con discipline quali la filosofia, l'estetica, la teoria politica e le neuroscienze, Nidesh Lawtoo propone una nuova antropologia fondamentale: invece che ai caratteri della razionalità o della socialità, la specificità e l'originalità dell'essere umano vengono ricondotte alla sua natura innanzitutto imitativa. Chiamando in causa il lettore e guidandolo lungo una genealogia innovativa e rigorosa di una delle più antiche e più influenti questioni del pensiero occidentale, il testo rintraccia le origini note e quelle dimenticate di un problema che resta centrale anche per le scienze umane del XXI secolo. Homo mimeticus – titolo, oltre che del volume, di un progetto di ricerca ERCdi levatura internazionale – presenta altresì al pubblico italiano i concetti fondamentali formulati dagli “studi mimetici”. Le nozioni di "patologia", di “ipermimesi” e, ancora, di “volontà di imitare” vengono articolate prima teoreticamente e quindi applicate a casi di studio efficaci e attuali, nel convincimento che la diffusione dei prodotti di questo rinnovato campo di ricerca multidisciplinare possa rivelarsi utile per affrontare alcune delle sfide del presente e del futuro.

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MAX WEBER E LA CITTÀ

a cura di Fiorella Vinci

Data di uscita: 17 gennaio

Quale contributo può offrire il celebre studio weberiano sulla città (Die Stadt) all'elaborazione di una teoria sociale della democrazia? Il modo in cui Max Weber ha analizzato la comparsa, nel Medioevo, di forme di autogoverno nell'Europa centro-continentale facendo continui richiami ad altre entità politiche come le città di traffico, le case patrimoniali, le tirannidi o i puri insediamenti amministrativi, può essere utile per avviare una riflessione sulle radici sociali delle democrazie contemporanee? Il volume, muovendo dal valore analitico-dialogico dello studio del sociologo tedesco, ricostruisce gli elementi che maggiormente suscitano negli individui desideri di partecipazione al governo della città e forme di partecipazione pubblica a vocazione democratica. Il lavoro libero – regolato giuridicamente e accessibile al maggior numero di persone –, leggi che impediscano il moltiplicarsi delle diseguaglianze sociali, un'amministrazione pubblica competente e responsabile, etiche professionali centrate sull'attenzione per l'altro e sul riconoscimento della comune condizione umana appaiono così leve fondamentali per ragionare, oggi, sulla formazione di comunità politiche democratiche.

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INVITO A LEGGERE «IL PIACERE» DI GABRIELE D'ANNUNZIO

Roberto Cadonici

Data di uscita: 20 gennaio

La Collana propone un metodo di lettura critica delle principali opere letterarie italiane, fornendo gli strumenti utili a meglio comprendere, attraverso la conoscenza della personalità dell’autore e delle vicende politiche e letterarie della sua epoca, non soltanto i pregi letterari, ma anche le motivazioni più profonde dell’opera presa in esame. Ogni volume, dedicato a una singola opera, è così articolato:

• l’autore e il suo tempo, che inquadra la vita dell’autore con l’ambiente nel quale si è formato e con gli avvenimenti principali del periodo in cui è vissuto;

• l’opera e le sue strutture narrative;

• la critica;

• gli spunti di riflessione, una serie di esercitazioni che aiutano a verificare la comprensione dell’opera;

• la bibliografia;

• l’indice dei nomi.

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L'ITALIA DEL 1945

Marco Innocenti

Data di uscita: 20 gennaio

L’anno 1945 ha segnato un punto di svolta nella storia dell’umanità. Con la morte di Mussolini e Hitler, il mondo vede la fine di un’era di terrore e oppressione. La liberazione e la pace che ne sono seguite portano con sé un’ondata di cambiamenti. Un capitolo che si chiude, una generazione che passa la mano. Il sapore di amaro in bocca in chi si accorge che gli hanno rubato una vita. Per i vincitori la gloria, per i vinti l’infamia. Per tutti la necessità, forse la voglia, di ricominciare. Una narrazione coinvolgente quella di Marco Innocenti. Uno spiccato talento per esplorare e spiegare le complessità e le sfumature di eventi storici cruciali. Non solo per informare, ma soprattutto per far riflettere.

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(NON) DISPONIBILE

Madeleine Gray

Data di uscita: 21 gennaio

A ventiquattro anni, Hera sta faticosamente attraversando quell'età che secondo tutti è la più bella della vita, tranne per chi la sta vivendo. Mentre i suoi coetanei hanno già una carriera avviata, lei ha rimandato l'ingresso nel "mondo degli adulti" conseguendo tre lauree umanistiche e affronta la vita un meme alla volta. Disprezza la partecipazione al "sistema", alle convenzioni e ai gesti vuoti che compongono quella farsa collettiva che è per lei la corporate life, ma è al verde e vive ancora con suo padre, e da qualche parte dovrà pur iniziare. Così accetta un lavoro come moderatrice di commenti per un giornale online con lo stesso entusiasmo di una persona che sta andando al patibolo. Come volevasi dimostrare, la vita in ufficio si rivela immediatamente deprimente. Hera si sente fuori luogo, un'impostora che cammina tra i corridoi cercando di mimetizzarsi, tradita dalle sue vecchie Dr. Martens inutilmente lucidate. Finché non incontra Arthur, un collega più grande con cui inizia a parlare nella chat aziendale. Nonostante negli ultimi anni sia uscita principalmente con ragazze, l'attrazione che prova è innegabile, come la sensazione di felicità che si accende ogni volta in lei insieme al pallino verde che indica che Arthur è online. C'è solo un problema: lui è sposato."(Non) disponibile" è un ritratto acuto e brutalmente onesto di una generazione un po' persa tra ansia del futuro e un mondo e una cultura del lavoro distanti dai suoi ideali. Un romanzo che racconta con un sarcasmo irresistibile l'avere vent'anni e la ricerca di sé, processo che spesso e volentieri passa anche attraverso l'esperienza - a volte tragica - dell'amore.

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SON QUI: M'AMMAZZI

Francesco Piccolo

Data di uscita: 21 gennaio

«In questi libri tutti fanno la guerra, si incazzano, diventano furiosi, litigano, sono gelosi, minacciosi, e usano la forza in modo esplicito, picchiando, violentando. Ma sono anche violenti in modo più moderno, quindi occultato, passivo: sono lamentosi e recriminatori, e finiscono per soffocare le donne in altro modo. Il racconto semplicemente corrisponde a quello che siamo (stati)». Un saggio d’autore, inaspettato e personale. Francesco Piccolo rilegge tredici capolavori che, con i loro protagonisti, sono entrati nelle nostre vite e hanno segnato in maniera indelebile il nostro immaginario, contribuendo a legittimare il mito della maschilità e la cultura virile. Se l’impressione che abbiamo degli uomini è che siano potenti, arroganti, violenti, egoisti e famelici, allora, di questi uomini, ve ne sarà traccia anche nelle opere chiave della nostra letteratura, quelle che hanno in qualche modo contribuito a consolidare una certa idea di maschio. A partire dalle fondamenta, dalla settima novella dell’ottava giornata del “Decameron”, in cui Boccaccio mette in scena la spietata vendetta del giovane scolaro Rinieri, che sbeffeggiato e rifiutato da una avvenente vedova la punisce facendo in modo che non possa più vantare la propria avvenenza. La morale: se si ferisce il maschio non è pena affatto ingiusta essere sfregiate a vita. Come non pensare al nostro presente. E come non pensarci leggendo delle peripezie matrimoniali di Zeno di cui scrive Svevo. Zeno Cosini, arrogante e fragile al tempo stesso, irrazionale che si finge ponderato, ma soprattutto, come ogni uomo che si rispetti, tarlato dal desiderio, che una volta piantato in testa non schioda più e fa compiere i gesti più sciocchi e sconsiderati. E poi ancora l’innominato di Manzoni, il Principe di Salina di Tomasi di Lampedusa, ’Ntoni di Verga, l’Antonio di Brancati, il Milton di Fenoglio e altri maschi, tutti sempre uguali a sé stessi, vigliacchi e furiosi, gelosi e violenti, al centro di romanzi che hanno costruito il canone della letteratura italiana. Perché chi siamo ha a che fare con la famiglia, l’educazione, il mondo dove si cresce, ma anche con i libri che si sono letti.

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STORIA DI UNA BRAVA RAGAZZA

Arianna Farinelli

Data di uscita: 21 gennaio

Se nascere femmina può complicarti la vita, figuriamoci nascere femmina in una borgata romana alla fine degli anni Settanta. Crescere, scoprire l’altro sesso, le differenze di classe, e la vergogna. E andartene dall’altra parte del mondo, sposarti, fare figli, divorziare, costruire una carriera, con tutto lo sforzo che implica cambiare il proprio destino. Arianna Farinelli è una politologa: ha insegnato alla City University di New York, viene da un quartiere popolare. Negli anni del liceo si vergognava di abitare «allo sprofondo», ma grazie al lavoro da barista della madre ha fatto un dottorato negli Stati Uniti. Eccellere nello studio era un modo per essere vista al di là del suo corpo, che i maschi tentavano continuamente di predare, maldestri e ingordi come si è nell’adolescenza, soprattutto in un Paese sessista, in cui fino al 1996 lo stupro è stato reato contro la morale anziché contro la persona. Che cos’è un corpo femminile, che cos’è una donna? Farinelli si interroga e ci interroga, mettendo a nudo la sua storia personale e quella delle donne della sua vita: la nonna, la madre, le amiche di sempre. Facendo appello alle scrittrici che hanno segnato la sua strada, da Annie Ernaux a bell hooks, da Virginia Woolf a Susan Sontag, porta il loro sguardo fino alla periferia romana, per esplorarne le dinamiche primordiali e restituirle con irresistibile ironia. E ci racconta una tormentata emancipazione, senza negare le contraddizioni che toccano ciascuna di noi: l’aver introiettato, malgrado la fatica fatta per combatterlo, tutto il patriarcato possibile. «Puoi davvero scappare da un destino quando quel destino è scritto sul tuo corpo di donna?»

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L'ETÀ DELLE RIVOLUZIONI

Fareed Zakaria

Data di uscita: 21 gennaio

Viviamo tempi rivoluzionari. Ovunque si guardi, si riscontrano mutamenti radicali e forse irreversibili. L’assetto internazionale degli ultimi trent’anni si è dissolto e nuovi protagonisti – in particolare la Cina e la Russia – si sono affacciati sulla scena geopolitica minacciandone gli equilibri e la stabilità in nome di un diverso ordine mondiale. All’interno delle nazioni, i populismi sembrano minare il progetto liberale e le fondamenta stesse della democrazia. Sul piano economico, alcuni effetti deleteri della globalizzazione hanno messo in discussione il generale consenso attorno al libero mercato, mentre la rivoluzione digitale, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, sta delineando scenari sconosciuti e inquietanti. Dopo decenni di apertura, cooperazione e integrazione, il risorgere dei nazionalismi e l’antagonismo tra le grandi potenze, nonché il conflitto esistenziale tra paesi democratici e autocrazie, lasciano presagire un futuro denso di incognite. Nonostante l’ampiezza e la simultaneità di queste trasformazioni, la nostra non è certo la prima epoca rivoluzionaria della storia. Altre rivoluzioni, in passato, hanno travolto società e istituzioni, ordinamenti politici e sistemi economici: quella liberale dei Paesi Bassi del XVII secolo, che ha creato la politica così come oggi la conosciamo, la Rivoluzione francese, con i suoi ideali di libertà, uguaglianza e fraternità, ma anche con la sua eredità di sangue, la rivoluzione industriale, che ha plasmato il mondo in cui viviamo. Secondo l’analista politico Fareed Zakaria – per «Foreign Policy» uno dei «dieci pensatori globali» più importanti dell’ultimo decennio – queste rivoluzioni sono rilevanti perché possono aiutarci a capire i cambiamenti in atto. Infatti, se a ogni progresso corrisponde una battuta d’arresto, se a ogni azione segue una reazione, oggi il rischio più grande che possiamo correre è quello di vedere compromessa l’idea di libertà che da almeno quattro secoli rappresenta il cuore dell’Occidente. Affrontare l’era delle rivoluzioni impedendo che le lancette della democrazia tornino indietro è la sfida che ci attende.

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MACCHINE CALCOLATRICI E INTELLIGENZA

Alan M. Turing

Data di uscita: 21 gennaio

Alan M. Turing, il geniale logico, matematico e filosofo inglese, pubblica “Macchine calcolatrici e intelligenza” nel 1950. È il testo che ha aperto la discussione moderna sulla possibilità dell’intelligenza artificiale, oggi più che mai attuale per via delle prestazioni sorprendenti dei sistemi di IA generativa come ChatGPT. Turing si domanda se le macchine, di lì a non molto, sarebbero state capaci di pensiero, e risponde affermativamente, analizzando e respingendo varie obiezioni. Le analisi di Turing, al confine tra filosofia e informatica, hanno posto problemi di cui stiamo ancora cercando una soluzione. Diego Marconi, che cura il volume, in un saggio conclusivo ci aiuta a comprendere questo testo fondamentale e a inserirlo nell’attuale dibattito sull’intelligenza artificiale.

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GLI UNDICI SEMI DELLA FELICITÀ

Maddalena Mazzoli

Data di uscita: 21 gennaio

Nessuno di noi nasce perfettamente in pace. Nessuno può essere davvero sereno, a prescindere da quello che accade, senza prima aver intrapreso un percorso di consapevolezza. E in una vita quotidiana che spesso ci travolge con aspettative insostenibili, ansie, stress, imparare a “stare nel momento” e a “lasciar andare” è l’unica strada per trovare una serenità autentica. Gli undici semi della felicità conduce il lettore attraverso una serie di pratiche di meditazione millenarie e riflessioni filosofiche che nascono dagli insegnamenti buddhisti e che mirano a calmare il cuore e la mente e a trasformare la visione del sé e del mondo che ci circonda; un mondo che spesso ci inculca un’idea di felicità effimera e fuorviante. La felicità vera, infatti, non è quella fatta di adrenalina ed entusiasmo. Quella è un’emozione passeggera. Si tratta, invece, di uno stato d’animo più complesso, della serenità della mente e del corpo. Quell’essere in pace dentro, qualsiasi cosa accada all’esterno: sapendo vivere il qui e ora, senza rimuginare sul passato, senza correre verso il futuro, cogliendo la bellezza del presente, e accettando con profonda consapevolezza anche i momenti più dolorosi dell’esistenza. Se non esistesse il dolore, infatti, come potremmo sapere cosa vuol dire stare bene? Se non esistesse la tristezza, come sapremmo cosa vuol dire la felicità? Se non esistesse la tempesta, come potremmo sapere quanto è bello e dolce il calore del sole? Gli undici semi della felicità è un percorso per comprendere e imparare che la serenità non vuol dire bloccare vento e pioggia, ma saperli attraversare con un mantello addosso. Un mantello cucito di respirazioni profonde, intrecciato di cura, di amore verso la nostra mente e il nostro corpo per raggiungere una profonda e gentile accettazione di ciò che siamo e di ciò che possiamo diventare.

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FOTOGRAFARE LA SHOAH

Laura Fontana

Data di uscita: 21 gennaio

Un’analisi, che ancora mancava, sulle modalità con cui la Shoah è stata rappresentata e interpretata attraverso le fotografie. Questo libro coglie l’importanza straordinaria di un numero cospicuo di fotografie che pur non raffigurando direttamente l’assassinio di massa hanno la capacità di illuminarci sui fatti, inquadrando dettagli o momenti che hanno costituito la scena preliminare, preparatoria o collaterale al crimine e all’universo delle vittime e dei carnefici. La Shoah non è un evento che possiamo ricostruire come un quadro illuminato dal centro, ma nemmeno è una pagina buia segnata dall’irrappresentabilità. Dobbiamo pensarlo come un processo segnato da varie forme di prevaricazione e violenza che può essere raccontato con l’aiuto di tanti tasselli luminosi – le fotografie che si sono conservate – che squarciano l’oscurità e fanno intravedere alcuni frammenti, lasciando alla nostra immaginazione quello che i documenti di archivio non mostrano. La sfida è quella di affinare la capacità di osservare e di metterne continuamente alla prova i limiti, alla ricerca di un equilibrio, o forse di un compromesso, tra due tendenze opposte che sembrano prevalere nel nostro modo di rapportarci alle fotografie storiche: l’ipertrofia del déjà-vu, generata da una saturazione di immagini che ne altera la percezione e ne cannibalizza il consumo, e la miopia o cecità del modo di guardare, che porta a ignorare o sottovalutare gli elementi visivi di sfondo, quelli informativi a corredo della foto e il suo sottotesto.

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BERLIN ALEXANDERPLATZ

Alfred Döblin

Data di uscita: 21 gennaio

Ex cementista e scaricatore berlinese, Franz Biberkopf è appena uscito di galera, dove ha scontato quattro anni per aver ucciso la sua compagna nella furia di una lite. Fuori lo attende una metropoli in continuo fermento, un cantiere di eterni scavi e masse inquiete, una «città-alveare» - come la definì Ladislao Mittner - sempre più disgregata e implacabile. Franz fatica a trovare il proprio posto e tenta in ogni modo di rifarsi una vita restando onesto. La sua è una lotta titanica, perché ogni persona che incontra sembra volerlo riportare sulla vecchia strada. Considerato da molti il corrispettivo tedesco dell'Ulisse di Joyce, Berlin Alexanderplatz è un testo capitale dell'espressionismo europeo dal quale hanno tratto ispirazione numerosi autori, da Brecht a Fassbinder. Un ritratto intensissimo del sottoproletariato urbano tedesco negli anni Venti del Novecento e un potente manifesto antibellico, che dimostra come l'oscurità possa assumere - e abbia assunto - molteplici forme. La nuova versione di Giusi Drago si confronta con un testo ancora sorprendentemente attuale, spregiudicato, vivo, colorito, «vernacolare e insieme globale», nel quale Döblin ha plasmato un linguaggio letterario innovativo, nutrito degli echi dei miti classici, delle canzoni popolari e delle storie dell'Antico Testamento e forgiato sui suoni e sul ritmo di una città pulsante, violenta, sospesa sull'orlo del baratro della Storia.

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REDENZIONE IMMORALE

Philip K. Dick

Data di uscita: 21 gennaio

Dopo una devastante guerra nucleare, il mondo è governato dalla dittatura puritana del Rimor, il Risanamento Morale instaurato dal maggiore Streiter, che, grazie a una massiccia opera di propaganda, impone a tutti le sue rigorose norme di vita: niente sesso prima del matrimonio, niente alcol, niente insegne al neon, niente libri. Allen Purcell, responsabile della messa in onda degli sceneggiati moraleggianti del regime, sente che qualcosa stride nel suo mondo e, sull’isola contaminata e inabitata di Hokkaido, inizia a scoprire il piacere della lettura, della musica, di un bicchiere bevuto tra amici. Tutte gioie proibite. La svolta accade quando la statua di Streiter viene vandalizzata, decapitata e imbrattata di vernice rossa. Forse tutto ciò che serve alla rivoluzione per scoppiare è un clamoroso, irresistibile scherzo…
"Redenzione immorale" (1956) rilegge con ironia le classiche situazioni distopiche alla Fahrenheit 451 e 1984, portandovi 
i temi più tipici della narrativa dickiana, dal disastro postnucleare all’idea di un regime paranoico e ipercontrollante, dalla dicotomia realtà/illusione all’ambiguità delle figure femminili.

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IL FRUTTO PIÙ RARO. LA SCOPERTA DELLA VANIGLIA

Gaëlle Bélem

Data di uscita: 22 gennaio

Nel XIX secolo, nella colonia francese dell’isola di Bourbon (oggi Réunion), nasce Edmond, un ragazzo creolo figlio di schiavi. Orfano dalla nascita, viene accolto e cresciuto dal colono francese Ferréol, un botanico vedovo e appassionato di orchidee, che gli trasmette l’amore per le piante. Nella tenuta di Ferréol, Edmond si accontenta di lavorare come giardiniere, nutrendo in segreto il desiderio di seguire le orme del padrone e osservandolo attentamente nel suo lavoro, per raccoglierne gli insegnamenti. Il suo destino sembra segnato, ma Edmond ha un talento e una determinazione capaci di sfidare la sorte e, a dodici anni, fa una scoperta straordinaria che cambia per sempre il destino dell’isola. Nel 1841 scopre un metodo per impollinare manualmente la pianta di vaniglia, un’impresa mai riuscita a nessuno prima di lui. La scoperta di Edmond è rivoluzionaria e scuote le fondamenta sociali ed economiche della colonia francese, rendendo finalmente possibile la produzione su larga scala di vaniglia che, ancora oggi, è il simbolo della Réunion. Nonostante l’impatto epocale della sua scoperta, la vita di Edmond non prende però la piega che ci si aspetta. Resta uno schiavo, privo del riconoscimento per il suo talento e, anche dopo l’abolizione della schiavitù, il suo futuro è tutt’altro che promettente. Attraverso la storia di Edmond, raccontata con ironia e passione, Gaëlle Bélem ricostruisce quella di La Réunion, dall’arrivo dei primi coloni europei al decreto del 1848 che pose fine alla schiavitù. Una storia dolce e amara, che celebra il coraggio di chi osa sfidare il proprio destino.

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L'ORGIA PERPETUA

Mario Vargas Llosa

Data di uscita: 22 gennaio

Nell'estate del 1959 il ventitreenne Mario Vargas Llosa arrivò a Parigi con poco denaro in tasca e la promessa di una borsa di studio. La prima cosa che fece fu di entrare in una libreria del Quartiere latino e comprare una copia di "Madame Bovary" nelle edizioni dei Classiques Garnier. Cominciò a leggerla nella stanzetta di un albergo non lontano dal museo Cluny: «Erano anni che nessun romanzo vampirizzava così rapidamente la mia attenzione» racconterà in seguito. È allora che comprese «quale scrittore mi sarebbe piaciuto essere» e che «da quel momento e sino alla morte avrei vissuto innamorato di Emma Bovary». "L'orgia perpetua" è l'omaggio di un grande scrittore al maestro di tutti i grandi scrittori della modernità, un omaggio che è insieme una rilettura tanto partecipe e affettuosa quanto lucida e attenta, non un saggio critico, di critica letteraria in senso stretto, bensì l'opera di chi della lettura si alimenta e vive e nella scrittura alimenta e fa rivivere. Il titolo rimanda a una frase dello stesso Flaubert: «Il solo modo di sopportare l'esistenza è stordirsi nella letteratura come in un'orgia perpetua» e proprio questo concetto Vargas Llosa riprende, espande e fa suo nel raccontare il potere magico che hanno certi romanzi, il piacere e insieme lo smarrimento che ci fanno provare, l'antidoto necessario al male di vivere che è sempre in agguato. Edizione numerata da 1 a 1000.

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LA PROMESSA

Marie de Lattre

Data di uscita: 22 gennaio

Marie cresce in una casa disseminata di nascondigli. Nel cassetto del comodino, in camera dei genitori, una stella gialla si riempie di polvere. Alle pareti sono appesi quadri muti. Jacques, suo padre, è un medico. Vive in un’allegria soffocata dall’angoscia, e quando ricorda la propria infanzia si chiude in un silenzio intransigente. Perché? Alla sua morte, Marie eredita una busta. Dentro, lettere d’amore dall’incerta ortografia, e una supplica, scarabocchiata a matita, nel 1942: «Non dimenticare il bambino». Chi l’ha scritta? E a chi si rivolge? A lungo Marie ha ignorato tutto del segreto di suo padre. Poi, una sera, lui ha iniziato a raccontare la storia dei suoi quattro «genitori», e la promessa che si erano fatti a Drancy, il campo alle porte di Parigi da cui partivano i treni per Auschwitz. La promessa di vegliare su di lui, il figlio della nebbia e del silenzio, colui che doveva sopravvivere alla follia. Quattro persone, due uomini e due donne, marito e moglie e rispettivi amanti, che si sono amati tutti, e che hanno amato tutti quel bambino, il padre dell’autrice. Due sono tornati, gli altri due no. Quattro destini che si incontrano in un unico racconto. Un segreto che li lega e che, ancora oggi, riempie di stupore. La promessa racconta l’amore filiale, l’istinto di sopravvivenza, la violenza che nasce dal silenzio, e la riconciliazione tra le generazioni. Con stile altissimo e una tensione morale e sentimentale che non viene mai meno, Marie de Lattre riapre la parte nascosta della propria storia familiare e ci regala una narrazione sulla Shoah che si propone come tra le più lucide e strazianti, ma anche le più piene di amore e di speranza.

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LA GRANDE TRIBOLAZIONE

Etienne de Montety

Data di uscita: 22 gennaio

Georges Tellier è il parroco della chiesa di Saint-Michel in una tranquilla cittadina costiera del Sudovest della Francia. Da giovane ha fatto la guerra d’Algeria e visto la morte in faccia, esperienza che l’ha portato alla scelta di una vita sacerdotale interamente dedita al prossimo, anche se non priva di dubbi interiori. Frédéric Nguyen, di origini vietnamite e francese di seconda generazione, è capitano di polizia nella stessa città, mestiere a cui è approdato seguendo istintivamente la sua passione giovanile per le motociclette e per l’azione. Hicham Boulaïd, di origini algerine e francese di prima generazione, è un ragazzo dei quartieri popolari abitati dalla comunità musulmana. Carattere ribelle, canalizza la sua insofferenza verso l’autorità in un odio per la civiltà occidentale che lo renderà facile preda della radicalizzazione islamica. David Berteau, figlio adottivo di una coppia di agiati borghesi, scoprirà a vent’anni le sue origini maghrebine. Sconvolto, cambierà il suo nome in Daoud e si imbarcherà in una riscoperta frenetica della sua cultura originaria che a sua volta lo spingerà, suo malgrado, verso la radicalizzazione. In un mondo occidentale sempre più globalizzato, lo scontro culturale, religioso e generazionale fa da sfondo alle vite dei quattro personaggi, che si intrecciano fino a culminare in un epilogo drammatico che si rivelerà risolutorio per ciascuno di loro.

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LIBERE E UN PO' BASTARDE

Rossana Campo

Data di uscita: 22 gennaio

Betti è una sceneggiatrice che ama il suo lavoro, perché "la vita quando riesci a scrivere delle buone frasi diventa una cosa solida e sensata". È anche amica tra le amiche, centro di un circolo in eterno movimento: Alice, che cerca in un nuovo strizzacervelli una via d'uscita alle dipendenze affettive che le torcono la vita; Gloria, tiranneggiata da un regista che a teatro la vuole issata sui tacchi e che è anche suo marito; Federica, a un passo da un matrimonio che potrebbe essere un enorme errore; Lorenza e Sylvie che da vent'anni dividono la vita con allegria e qualche ombra. E poi c'è un vortice di relazioni in cui spiccano l'inafferrabile Justine dai lunghi capelli rossi e la bella Leila, sposata e indecisa, con cui Betti ha una relazione appassionata e intricata. A unire Betti a queste donne sono le tavolate dove scorre vino rosso e si mangiano cose buone e si parla, si parla, si parla. Di libri e di cinema, di poliamore e gelosia, e del tempo che passa lasciando intatti desideri e velleità. Ma soprattutto di libertà femminile. Rossana Campo torna col suo consueto stile asciutto e irriverente, fatto di conversazioni ironiche e profonde, distillato in un breve romanzo d'amore ed eros, tra feste e tuffi rigeneranti nei parchi dove ci si può sedere nell'erba per sentire l'energia che emana dalla terra.

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1940. IL GRANDE ESODO DELLA LETTERATURA IN FUGA DA HITLER

Uwe Wittstock

Data di uscita: 24 gennaio

Tra maggio e giugno del 1940, l’esercito nazista marcia su Parigi, costringendo a una fuga precipitosa otto milioni di persone. È un vero e proprio esodo, che coinvolge anche gli esuli austriaci e tedeschi che in Francia credevano di aver trovato un rifugio sicuro dalla minaccia hitleriana nel 1933. La Gestapo si mette subito sulle tracce di Hannah Arendt, Walter Benjamin, Heinrich Mann, Franz Werfel, e di tanti dissidenti che dovranno nuovamente scappare. I loro destini e quelli di altri scrittori e artisti, nonché di centinaia di profughi meno noti, convergeranno nel 1940 a Marsiglia. Qui Benjamin affiderà copia del suo ultimo saggio ad Arendt, nella speranza che almeno i suoi scritti possano sopravvivergli. Qui riparerà Max Ernst, evaso dai campi di internamento che il governo francese ha predisposto per i potenziali nemici stranieri. Ed è qui che Varian Fry, un giornalista poco più che trentenne venuto da New York, metterà a rischio la propria vita per far uscire clandestinamente dal paese i perseguitati. Con stile avvincente e ritmo serrato, Uwe Wittstock ricostruisce l’odissea di artisti e intellettuali alla conquista della libertà e riporta alla luce la figura e l’operato di Fry e delle persone straordinarie che riunì intorno a sé per trarli in salvo. Restituendo voce e profondità a queste vite, l’autore racconta come dalla disperazione possa nascere un incredibile coraggio e come, anche nei tempi più bui, ci siano stati «donne e uomini che hanno saputo tenere alto il vessillo dell’umanità».

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SULL'ORIGINE DELLE FIABE

Marie-Louise von Franz

Data di uscita: 24 gennaio

Tutte le fiabe mirano a descrivere un solo evento psichico, sempre identico, ma di tale complessità e portata che occorrono centinaia di fiabe perché questo evento sconosciuto penetri nella coscienza. Le fiabe sono l'espressione più pura dell'inconscio collettivo. Rappresentano in forma genuina e semplice gli archetipi, il cui misterioso contenuto non si lascia spiegare in termini concettuali, e offrono così i migliori indizi per comprendere i processi che si svolgono nella psiche. Per l'indagine dell'inconscio le fiabe sono più preziose di ogni altro materiale, e il loro linguaggio sembra essere comune a tutta l'umanità.

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TERRA DI NEVE E CENERE

Petra Rautiainen

Data di uscita: 24 gennaio

Nel 1947, quando la guerra è ormai alle spalle, Inkeri raggiunge una piccola città della Lapponia finlandese per documentare con le sue foto la ricostruzione della zona. Ufficialmente, deve mettere insieme un reportage per un giornale della capitale, ma il suo vero obiettivo è un altro. Più personale. Quel lungo viaggio da Helsinki a Enontekiö, nel profondo Nord del paese, ripercorre in realtà le tracce del marito di cui non ha più notizie: quello è l’ultimo posto dove Kaarlo è stato visto prima di scomparire. Molte risposte alle sue domande potrebbero trovarsi in un diario. Contiene le parole di un soldato che, chiamato come interprete, ha registrato gli eventi dell’ultimo anno di guerra e sembra fornire un punto di partenza per risolvere finalmente il mistero che avvolge il destino di Kaarlo, e non solo. Ma sarà l’incontro con una ragazzina sami e la sua comunità ad aprirle davvero gli occhi. Giorno dopo giorno, in quel paesaggio polare di grande bellezza, i ricordi di un popolo che abita le terre artiche da sempre porteranno alla luce fatti sconvolgenti, storie taciute di oppressione e di sopravvivenza. In un racconto potente e profondamente poetico, dove ognuno dei protagonisti porta con sé un segreto fino alla fine, Inkeri si trova ad affrontare le verità scomode del passato, in cerca di una possibilità per ricomporre le ingiustizie.

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LA CROCE. KRISTIN LAVRANSDATTER (Vol. 3) 

Sigrid Undset

Data di uscita: 24 gennaio

Tra maggio e giugno del 1940, l’esercito nazista marcia su Parigi, costringendo a una fuga precipitosa otto milioni di persone. È un vero e proprio esodo, che coinvolge anche gli esuli austriaci e tedeschi che in Francia credevano di aver trovato un rifugio sicuro dalla minaccia hitleriana nel 1933. La Gestapo si mette subito sulle tracce di Hannah Arendt, Walter Benjamin, Heinrich Mann, Franz Werfel, e di tanti dissidenti che dovranno nuovamente scappare. I loro destini e quelli di altri scrittori e artisti, nonché di centinaia di profughi meno noti, convergeranno nel 1940 a Marsiglia. Qui Benjamin affiderà copia del suo ultimo saggio ad Arendt, nella speranza che almeno i suoi scritti possano sopravvivergli. Qui riparerà Max Ernst, evaso dai campi di internamento che il governo francese ha predisposto per i potenziali nemici stranieri. Ed è qui che Varian Fry, un giornalista poco più che trentenne venuto da New York, metterà a rischio la propria vita per far uscire clandestinamente dal paese i perseguitati. Con stile avvincente e ritmo serrato, Uwe Wittstock ricostruisce l’odissea di artisti e intellettuali alla conquista della libertà e riporta alla luce la figura e l’operato di Fry e delle persone straordinarie che riunì intorno a sé per trarli in salvo. Restituendo voce e profondità a queste vite, l’autore racconta come dalla disperazione possa nascere un incredibile coraggio e come, anche nei tempi più bui, ci siano stati «donne e uomini che hanno saputo tenere alto il vessillo dell’umanità».

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BREVE APOLOGIA DEL ROMANZO STORICO

Carlos Garcia Gual

Data di uscita: 26 gennaio

Quello del romanzo storico è un genere amato da molti, e che incuriosisce altri, spesso in cerca di consigli per un buon titolo. Come non è facile scriverne, infatti, altrettanto difficile può essere trovarne uno davvero buono: coinvolgente, accurato, che ci faccia viaggiare nel tempo con il giusto equilibrio fra verità e finzione. Curiosamente, la critica si è dimostrata talvolta impietosa verso questo filone letterario, tanto da fargli meritare una apologia: in questo volume l’autore, con la “scusa” di dimostrare i punti di forza e d’interesse del romanzo storico, ce ne offre un’ampia prospettiva ripercorrendone le caratteristiche, i fondamenti strutturali e la strada percorsa sin dai suoi albori (in età classica). In questa appassionata (ma leggera) arringa in difesa si riflette sulla differenza fra il romanziere e il cronista, fra il realismo e la ricostruzione: una distanza più o meno sottile che ha il potere di avvicinarci in modi diversi alla Storia. Chiude il testo, in questa edizione italiana, una bibliografia orientativa per chi volesse costruire o arricchire una biblioteca personale riservata all’argomento.

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IL GIUDICE DEI DANNATI

Daniele Soffiati

Data di uscita: 28 gennaio

Trenton, in New Jersey, è il tipico buen retiro, un angolo di provincia tranquillo circondato dai boschi, dove l'hobby preferito è annoiarsi col sorriso. È dunque uno shock per tutti quando Scott Hicks viene rinvenuto ormai cadavere in casa, il volto tumefatto, devastato da centinaia di punture di vespe. Pochi sapevano che lo psichiatra fosse allergico, ma sicuramente ne era a conoscenza il suo assassino. Perché di omicidio si tratta, non ci sono dubbi: Hicks aveva il viso cosparso di aceto e zucchero, una mistura perfetta per attirare le vespe e procurargli così un letale shock anafilattico. È un delitto troppo terribile, troppo teatrale. Sean Brennan chiede aiuto a due ex colleghi dell'FBI, la criminologa italiana Francesca Martini e l'agente speciale Nicolas Frost. Francesca ha una speciale abilità: l'eidetismo. Sa creare immagini mentali con un vivo carattere di realtà. Unito allo studio di psicologia della memoria, questo talento le permette di ricostruire la meccanica degli omicidi a partire dalla scena del crimine - o di "vedere i delitti con gli occhi dell'assassino", come dicono le malelingue. In realtà, malgrado i suoi successi, Francesca soffre di insicurezza e ansia, che cerca di nascondere a tutti, fatta eccezione per Nicolas, l'unico a conoscerla davvero. Grazie all'aiuto di Jonathan Corso, professore di letteratura italiana a Princeton, Francesca e Nicolas ritrovano in casa di Hicks uno strano messaggio, pieno di riferimenti all'Inferno di Dante Alighieri, alla legge del contrappasso e alle punizioni dei dannati. Una cosa è immediatamente certa: "Minosse", come viene soprannominato il killer, è solo all'inizio della sua striscia di sangue.

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LE SORELLE DI SHAKESPEARE

Ramei Targoff

Data di uscita: 28 gennaio

Nel saggio "Una stanza tutta per sé", Virginia Woolf rifletteva sulle ragioni per cui, nel corso dei secoli, le donne avevano scritto pochissimo rispetto agli uomini. Sua la celebre affermazione: «Se vuole scrivere romanzi una donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé». Woolf aggiungeva anche che se mai fosse esistita una sorella di Shakespeare, dotata dello stesso genio del fratello, sarebbe sicuramente andata incontro a un destino tragico: impazzita, uccisa o condannata a concludere «i suoi giorni in qualche capanna solitaria un po' fuori del villaggio, per metà strega, per metà maga, temuta e derisa». Eppure, almeno in parte, Woolf si sbagliava. Nel 1929, quando pubblicò il suo saggio, conosceva infatti poco o nulla delle potenti opere letterarie scritte, e in molti casi pubblicate, da un ristretto gruppo di donne, che, coeve di Shakespeare, facevano ciò che Woolf riteneva impossibile: scrivevano opere poetiche, storiche, religiose e drammatiche, in un'epoca in cui nessuna donna era incoraggiata a farlo. Tra loro, Anne Clifford, un'aristocratica cresciuta tra i privilegi che, dopo essere stata esclusa dall'eredità di uno dei più vasti patrimoni d'Inghilterra, intraprese una battaglia testamentaria arrivando a scontrarsi con gli uomini più potenti del regno e la documentò nei suoi numerosi diari. Mary Sidney, costretta a sposare un uomo molto più grande di lei, ma che non smise mai di approfondire i suoi studi umanistici e fece, in parte insieme al celebre fratello Philip, un'ottima traduzione in versi del Libro dei Salmi. Aemilia Lanyer, proveniente da una famiglia di musicisti veneziani alla corte della regina Elisabetta I, fu la prima donna inglese a pubblicare una raccolta di poesie originali, uscita nel 1611. Elizabeth Cary, la prima donna, invece, a pubblicare una tragedia originale in lingua inglese. Sono loro le quattro «sorelle di Shakespeare» che la studiosa Ramie Targoff ha deciso di raccontare in questo libro. Intrecciandone le tormentate vite con le opere, Targoff restituisce loro la voce che meritano, tessendo un affascinante racconto. Le protagoniste sono donne senza legami di sangue fra loro, ma che hanno condiviso, oltre che una passione, il coraggio di essere se stesse. Nella vita come, soprattutto, nella letteratura.

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L'ALTRA METÀ DELLA CURA

Luciana Murru

Data di uscita: 29 gennaio

Una ragazza lascia giovanissima la Sardegna, approda a Milano e partecipa a un corso professionale per infermiere solamente perché vengono offerti vitto e alloggio. Il corso è organizzato dall’Istituto dei tumori: vi lavorerà per più di quarant’anni, prima come infermiera, poi come psicologa. Luciana Murru si dedica con passione crescente all’aspetto umano della malattia. Aiuta migliaia di persone a prenderla per il verso giusto, individuare ciò che più conta nella propria vita, averne quanta più cura possibile: affetti, comunità, bellezza, consapevolezza. Il contatto diretto e brutale con il limite aiuta a vivere con maggiore pienezza, certamente. Ma affrontarlo da soli è difficile: per questo è decisivo che le cure non siano solo fisiche. Ospedali, istituzioni e società civile debbono offrire solidarietà, accoglienza, occasioni di crescita individuale. Grazie al suo sguardo luminoso e a una testimonianza esemplare, "L’altra metà della cura" di Luciana Murru racconta la nascita della psiconcologia in Italia e offre uno strumento molto prezioso a tutti noi.

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LEGO

Marco Trevisan

Data di uscita: 29 gennaio

Per primi vennero i mattoncini in legno di betulla dipinti a mano; poi quelli in plastica colorata con cui generazioni di ragazzini hanno costruito castelli, case fatate, automobili, aeroplani e robot. Poi fu la volta dei parchi di divertimento (Legoland), dei campionati mondiali di costruzioni, addirittura dei film. Quella della Lego (neologismo coniato dal danese che significa “mettere insieme”, “giocare bene”) è una storia che ci riguarda tutti: chi non ci ha giocato almeno una volta per dare vita, pezzo dopo pezzo, a universi narrativi di propria invenzione? Fondata in Danimarca nel 1932 dalla famiglia Kristiansen, questa è la storia di un successo planetario (si tratta, infatti, della terza fabbrica di giocattoli al mondo). Eppure i Lego, nella loro evoluzione, sono rimasti sempre se stessi, senza mai smarrire la propria identità e la propria inesauribile carica di creatività e di febbrile operosità. Come in un romanzo d’avventura, Marco Trevisan ci porta alla scoperta degli infiniti mondi che hanno colorato le vite di tutti noi. Mattoncino dopo mattoncino.

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I MOSTRI DEL MEDIOEVO

Massimo Centini

Data di uscita: 29 gennaio

Cos’è un mostro? Quando nasce? Quali caratteristiche lo definiscono, e perché? Questa inchiesta nell’immaginario culturale e simbolico dell’Occidente, forgiato tra età di mezzo ed età moderna, si dipana nei percorsi del mito e della storia, apparentemente diversi tra loro ma che, per molti aspetti, si intrecciano e si sovrappongono. Da Melusina ai vampiri, dal Golem ai draghi, da Attila alla congiura dei lebbrosi, dai bambini selvaggi a Nicolas Eymerich, Massimo Centini ci porta al tempo in cui gli uomini più sensibilmente avvertivano i mostri camminare insieme a loro, nel crogiuolo del Medioevo, per indagare le figure, l’origine, le paure, i fatti sociali e le trasformazioni alla base di un immaginario fantastico che ancora oggi abita, in forme nuove ma non meno percettibili, il nostro paesaggio mentale.

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LA FILOSOFIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO. DAL MARXISMO AL PRAGMATISMO

Vladimiro Giacché

Data di uscita: 29 gennaio

Questo volume è il secondo di 4 volumi dedicati alla storia della filosofia dell’Ottocento e del Novecento. Il periodo considerato in questo volume vede notevoli mutamenti nella scena filosofica. In primo luogo la rottura rappresentata dal pensiero di Marx e dal primo diffondersi del marxismo da un lato, dalla filosofia di Nietzsche dall’altro. In entrambi i casi è messa radicalmente in discussione la centralità della coscienza (uno concetto chiave della tradizione filosofica moderna da Cartesio in poi), in entrambi i casi vengono infrante le certezze positivistiche (la fede in un cammino progressivo e senza scossoni della storia per quanto riguarda Marx, la fede nella scienza – ma più in generale nella conoscenza – per quanto riguarda Nietzsche). Il pensiero di entrambi questi autori eserciterà un’enorme influenza sulla cultura novecentesca.

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A SANREMO

Roberta Lancellotti

Data di uscita: 31 gennaio

C'è chi lo detesta, c'è chi lo ama. Molti lo guardano. Tutti ne parlano. Il Festival di Sanremo non è solo un evento musicale, è la colonna sonora dell'Italia che cambia. Tra fiori, microfoni e pailettes c'è un paese intero fatto di tradizioni e contraddizioni, polemiche e scandali, successi e flop. E in mezzo a tutto questo, sì, anche la musica. Il libro ripercorre alcuni dei momenti più iconici di Sanremo attraverso i suoi brani e i suoi protagonisti: artisti censurati, outsider che trionfano e conduttori diventati leggende (e statue!). Capitolo dopo capitolo, esploriamo il dietro le quinte del Festival, visto davanti alla tivvù o da dentro la sala stampa dell'Ariston, inseguendo i cantanti con una telecamera in mano.

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