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In libreria, da maggio 2025

 
 
 
 
 
 
 

Alcuni fra i tanti titoli in uscita

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I BAMBINI DELLA TERRA SELVAGGIA

Auke Hulst

Data di uscita: 1 maggio

Paesi Bassi, anni Ottanta. In una casa fatiscente nella desolata campagna attorno a Groningen - una terra selvaggia, remota e dura -, quattro fratelli vivono isolati da tutto, affrontando il vuoto lasciato dalla perdita prematura del padre e l'instabilità emotiva di una madre assente, incapace di prendersi cura di loro. Quella di Kai e dei suoi fratelli e sorelle è un'infanzia segnata dall'abbandono, dalle mancanze affettive e dalla solitudine, ma crescere significa anche provare a sfuggire a un destino che sembra già scritto. In questo libro autobiografico toccante e intimo, arrivato nei Paesi Bassi alla ventunesima ristampa, Auke Hulst, fra i più celebri autori olandesi contemporanei, descrive le ferite e le difficoltà di una famiglia in crisi. Un romanzo di formazione che con una prosa travolgente, capace di intensità emotiva ma anche di spregiudicata ironia, esplora le conseguenze di una crescita in un ambiente difficile e la ricerca incessante di se stessi, invitando a riflettere sulla dolorosa eredità del passato e sulle vie possibili di riscatto.

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LA GIOIA DELL'ANIMA ESISTE

Eleonora Duse

Data di uscita: 2 maggio

Fonte d’ispirazione per generazioni di teatranti e registe, Eleonora Duse (1858- 1924) è stata la più grande attrice italiana della sua epoca. Soprannominata «la Divina», inaugurò una nuova maniera di recitare e contribuì a far nascere il teatro moderno. Nel suo appassionato epistolario – in cui s’incontrano figure come Sibilla Aleramo, Arrigo Boito e Luigi Pirandello –, si rivela sempre pronta a lottare per difendere la sua indipendenza di artista. A firmare l’introduzione di questo florilegio di lettere è Sonia Bergamasco, che con il documentario Duse, The Greatest (vincitore del Premio speciale opera prima ai Nastri d’Argento 2025) ha dato nuova voce all’eterno mito dusiano.

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SOLITUDINI

Giorgio Ficara

Data di uscita: 2 maggio

Questo classico della critica italiana, che nella solitudine dello scrittore vede il più alto grado di socievolezza e nelle figure di grandi solitari – come Petrarca, Tasso, Leopardi – i modelli di nuove società umane, ritorna oggi in un mondo che, a rigore, non prevede più la letteratura come pietra angolare dell’edificio comune. Solitudini guarda indietro, naturalmente: ai poeti che nella loro “cameretta” hanno concepito mondi perfetti; ai dotti, ai moralisti, ai cabalisti perduti tra milioni di libri; agli innamorati e ai loro songes obscurs; ai narratori realisti e a quelli visionari; ai poeti-filosofi, come Leopardi. Il tono e il suono dei grandi italiani hanno toccato per secoli cuori lontani: Shakespeare, Montaigne, Goethe, Voltaire (che recitava l’Orlando furioso a memoria), Baudelaire, Joyce, Seamus Heaney… Che oggi ciò non accada più è un fatto. La linea è interrotta. Solitudini, con una certa insistenza, propone ancora oggi alcune ottime ragioni per il suo ripristino.

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ONDA CALABRA

Vins Gallico

Data di uscita: 2 maggio

Negli anni ’90, il giovane PM Mimmo Castelli indaga su un duplice omicidio in Germania, scoprendo i primi segnali della presenza della ’ndrangheta in Europa. Tra tensioni culturali, neonazismo e delitto d’onore, affronta un caso che lega Calabria e Germania in un thriller giudiziario intenso.

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ERASMO E NOI

a cura di Gian Mario Anselmi, Loredana Chines

Data di uscita: 2 maggio

Erasmo è stato il più importante intellettuale e umanista della modernità, in particolare di quella stagione cinquecentesca che ha visto accumularsi eventi decisivi e di portata difficilmente immaginabile: il sorgere di grandi potenze imperiali e coloniali, a cominciare dall'immenso Impero di Carlo V; la Riforma protestante con le connesse lotte e guerre di religione e la conseguente stagione della Controriforma; l'espansione definitiva di conquista spietata e predatrice verso i Nuovi Mondi; l'esplosione grandiosa della letteratura, delle arti, della filosofia in tutta Europa ma con ancora un forte primato dei centri di cultura e di sapere italiani. Erasmo svolse, all'interno di questi epocali rivolgimenti talora drammatici e sanguinosi, un ruolo essenziale di riferimento e di riflessione profonda e cristiana, certo, ma fortemente ancorata alla tradizione classica e alla grande stagione dell'Umanesimo italiano. Benché non siano mancati negli ultimi decenni contributi fondamentali, da diversi anni ormai Erasmo, almeno in Italia, sembra essere più citato che studiato a fondo e comunque da un numero limitato di esperti: di qui l'idea di far ripartire una nuova, brillante stagione di studi erasmiani di caratura interdisciplinare, volta a cogliere non solo un approfondimento sui tempi di Erasmo, ma anche su che cosa oggi, nel nostro presente, può insegnarci la sua grande lezione umanistica. Nel volume si trovano perciò saggi di studiose e di studiosi di più discipline e di più Università e Centri di ricerca, tesi con comune entusiasmo a riaprire pienamente in Italia lo «spartito» di Erasmo, nella consapevolezza che senza ricerche, edizioni, studi approfonditi a lui rivolti con continuità e con ampie adesioni difficilmente si potrà trovare un'adeguata chiave di accesso per la comprensione della nascita della nostra modernità e del nostro stesso pensiero europeo.

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LA SFIDA DEI RE

Fulvio Delle Donne

Data di uscita: 2 maggio

1283: è da poco scoppiata la rivolta del Vespro siciliano che vede contrapposti il re Carlo d’Angiò e il re Pietro III d’Aragona. Quel conflitto politico-economico per il dominio di territori, rotte commerciali e mercati infiamma tutto il Mediterraneo. Si decide che sarà un duello tra i due sovrani a definirne gli esiti. Precisissimi trattati regolamentano nel dettaglio ogni cosa. Il suggestivo apparato scenografico, ispirato alle più nobili imprese cavalleresche dei romanzi, è costruito per colpire l’immaginazione del mondo intero. Oltre ai due re, partecipano indirettamente alcuni personaggi straordinari come il papa Martino IV, il re d’Inghilterra Edoardo I e Stefano di San Giorgio, abile diplomatico e anche temibile 007 ante litteram. A Bordeaux, luogo destinato a ospitare l’atteso e sbalorditivo duello, chi perderà andrà via lasciando sul campo dignità, onori e titoli, o almeno è quanto tutti credono. Ma davvero gli interessi delle nazioni si sottometteranno alle regole della cavalleria? O si tratta solo di una spettacolare messa in scena?

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IMMAGINARE ERA UN GIOCO

Frida Kahlo

Data di uscita: 2 maggio

Icona artistica e letteraria, oltre che simbolo di indipendenza e fierezza, Frida Kahlo (1907-1954) ha generato un immaginario unico e inconfondibile, segnando per sempre la pittura messicana e mondiale. Testimone dei suoi tormentati rapporti amorosi, dell’adesione al marxismo e dei travagli della creazione, l’epistolario ne restituisce la vita avventurosa e indomita, sempre immersa in quel mondo di colori che risplende nei suoi quadri.

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L'INADATTA

Chiara Mezzalama

Data di uscita: 2 maggio

Grace scopre la danza da bambina e la usa subito per ribellarsi al conformismo dei suoi genitori. La sua vita a New York, lontana dai benpensanti, è vivace, piena d'arte e di sperimentazione, ma anche di dolore. L'amore per il musicista Sam la sconquassa, la famiglia che creano è sempre precaria e lei deve trovare il modo per non sentirsi più inadatta ma danzare libera, col cuore aperto al tumulto e le gambe salde a terra.

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MENDICARE

Max De Paz

Data di uscita: 2 maggio

Il Quinto arrondissement, il più antico di Parigi, è quello dei resti romani, del Panthéon, della Sorbona. Oggi, dice il giovane narratore di questo brillante romanzo d’esordio, lo riconosci invece dai borghesi ricchi e dal prestigio del denaro che ha scalzato quello della storia. Guardando bene, però, qualcosa stride ai margini del quadro: il quartiere è pieno di esclusi e drop-out – senzatetto, barboni, mendicanti che vivono per strada e intralciano i passanti coi loro cartoni unti e i loro fagotti. Il ragazzo è uno di loro, ha vent’anni e già una storia pesante alle spalle: un fratello maggiore rovinato dal crack, una casa popolare da cui la sua famiglia è stata sfrattata, una madre che non sa più dove sia. “Così ho finito per appoggiare il culo a terra. Poi le gambe, la spalla, la guancia”. Sull’asfalto della strada stringe rapporti tragicomici di sopravvivenza e complicità: con i suoi sgangherati compagni di elemosina guarda il mondo che finge di non vederli o non li vede proprio, e quelli che con una moneta si ripuliscono la coscienza. Ci sono giorni migliori, in cui una gaufre al cioccolato ha il sapore di una gioia ritrovata, e quelli peggiori, in cui la miseria abbrutisce e basta. Fin quando non incontra quello che sembra un mucchio di cappotti informe ed è invece Élise, una senzatetto anche lei, con cui trova qualcosa di luminoso, di caldo, che somiglia all’amore e alla voglia di combattere per uscire da “questo gran bordello, insieme”.

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ITALO SVEVO, MIO MARITO. Nuova ediz.

Livia Veneziani Svevo

Data di uscita: 2 maggio

Italo Svevo mio marito è un documento letterario e biografico di primaria importanza, una fonte quasi essenziale per comprendere la dimensione privata, intellettuale e relazionale di Italo Svevo. Attraverso un racconto lineare, sobrio e attento, l’autrice documenta le tappe principali della vita coniugale e letteraria dell’autore triestino, offrendo al lettore elementi inediti sul contesto familiare e sulla ricezione dell’opera sveviana, nonché uno sguardo unico e umano dell’uomo dietro l’autore. Il libro è molto più che un ricordo familiare, è un diario in filigrana di un’intera epoca, in cui il silenzio borghese si infrange sotto il peso della letteratura e della ricerca interiore; è un viaggio nella Trieste del primo Novecento, tra lettere, salotti, sogni letterari e amicizie immortali come quella con James Joyce e Valéry Larbaud, ci aiuta a comprendere lo sviluppo della coscienza sveviana, il suo rapporto con la critica, con l’Europa, con il proprio tempo, un tassello imprescindibile per la ricostruzione del clima intellettuale mitteleuropeo di inizio secolo. Livia osserva, comprende, accompagna. Il tono equilibrato e la profondità della riflessione autobiografica restituiscono uno sguardo interno alla genesi e alla ricezione dei testi sveviani. Non racconta Italo Svevo come mito, non indulge mai all’aneddoto facile, scrive con voce limpida e ci porta ai giorni condivisi con suo marito nel loro appartamento di Trieste, tra i rifiuti degli editori e la tenacia di uno scrittore che, per lunghi anni, visse nell’ombra e, così facendo, con un ritratto toccante e vero, ci presenta il grande scrittore come uomo, ironico, fragile, inquieto. Italo Svevo mio marito non è solo memoria privata, ma testimonianza culturale viva, un canto discreto che accarezza le ombre e restituisce, nella forma più pura, il senso del vivere accanto a un grande scrittore.

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RINASCIMENTO EPISTOLARE AL FEMMINILE

a cura di Sara Giovine

Data di uscita: 2 maggio

A trent’anni dalla pubblicazione della raccolta di saggi Lettera e donna (1993) di Maria Luisa Doglio, tra le prime a riconoscere lo stretto legame intercorrente tra la scrittura epistolare e le scriventi di genere femminile, il volume intende offrire nuovi spunti di ricerca sulla scrittura delle donne nel Rinascimento, in particolare sulle testimonianze epistolari autografe di scriventi vissute tra Quattro e Cinquecento. A tale scopo, i contributi raccolti (presentati nel corso di un convegno di studi tenutosi a Napoli nel dicembre 2023), approfondiscono la produzione di scriventi più o meno note, che appartengono a differenti strati sociali (donne di palazzo, di Chiesa, di lettere) e che si caratterizzano di conseguenza per livelli estremamente diversificati di competenze linguistiche e scrittorie. I loro documenti epistolari sono quindi indagati con differenti prospettive disciplinari, dal punto di vista storico-linguistico, filologico-letterario e paleografico, con l’intento di restituire un quadro il più possibile completo e variegato della scrittura epistolare femminile nel Rinascimento.

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UNA STORIA CRIMINALE DEL MONDO

Eugenio Raúl Zaffaroni

Data di uscita: 2 maggio

I diritti umani hanno una ‘storia breve’ e una ‘storia lunga’. Quella ‘breve’ l’hanno scritta i Paesi del Nord, ricchi e sviluppati, e comincia con la seconda guerra mondiale. Quella ‘lunga’ inizia invece nel 1492, con la cosiddetta ‘scoperta’ dell’America e la creazione europea di un sistema coloniale e criminale. Un sistema fondato su omicidi di massa (50 milioni di morti solo nelle Americhe), sulla privazione di diritti e sulla deumanizzazione. Zaffaroni propone un percorso critico legato ai molteplici modi in cui il colonialismo ha trovato espressione fattuale e ideologica, mettendo in discussione il suo rapporto con i diritti umani, originariamente celebrati come un trionfo proprio dalla stessa civiltà che ha teso la mano al patriarcato, alla misoginia, alla discriminazione, al razzismo e al classismo. Dallo smembramento dell’Africa al tardo colonialismo finanziario contemporaneo, passando per il colonialismo britannico in India e Oceania o quello francese in Indocina, i crimini dell’espansione americana e russa, i massacri delle repubbliche dell’ex Unione Sovietica e i crimini degli Stati Uniti e della Russia, i massacri delle repubbliche oligarchiche americane, le guerre in Congo, Algeria, Madagascar, Camerun, Malvinas, Iraq, Libia e Balcani, Zaffaroni porta alla luce questa ‘storia lunga’, occultata per giustificare tali atrocità con la sedicente superiorità della cultura colonizzatrice. Oggi, più che mai, dobbiamo riscattare la memoria di questi crimini e riconoscere che fanno parte della storia dei diritti umani. Le guerre e i conflitti esplosi di recente (dall’Ucraina a Gaza) ci mostrano che i diritti umani come categoria giuridica avranno un futuro solo se usati come strumento di lotta giuridica dei popoli, in grado di emanciparli da una posizione di subordinazione geopolitica.

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BROOKLIN CRIME NOVEL

Jonathan Lethem

Data di uscita: 2 maggio

Tra le strade della Brooklyn dei primi anni settanta, in cui le avvisaglie della gentrificazione che cambierà il quartiere si intravedono solamente, si svolge un rituale quotidiano: a volte del denaro viene ceduto, altre degli oggetti cambiano proprietario, ma sempre viene riaffermato il potere del più forte. I ragazzi lo chiamano la danza. La violenza è ovunque, ed è una valuta che, chi abita in questa zona, conosce e deve saper utilizzare o gestire. Per i bambini, bianchi, neri o mulatti, la strada è un palcoscenico in cui ogni giorno sono costretti a esibire la loro forza, le loro debolezze e vergogne. Dietro le quinte, apparentemente distanti ma inestricabilmente legati, si nascondono gli altri attori: genitori, poliziotti, lavoratori, librai, proprietari immobiliari, giornalisti, politici, insegnanti. Culture ed etnie si mescolano tra microcriminalità, povertà e sogni di riscatto. Perseguitati e carnefici, vittime e criminali, tuttavia, possono facilmente scambiarsi di posto, e un quartiere che oggi sembra un’oasi per ricchi può aprire gli armadi della memoria e ricordare il suo passato, le sue storie e quelle di chi ci vive e ci ha vissuto. Attraverso una serie di scene tra loro lontane nel tempo, ma interconnesse nello spazio, Brooklyn Crime Novel dà forma a un mosaico che racconta la storia e le strade di una delle realtà più controverse e iconiche della Grande Mela, con le sue ipocrisie e le sue contraddizioni, una storia avvincente di una comunità, di speranze e illusioni e di un delitto che ha cambiato tutto per sempre.

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LA MEMORIA DIMEZZATA

Marta Verginella, Oto Luthar, Urška Strle

Data di uscita: 2 maggio

Molti campi di internamento fascisti furono caratterizzati da condizioni brutali, paragonabili a quelle dei campi nazisti; non pochi erano riservati alla popolazione slovena. È questa una delle pagine più buie della politica coloniale e bellica del regime: una storia rimossa, trascurata anche dalla storiografia italiana, così come da quella slovena. Tra il luglio e il novembre del 1942 fu portata avanti una grande offensiva nei territori sloveni, prima con il massacro della popolazione civile e poi con la deportazione di circa 30000 persone. Intere famiglie furono imprigionate nei campi fascisti, dove vennero sottoposte a un trattamento durissimo. Per la maggior parte si trattava di sloveni ribelli, ma anche di amici e familiari – bambini compresi – dei partigiani: contro di loro l’azione degli italiani, che si prefiggevano di fascistizzare l’area occupata, fu crudele e sistematica. In ciò il regime proseguiva una strada già sperimentata nei campi di internamento africani, gravata tuttavia da un atteggiamento del tutto particolare – di affinità e insieme diffidenza, di superbia e insieme di timore – mostrato tradizionalmente nei confronti della popolazione slovena. Attraverso un accurato e minuzioso lavoro di storia orale, gli autori del volume danno voce a coloro che sulla propria pelle subirono la deportazione: sono loro – all’epoca per lo più bambini – a raccontare, portando alla luce vicende di sofferenza e di violenza, ma anche episodi di solidarietà. Intrecciando le testimonianze con la ricostruzione del contesto europeo, si compone il quadro storico generale e si indagano le ragioni per le quali questo trauma collettivo per troppo tempo ha faticato – e tuttora fatica – a emergere e a essere presente in tutta la sua complessità nella memoria comune slovena e in quella italiana.

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NULLA PER CASO

Rosa Teruzzi

Data di uscita: 2 maggio

Milano soffoca sotto una cappa d’afa mentre Irene, vent’anni appena compiuti, muove i primi passi nel giornalismo come cronista di nera alla Città, un quotidiano che strilla titoli e scandali. In compagnia del fotografo Angelo, detto il Piè Veloce, Irene – ribattezzata la Smilza – si destreggia ogni giorno tra furti e delitti, mentre fa i conti con i propri nodi irrisolti: la ricerca di un padre che non ha mai conosciuto, il rapporto difficile con una madre troppo perfetta e la tendenza a innamorarsi di uomini che non la ricambiano, come Luca, il suo sfuggente capo. Ma anche Irene ha un segreto: da poco ha sviluppato la facoltà di percepire – perfino con un semplice contatto – il disagio e la sofferenza altrui. Per lei è la Cosa, un talento che la spaventa e la confonde, ma che le regala intuizioni decisive quando arriva su una scena del crimine. Per esempio quella dell’omicidio di Anna Catena, un’antiquaria altolocata ma non irreprensibile, forse vittima di una semplice rapina, o forse imbrigliata in una rete di relazioni pericolose. Tra verità insabbiate e il depistaggio di una testimone in cerca di fama, la Smilza dovrà imparare a trasformare la sua maledizione in un dono. Ed è proprio grazie a questo dono che all’inizio dell’autunno, dopo aver smascherato due assassini, scoprirà qualcosa di sé, con la complicità di un poliziotto capace di guardare oltre le apparenze per avvicinarsi al suo cuore.

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IL QUARZO E LA CERA

Pier Giovanni Adamo

Data di uscita: 2 maggio

Oltre ad aver indossato molte maschere, Curzio Malaparte ha scritto diversi libri. Tre di questi – Kaputt, La pelle, Il ballo al Kremlino – si assomigliano più degli altri. Almeno se, osservandoli da vicino, si riconoscono la struttura prismatica e le stratificazioni illusionistiche che li rendono un’esperienza letteraria inassimilabile al resto del Novecento italiano. Pannelli di un’ipotetica trilogia incompiuta, questi romanzi raccontano le «meravigliose avventure del disfacimento» dell’Europa dalla fine degli anni venti alla prima metà degli anni quaranta, trasfigurando il dramma storico di un intero continente nel suo rovescio mitico e metamorfico. Ma testimoniano anche il paradossale modernismo di una figura antimoderna che, attraverso una prosa rapsodica, ha esplorato il legame tra finzione romanzesca e ossessione per la morte. Questo libro affronta la radicalità e i limiti dell’arte malapartiana, per suggerire tra le righe che Malaparte è ancora uno dei pochi scrittori in grado di penetrare il tessuto della realtà per capovolgerlo, smembrarlo e costringerci poi a decidere cosa fare coi pezzi che ne rimangono.

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IN DIFESA DELL'UMANO

Paolo Desogus

Data di uscita: 2 maggio

Cuore antico e spirito moderno, disperatamente moderno, Pasolini è l’autore che più di ogni altro ha interrogato il mondo e le sue trasformazioni attraverso uno sguardo duplice, contrastato, sempre controcorrente. Sia la sua produzione poetica che la sua attività intellettuale si muovono lungo le coordinate di “passione e ideologia” per misurare la tensione e i conflitti tra il tempo dell’umano, del suo sentire e del suo vivere, e il tempo della storia che, dopo la fine delle speranze rivoluzionarie, promette libertà mentre genera omologazione e dominio. Seguendo la particolare bussola della contraddizione, questo libro ripercorre le tappe poetiche, politiche e intellettuali del lavoro pasoliniano. Attraverso alcune significative scoperte d’archivio e numerosi confronti – da Dante a Dostoevskij, da Leopardi a Fortini, da Gramsci a de Martino sino a Horkheimer e Adorno – queste pagine cercano nell’intreccio di parole e immagini quella trama che lega il suo lascito al nostro presente, le sue inquietudini alle nostre domande.

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LA MUSICA PER ME

Corrado Augias

Data di uscita: 6 maggio

Condividere la magia creata dalla musica, trasmettere gli intensi sentimenti generati dall’ascolto di una sinfonia o di un’opera lirica, descrivere la bellezza umana e artistica di un mondo unico: è da molti anni che Corrado Augias ci invita ad ascoltare con lui «la più seducente delle arti, la più impalpabile tra le creazioni». Da Beethoven, «il massimo esempio di musicista», a Bach, da Mozart a Chopin, da Rossini a Verdi, Puccini e Gershwin, “La musica per me” è insieme l’autobiografia di un musicofilo appassionato e una dichiarazione d’amore per la sfuggente, affascinante arte dei suoni. Per sua natura sfuggente e ineffabile, la musica suscita in noi emozioni profonde. Il suo linguaggio è universale e tuttavia difficile da tradurre in parole. Per spiegarne il mistero ricorriamo talvolta a metafore e similitudini, ma la verità è che la sua bellezza, il suo fascino e la sua forza trascendono il nostro linguaggio. Riuscire a trasmettere la gioia della musica, la sua capacità di generare sentimenti tanto intensi, è stata per anni la scommessa umana e professionale di uno scrittore e giornalista come Corrado Augias. Un lungo corteggiamento lega la vita di Augias al mondo musicale. Fin dall’adolescenza, quando i suoi genitori lo portarono a un’esecuzione estiva della “Pastorale” di Beethoven nella Basilica di Massenzio, l’autore sentì che era «di fronte a qualcosa d’immenso e straordinariamente bello». Non solo: pensò che il compositore «ci stava raccontando una storia». Quella storia Augias ha continuato a inseguirla per tutta la vita, con il rammarico di non aver mai praticato la musica dall’interno, studiandola in modo più sistematico, e imparando davvero a suonare uno strumento. Attraverso una passione da autodidatta, non per questo meno intensa, e attraverso il suo lavoro di giornalista alla Rai – le molte trasmissioni sulla musica che ha condotto, i grandi direttori e strumentisti che ha avuto la fortuna di conoscere –, Augias riesce a «entrare nella musica, conoscere i musicisti, sapere chi erano, se e in che modo il periodo storico in cui erano vissuti aveva influenzato le loro composizioni, se dalla loro esistenza era possibile dedurre qualcosa sulla qualità, sul tono delle loro opere». Riesce a restituirci la musica e i suoi protagonisti in tutta la loro bellezza umana e artistica in un libro ricchissimo di storie, atmosfere e personaggi indimenticabili.

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GOODBYE HOTEL

Michael Bible

Data di uscita: 6 maggio

C’è un posto, a New York, che chiamano Goodbye Hotel, perché è l’ultimo rifugio di chi, per ragioni diverse, si è allontanato dal mondo e nel mondo non vuole (o non può) più tornare. Lì, mentre una nevicata «ipnotica» cade sulla città, François siede davanti al fuoco, stappa una bottiglia di vino da quattro soldi e inizia a scrivere la sua storia. Vuole metterci a parte di un avvenimento capitato venticinque anni prima, ma soprattutto raccontarci quello che sarebbe potuto succedere e – forse – è successo davvero. Ha a disposizione solo «un pezzetto di verità», che certo non basta a colmare tutti i vuoti. La sua voce, carica di un’antica sofferenza, ci trasporta ancora una volta a Harmony, un’anonima cittadina del Sud degli Stati Uniti, dove ogni sera «si confonde con un milione di altre sere» e i giovani sono «destinati a perdersiì» ma non smettono di desiderare «l’impossibile». Dove «non c’è differenza fra chi è amato e chi non lo è», perché «tutti si sentono soli, con addosso la maledizione di un vuoto americano che gli cresce dentro». Eppure, come sanno i lettori di L’ultima cosa bella sulla faccia della terra, Harmony è anche un crocevia dove il destino dà appuntamento alle sue vittime ignare: in questo caso due ragazzi innamorati e un misterioso uomo con un completo di seersucker, che in una notte di fine estate si incontrano sotto lo sguardo benevolo e saggio di Lazarus, una tartaruga dai poteri chiaroveggenti, indimenticabile protagonista del romanzo. Perché nell’universo di Michael Bible il passato può facilmente diventare futuro e viceversa; come in un sogno di David Lynch, a una dimensione della realtà ne corrispondono infinite altre, parallele e comunicanti. Non ci resta quindi che abbandonarci al ruolo di testimoni involontari e accettare che la verità a volte risulti inaccessibile, protetta da un guscio di bugie e inganni simile a quello di una testuggine centenaria.

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NIENTE DI PIÙ ILLUSORIO

Marta Pérez-Carbonell

Data di uscita: 6 maggio

Da Londra parte ogni sera un treno per Edimburgo. È un treno notturno, e tra i passeggeri, che cercano di non incrociare gli sguardi nella strana intimità dei suoi angusti scompartimenti, vi è Alicia, giovane traduttrice spagnola. Nella penultima domenica di ogni mese affronta quella lunga e sfiancante trasferta per raggiungere gli uffici scozzesi della società per cui lavora. Una notte, però, quel tragitto estenuante si rivela un viaggio memorabile. Nel suo scompartimento, di fronte a lei, siedono uno scrittore americano e un giovane. Maglioncino verde di due taglie più grande e aspetto cagionevole, lo scrittore è un autore di una certa fama a New York. Occhi timidi e un sorriso che non nasconde il fastidio per la presenza di Alicia, il giovane ha invece l’aria di esserne l’allievo prediletto. La discussione tra i due ruota attorno allo scandalo suscitato da un romanzo dello scrittore intitolato Rocco, accusato dal critico del “New Yorker” di essere una falsa opera di “fiction” e di rivelare senza pudore la storia di un ragazzo noto nella mondanità artistica e letteraria newyorchese. Terence Milton, l’autore, non si dà pace per quelle accuse, non accetta che il suo libro sia sepolto sotto un cumulo di pettegolezzi e allusioni. Il dialogo serrato tra i due, tra reticenze e mezze verità sulla natura o meno di “fiction” del libro, suscita in Alicia un’irrefrenabile curiosità e altrettante irrefrenabili domande. Che cosa tacciono lo scrittore e il suo allievo? E, soprattutto, che cosa sono oltre a quello che sembrano? Romanzo nel quale Marta Pérez-Carbonell gioca con i suoi personaggi sul carattere illusorio di ogni vita vera trasposta in letteratura, "Niente di più illusorio" è stato accolto in Spagna dall’entusiasmo della critica che non ha esitato a cogliere nelle sue pagine echi di Javier Marías e Paul Auster.

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L'AMORE MIO NON MUORE

Roberto Saviano

Data di uscita: 6 maggio

Questo è un romanzo. Racconta una storia impossibile. Una storia vera. «Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare la storia d’amore più drammatica e potente in cui mi sia imbattuto. Quella di Rossella Casini, giovane piena di vita, vittima di ’ndrangheta. È una storia che raccoglie tutti i colori dell’umano sentire: l’ingenuità e lo slancio, la devozione e l’ossessione, l’amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il tradimento, lo schifo, la tragedia. Eppure, per Rossella, la certezza che proprio nell’amare risieda l’unica possibilità di verità e di senso non viene mai meno. L’amore non muore» (Roberto Saviano). Rossella Casini ha poco più di vent’anni, è di Firenze, ha un padre e una madre affettuosi che non le fanno mancare nulla. La sua è un’esistenza tranquilla, anche se siamo nell’Italia del ’77, le piazze sono animate dalle contestazioni politiche, nelle strade si riversano rabbia, violenza, molta eroina. Ad agitare la vita di Rossella, da un giorno all’altro, ci pensa Francesco: lui è uno studente calabrese fuori sede. Il sentimento che nasce fra loro è qualcosa che nessuno dei due aveva mai provato. Trascorsi i primi mesi spensierati, Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una potente ’ndrina della Piana di Gioia Tauro. Durante una vacanza a Palmi, dove ha portato anche i genitori, assiste allo scoppio di una faida: un vortice di violenza che travolge tutto e tutti, dal quale Rossella sceglie di non scappare, almeno non senza Francesco. È convinta che il loro amore sia così potente da fermare la mattanza. Che sia il lievito necessario per cambiare il corso delle cose. Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce misteriosamente dopo aver annunciato il proprio rientro a casa. Nessuno la rivedrà più. Sebbene il corpo non sia stato ritrovato, è riconosciuta dallo Stato come vittima di ’ndrangheta. Roberto Saviano ha scritto il romanzo della sua storia, un’avventura umana che strazia, ricolma d’amore, di violenza e di coraggio.

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PESTATORE DI PERLE

Alain Finkielkraut

Data di uscita: 6 maggio

“Pescatore di perle” è la definizione che Hannah Arendt ha dato di Walter Benjamin, che amava, com’è noto, collezionare citazioni. Nel corso della sua vita, Alain Finkielkraut ha puntualmente annotato nei suoi quaderni frasi, aforismi, osservazioni di pensatori, poeti e scrittori a lui cari. Come per Benjamin, quelle citazioni non costituivano per lui reperti del pensiero altrui, ma “offerte” per innescare il proprio. Raccolte in queste pagine, Finkielkraut le presenta ora come il suo lascito personale, “il bilancio contrastante della sua permanenza sulla Terra”. Compone, infatti, un libro in cui ripercorre i temi della sua riflessione pescando nel grande mare dell’opera degli scrittori da lui amati – da Valéry a Kundera, da Canetti a Lévinas, da Bloch a Mann, da Arendt a Tocqueville, da Woolf a Solženicyn, da Nietzsche a Jankélévitch –, perle dallo splendore particolarmente dissonante con lo spirito del nostro tempo. Il risultato è una sapiente demolizione delle doxai, delle credenze che si aggirano oggi nel nostro mondo: dall’esperienza dell’amore, che si vuole neutralizzare in una relazione contrattuale, democratica, rigorosamente egualitaria dimenticando che “amare è essere dominato, soggiogato, soggetto a qualcuno”, a quella della cultura, che è ammessa ormai solo come pratica sociale, sicché le clip, i manga o i videogiochi vivono oggi sotto lo stesso tetto di quella che una volta si chiamava “la grandezza dello spirito”; a quella, infine, della politica in cui l’antirazzismo, legittimamente eretto a principio fondamentale della morale politica all’indomani della caduta del Terzo Reich, conduce oggi a criminalizzare “ogni distinzione tra l’ospite e l’ospitato”. Una demolizione, in cui le frasi amorevolmente raccolte non costituiscono affatto un ornamento, ma il mezzo stesso per destarsi dal sonno.

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PROGENIE

Susana Martín Gijón

Data di uscita: 6 maggio

Una giovane donna uccisa, investita volontariamente da un’automobile. Un macabro dettaglio, l’assassino le ha messo un ciuccio in bocca; una triste scoperta, la donna era incinta. A dirigere le indagini è l’ispettrice Camino Vargas, provvisoriamente a capo della squadra omicidi di Siviglia, da quando il suo superiore (e mentore) è in coma per via di un tragico scontro a fuoco. Un ruolo non facile, per Camino, decisamente poco portata per la diplomazia e con una certa tendenza ad aggirare le regole, seguendo quelle che chiama «scorciatoie». Ma il gruppo della omicidi è compatto, e quando altre due vittime si aggiungono alla prima diventa chiaro che bisogna fermare il killer al più presto.
Progenie segna l’esordio della strepitosa ispettrice Vargas, eroina atipica e affascinante, con una delle personalità meglio costruite e più riconoscibili nel panorama del giallo contemporaneo. Ed è un romanzo capace di catturare il lettore col suo ritmo serrato e i suoi colpi di scena, di farlo affezionare a un cast di protagonisti e comprimari memorabili, e assieme di affrontare temi importanti del nostro tempo, dalla violenza di genere alla bioetica.
Non è certo un caso se Susana Martín Gijón è ormai considerata una maestra della novela negra spagnola, ed è una delle autrici di maggior successo degli ultimi anni.

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IL TESTAMENTO DI LENIN

Luciano Canfora

Data di uscita: 6 maggio

La politica è fatta di falsificazioni, tradimenti, lotte per il potere senza esclusione di mezzi. Il cosiddetto «Testamento» di Lenin riassume in modo straordinario questi aspetti. Già in precarie condizioni di salute, tra il dicembre del ’22 e il gennaio del ’23, il leader bolscevico compose una lettera al Congresso con la clausola che fosse letta solo dopo la sua morte. Un documento formalmente e sostanzialmente ambiguo, nelle cui pieghe si annidano le sue ultime volontà riguardo alla successione al vertice del Partito. E proprio perché ambiguo, tale documento fu impugnato dai potenziali candidati nel tentativo di trarne un vantaggio, diventando così un elemento determinante nello scontro politico che si era aperto già prima della morte di Lenin, polarizzandosi sulle figure di Stalin e Trockij. «Un giudizio su Stalin, Trozki, Zinovief e Kamenef: tutti diseredati» titolò il «Corriere della Sera». E coglieva il punto: in quel testo si tracciava «un profilo a somma zero di tutti i principali dirigenti», scrive Canfora. Perché Lenin agì in questo modo? Perché, dopo aver indicato nella «scissione» il principale pericolo per il Partito, creò le condizioni perché quella scissione si verificasse? L’investigazione di Canfora cerca una risposta a questi interrogativi «facendo parlare» il Testamento attraverso fonti di prima mano: ne ricostruisce la genesi e le varianti, ne segnala le sottili ma evidenti manipolazioni, ne segue le tracce mentre le varie versioni si diffondono nella stampa internazionale, con le connesse edizioni lacunose e traduzioni forzate, per concludere che «raramente un documento ha avuto una storia testuale così inquinata e falsificatrice». Ma questa storia, proprio perché così problematica, ci porta al nodo di una riflessione molto più ampia sulla natura del potere, sulla leadership e sui meccanismi con cui si trasmette: una storia in cui i caratteri e le capacità personali, persino gli «scatti d’umore», giocano un ruolo imponderabile, ma che può rivelarsi decisivo.

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TRA ANIMALI E PIANTE

Andrej Platonov

Data di uscita: 6 maggio

Il talento di Andrej Platonov – un autore molto ammirato da Hemingway, che lo riteneva un suo maestro – è ben rappresentato da questa selezione dei suoi racconti più belli, scritti tra il 1930 e il 1938. Sono opere che riflettono in modo commovente e vivace gli eventi storici vissuti in quel tragico decennio da tutti i russi, e che spiccano per l’originalità con cui combinano umorismo e tragicità. Platonov narra storie profondamente russe ma al contempo incentrate su temi universali: il diritto alla felicità, il rapporto tra uomo e natura, la forza interiore delle donne, i turbamenti erotico-sentimentali dell’“homo sovieticus”, l’innocente spontaneità dei più piccoli e la meschinità degli adulti, l’amore per gli animali... Questi racconti, dopo la pubblicazione in questa collana di “Čevengur”, confermano la bravura di Platonov tanto nelle forme più ampie quanto in quelle più brevi. «Nella sua complessa totalità l'opera di questo Maestro è stata definita come una sorta di rimprovero rivolto a noi - persone comuni con un linguaggio ordinario e idee ordinarie. Eppure, evitando conclusioni consolatorie, le sue storie coinvolgono il lettore in un'affettuosa condivisione delle gioie effimere, ma necessarie, delle sofferenze brucianti, ma inevitabili, della vita grazie a un narratore che al giudizio e agli insegnamenti preferisce l'empatia nei confronti dell'essere umano, accettato con tutte le sue paure, miserie e ingenuità. A questo punto è legittimo chiedersi: come può il lettore occidentale, non russo, comprendere il discorso intimo, doloroso, ironico del russo Andrej Platonov? La risposta viene offerta da uno dei suoi piú implacabili accusatori in un lungo saggio pubblicato nell'anno delle “grandi purghe”: “Platonov nelle sue opere offre sempre la piú ampia generalizzazione. Il mondo e l'essere umano sono il suo campo visivo. Scrive dell'infanzia in generale, della vecchiaia, della solitudine, della morte, della nascita, dell'orfanità in generale, dell'eterno problema del personale e del pubblico”» (dalla prefazione di Ornella Discacciati).

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LA BESTIA CHE CERCATE

Stefano Tofani

Data di uscita: 6 maggio

A Cuzzole, in Toscana, la vita scorre placida. Il tempo è scandito dalla scuola dei figli, dalle partite a calcetto del mercoledì e dalla messa domenicale. Ma nei bar e nelle piazze (e soprattutto nelle chat di gruppo) le maldicenze corrono, e sembra che tutti abbiano una doppia vita da nascondere, vera o virtuale… Finché un giorno un colpo di pistola fa salire il paesino alla ribalta nazionale: la maestra Sonia è stata uccisa nel cortile della scuola durante la ricreazione. Chi mai poteva volere la sua morte? Le uniche piste sono una giarrettiera nera trovata poco distante dal luogo del delitto e un tipo strano con l'eskimo e la faccia da Buondì che poco dopo lo sparo si era avvicinato al cancello offrendosi di aiutare. La polizia, come si dice in questi casi, brancola nel buio, e le indagini del brigadiere Caso e dell'appuntato Pozzessere si fanno sempre più frustranti. All'apparenza Sonia era una donna semplice, una moglie, una madre e una figlia senza segreti: un ritratto troppo perfetto per corrispondere al vero. Le voci circolano e i sospetti si moltiplicano nella cerchia di persone attorno alla vittima: il marito Giorgio, il figlio Nicola, l'anziana mamma Marcella e i colleghi di lavoro. L'unica certezza è che il colpo fatale è partito dal palazzo di fronte alla scuola, di proprietà del politico Bruconi, che ha un figlio celebre per le sue scorribande. Che c'entri qualcosa lui? Un giallo originale, che sfuma a tratti nella commedia all'italiana, con personaggi a cui ci si affeziona subito. Un noir che ci fa sorridere amaramente delle nostre piccole e grandi meschinità e riflettere sulle maschere che indossiamo ogni giorno.

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COSE UMANE

Antonio Pascale

Data di uscita: 6 maggio

«Uno vive tutta la vita in un modo, e alla fine scopre che era in un altro modo». Quali saranno, al termine del nostro viaggio, le cose degne di essere ricordate? In un agosto che svuota le città e le popola di fantasmi, un figlio tenta di sbrogliare i fili della memoria famigliare, e si trova a riannodare anche quelli della propria vita. Con la sua irresistibile, scanzonata vena malinconica, Antonio Pascale percorre la distanza che ci separa da com’eravamo una volta per misurare chi siamo oggi, raccontando di genitori che invecchiano, di giovinezze sognanti, di amori che iniziano prestissimo, finiscono male o non finiscono mai... Insomma, di cose umane. Strade assolate, deserte, che sembrano svanire all'orizzonte, le saracinesche chiuse, un silenzio granitico - e dire che al mondo siamo otto miliardi, ma a Caserta, ad agosto, sembra non ci sia nessuno. A casa dei genitori di Antonio il sole non entra quasi mai: colpa di sua madre che vorrebbe sempre stare al buio, e nel buio dormire, e dormendo, possibilmente, andarsene all'altro mondo. Antonio va e viene da Roma per starle accanto, ma si sa: viaggiare - anche se lo fai su un Frecciargento, avanti e indietro lungo la stessa tratta - è un ottimo modo per mettere in moto l'ispirazione. Quale occasione migliore, allora, per lavorare su una nuova opera? Non un libro, ma un'installazione - come quelle che faceva con Caterina, l'amore tormentato della giovinezza - per raccontare la rivoluzione che in qualche decennio ha trasformato l'Italia: dal paese di Pinocchio, segnato dalla fame e dalla miseria, a MasterChef, il regno dell'abbondanza. Manco a farlo apposta, nella sua storia c'è tutto quello che serve: un nonno contadino che puzza di letame e uno capomastro che odora di acquaragia, i parenti minatori in Belgio, una prozia mezza strega che sembra uscita da un libro di Ernesto De Martino, un padre che si è emancipato dal lavoro dei campi ed è finito all'Ispettorato agrario, una madre maestra che ha insegnato a scrivere a mezzo quartiere e che oggi della sua vita non ricorda quasi nulla, e allora modifica, arrangia, inventa, peggio di un romanziere. E poi ci sono gli amici emigrati al Nord, quelli che sono rimasti in città e quelli che sono rimasti sotto all'eroina, gli speculatori, gli strunz' e gli sfaccimm', le ragazze camorriste e quelle amate, offese, contese. E infine c'è Susanna, la figlia poco più che ventenne, che studia l'intelligenza artificiale e (alla faccia della storia famigliare) vuole vivere in campagna. La sua voce ironica - o forse quella di un bot che le somiglia - fa da contrappunto alle idiosincrasie del padre, obbligandolo ad affacciarsi sul futuro che ci aspetta quando anche l'era di MasterChef sarà tramontata. Implacabile e piena di sentimento, la scrittura di Pascale ci consegna una galleria di personaggi teneri, meschini, violenti, vulnerabili, impossibili da dimenticare perché veri.

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2027. FUGA DALLA DEMOCRAZIA

Sergio Rizzo

Data di uscita: 6 maggio

Elezioni presidenziali del settembre 2027: in un’Italia futuribile (ma verosimile) devastata dal cambiamento climatico, non si presenta a votare quasi nessuno. Il pressoché totale astensionismo dà il via a una valanga di emergenze che si traducono in una crisi della democrazia, apparentemente irreversibile quando il premier eletto dal popolo – leader decisionista di una coalizione di destra – sembra svanire nel nulla. Mentre la magistratura indaga su una misteriosa serie di attentati, l’economia crolla e l’Unione Europea guarda con inorridita preoccupazione all’Italia: la Penisola è vittima di una escalation che la rende una democratura passatista e xenofoba e prendono piede le voci di complotti internazionali. A rovesciare le sorti potrebbe essere l’eroico gesto di un capitano della guardia costiera, immigrato albanese naturalizzato: un uomo d’ordine in crisi di coscienza. Un ritratto ironico della politica italiana, uno specchio deformante delle sue pulsioni più profonde e un lucido avvertimento su ciò che potremmo diventare: questo libro ci spiega che la fantapolitica non è poi così lontana come sembra.

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TROILO E CRESSIDA

William Shakespeare

Data di uscita: 6 maggio

Che pestilenza è la fama! Un uomo può indossarla diritta o alla rovescia, come un giubbotto di cuoio. Scritta subito dopo Amleto, al tramonto del regno di Elisabetta I, Troilo e Cressida mette in scena, sullo sfondo della guerra di Troia, la storia d'amore proverbiale fra Troilo, uno dei figli di Priamo, e la "traditrice" Cressida, costretta a trasferirsi nel campo greco. Shakespeare concepisce un'opera sperimentale e metateatrale, situata fra tragedia e commedia, fra epos e parodia, mettendo in discussione valori etici, sentimentali, cavallereschi, a seconda che a interpretarli sia l'uno o l'altro personaggio, Ulisse o Tersite, Ettore o Pandaro, Troilo o Cressida.

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NEL SEGNO DI THOT

Alessandro Magrini

Data di uscita: 6 maggio

Li usiamo tutti i giorni, fin dalla prima elementare impariamo a fare calcoli e a misurare il mondo, grazie a loro. Ma da dove vengono i numeri? Quanta strada è stata percorsa da quando, secondo il mito, il dio Thot ne ha fatto dono agli antichi egizi? Come si è contato,
come si sono fatte le operazioni nel corso dei secoli, dei millenni? Quando e per che vie il sistema posizionale si è diffuso e ha scalzato quello additivo? E perché i numeri arabi (o indiani) che usiamo noi sono diversi dai numeri che usano gli arabi?
Muovendosi con disinvoltura tra l’Egitto del IV millennio a.C. e le scuole d’abbaco medievali, maneggiando pazientemente i chiodini che scorrevano sulle «calcolatrici» romane e i gettoni usati da papa Silvestro II a ridosso dell’anno Mille, percorrendo coi mercanti (e i matematici) arabi le strade fra la valle dell’Indo e il Marocco, Alessandro Magrini affronta queste e moltissime altre questioni in Nel segno di Thot, seguito ideale de Il dono di Cadmo, in cui ci ha accompagnato alla scoperta dell’alfabeto.
E anche qui aneddoti, curiosità e soprattutto la chiarezza espositiva e la passione che traspare da ogni pagina rendono godibilissimo uno studio pur così documentato. Anche qui si viaggia affascinati nel tempo e nello spazio, stupendosi delle meraviglie che l’uomo è riuscito a creare grazie a qualche segnetto inciso o scritto col gesso, col calamo, con la penna.

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UN COMPLICATO ATTO D'AMORE

Miriam Toews

Data di uscita: 6 maggio

«Ci sono tante di quelle idee perfette in questo paese, ma l'amore, come lo sballo dell'acido in confronto a un trip di erba scadente, dura più del dolore. Sì, è cosí. L'amore è tutto. È davvero la cosa più grande». Nomi Nickel ha sedici anni e vorrebbe frequentare Lou Reed e Marianne Faithfull nell'East Village di New York. Invece è intrappolata a East Village, Manitoba, in una comunità di mennoniti, «la sotto-setta di persone più imbarazzante a cui appartenere se si è adolescenti». Amministrata con pugno di ferro dallo zio di Nomi, Hans, alias la Bocca delle Tenebre, East Village è una città ricca di regole e povera di divertimento: non si balla, non si beve, non si fa sesso ricreativo, non ci si trucca, non si gioca a biliardo e non si sta svegli oltre le nove di sera. Rimasta sola con il padre quando la metà più bella della famiglia scompare, Nomi si ribella all'ordine ossessivo e claustrofobico della sua comunità e coltiva la speranza di una vita migliore altrove. Ma solo un complicato atto d'amore potrà regalarle la libertà. Un romanzo di feroce originalità che esplora senza paura i legami che uniscono le famiglie e le forze che le distruggono.

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VINCENTE O PERDENTE

Ornella Vanoni

Data di uscita: 6 maggio

“È sempre stato il mio nome, Ornella. Ma ora mi sembra finalmente di averlo scritto di mio pugno.” Più un diario sentimentale che una autobiografia. Pacifico incontra Ornella Vanoni, e nasce questo libro-confessione, in prima persona, intimo coinvolgente. In ogni pagina il pensiero, le emozioni raccolte e raccontate da una donna e artista incomparabile. Tutta la fragilità e tutta la determinazione che l’hanno resa un’icona per generazioni diverse. La malinconia, che predilige purché non si degradi diventando tristezza. O peggio ancora, depressione. Lo humour, inesorabile. Le mille facce incontrate, che ancora vede intorno a sé chiudendo gli occhi. L’amore, sempre, fino all’ultimo minuto. Il ritratto fedele di una donna che, tra un passo cauto e un salto nel vuoto, ha sempre scelto di saltare in avanti.

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L'ISOLA DELLA FELICITÀ

Davide Ferrario

Data di uscita: 6 maggio

In un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico la popolazione, che ha sempre vissuto con frugalità di pesca e agricoltura, si ritrova ricchissima grazie allo sfruttamento di un deposito di guano, da cui si ricavano fertilizzanti di pregio. Dall’oggi al domani l’isola diventa uno dei paesi con il reddito pro capite più alto al mondo. Cinquant’anni dopo, l’isola è in miseria e l’unica graduatoria a cui è in testa è quella della popolazione più obesa del pianeta. È uno degli isolani – testimone straniato dell’incredibile storia vera di Nauru, la repubblica più piccola del mondo – a prendere la parola e a raccontarci la traiettoria di un paradiso in Terra a cui basta solo mezzo secolo per conoscere glorie e nefandezze del genere umano. Attingendo a eventi reali, Davide Ferrario costruisce un’esilarante metafora del mondo contemporaneo. Quando il guano si esaurisce, ogni Presidente che si succede al governo dell’isola cerca nuovi espedienti per accumulare ricchezza, imbarcandosi in imprese sempre più surreali e fallimentari: ma drammaticamente vere. "L’isola della felicità" è una satira apertamente ispirata al Jonathan Swift dei Viaggi di Gulliver, che inanella con strepitosa ironia un travolgente crescendo di avventure tragicomiche che tengono il lettore in equilibrio costante tra la risata e l’amara coscienza del nostro tempo.

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UNA BRAVA RAGAZZA

Aria Aber

Data di uscita: 6 maggio

Nella scena artistica underground di Berlino, dove techno e droghe riempiono i locali ancora segnati dalle guerre del ventesimo secolo, la diciannovenne Nila trova finalmente la sua tribù. Nata in Germania da genitori afghani, cresciuta in case popolari ricoperte di graffiti e svastiche, attratta dalla filosofia, dalla fotografia e dal sesso, Nila ha trascorso l'adolescenza deludendo la famiglia mentre cercava la sua voce come giovane donna. Poi, nella nebbia acida della leggendaria vita notturna berlinese, incontra Marlowe, uno scrittore americano dal carisma decadente, la cui celebrità in declino cela un lato oscuro. Marlowe non è solo il suo amante e mentore: è anche il suo fornitore. Spaccia droga nel suo giro di amici e inizia a fornire regolarmente a Nila speed, MDMA e altre sostanze, alimentando una dipendenza che cresce insieme al loro legame. Con lui, Nila smette di frequentare l'università, si allontana dalla famiglia, vive di notti lisergiche e mattine vuote. E mentre si lascia risucchiare da una relazione sempre più tossica, le tensioni razziali mai sopite iniziano a turbare la Germania - oltre alla sua comunità d'origine. Dopo un anno trascorso a fuggire da ogni responsabilità e a rincorrere il desiderio di dissolversi, Nila è costretta a fermarsi. E a porsi la domanda più difficile: chi vuole diventare? Un romanzo intenso che segue la protagonista tra locali notturni, amori sbagliati e dipendenze, sullo sfondo bruciante di una Berlino viva e ferita. "Una brava ragazza" è una storia di formazione e autodistruzione, che esplora con lucidità e ferocia i confini tra ribellione e appartenenza, tra desiderio di libertà e radici culturali. Con una scrittura vibrante e audace, segna l'esordio di una giovane poetessa acclamata, diventata ora una delle voci più promettenti della narrativa contemporanea.

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CARTA NERA

Teju Cole

Data di uscita: 6 maggio

Il nero come pienezza e non come assenza di colore; il nero come identità e appartenenza culturale; il nero come oscurità e incertezza politica: è tra questi diversi livelli interpretativi della realtà che si snodano i saggi della raccolta “Carta nera”. In misura maggiore o minore, ognuno di questi saggi richiede un nuovo modo di «vedere» ciò che abbiamo di fronte per comprenderne a fondo l'origine, l'evoluzione o l'involuzione: che si tratti della tormentata vicenda umana e pittorica di Caravaggio; della perenne polarità cromatica e culturale tra ciò che è bianco e ciò che non lo è; o della tenebra che avvolge l'umanità ogni volta che tocca i suoi livelli più bassi, Cole offre al lettore una mappa del pensiero e dell'emozione con cui orientarsi e ricollocarsi. Attingendo alla sua formazione e alle sue passioni - l'arte pittorica e la fotografia -, al suo impegno politico e alla sua storia personale, Teju Cole disegna così un originale percorso di esplorazione intorno al concetto di «nero» nelle sue più diverse accezioni, e ci invita non solo a riflettere su ciò che sappiamo o possiamo conoscere razionalmente, ma anche a «sentire» con ogni parte del corpo la complessa realtà che ci circonda. Di fronte alla legittima rabbia che traspare da queste pagine, Cole riconosce i limiti della letteratura come portatrice di cambiamento nella politica e tuttavia non rinuncia a esercitare forme di resistenza e rifiuto, raccontando il buio con lirismo e con la bellezza estetica della parola scritta.

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NOI CHE BALLIAMO NEL LABIRINTO DI SPINE

Beatrice Corradini

Data di uscita: 6 maggio

Ci sono luoghi da cui sembra impossibile uscire, posti che ti stringono come una gabbia, tra strade che tornano sempre su se stesse e segreti che affondano fra le crepe dell’asfalto. Max lo sa bene. Lo vive tutti i giorni sulla propria pelle da che il padre, di punto in bianco, ha deciso di abbandonare lui e la mamma. Poi anche Rachele è scomparsa nel nulla, e tutto è diventato più cupo e soffocante. Per fortuna ci sono Cosma lo Zingaro, Tobia e Guido, il suo branco, gli amici di sempre, e le loro nottate di fumo e nostalgia alla Fabbrica abbandonata, un anestetico momentaneo per il vuoto e il silenzio che avverte. A dirla tutta, per superare la noia che lo mangia da dentro tornano utili persino quelli come Santiago, che credono di avere il controllo su tutto, o come Zana, che invece combattono contro l’invisibile, decisi a portare alla luce quello che nessuno vuole vedere. Ma soprattutto Fiore, Quello Nuovo della scuola. 
Fiore è un enigma, con una faccia di pura innocenza che è una calamita per pugni. Per Max è molto più facile usarlo come bersaglio della propria rabbia, infatti, che fare i conti con i motivi del suo malessere. Solo che alcune persone, anche se le respingi e fai di tutto per tenerle lontane, finiscono per entrarti sotto la pelle e scardinare ogni equilibrio. Così, tra notti cariche di domande e giorni in cui la fuga sembra l’unica via possibile, grazie a Fiore Max troverà il coraggio e l’incoscienza per cercare le risposte alle tante domande che lo tormentano. Su di sé e la sua famiglia, sul suo futuro e sulla scomparsa di Rachele. 
Beatrice Corradini, in questo suo romanzo venato di mystery e ambientato nel cuore immobile di un paese di provincia, riesce a raccontare con una lucidità e una sicurezza rare l’adolescenza più feroce e autentica, una storia di crescita, rabbia e amore che brucia come una ferita aperta.

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COME DUE FIORI DI LOTO

Jane Yang

Data di uscita: 6 maggio

Canton, tardo Ottocento. Piccolo Fiore è una bambina di vivace intelligenza e dal formidabile talento nell'arte del ricamo. Ma nella Cina ancora semifeudale di fine Ottocento, le opportunità che le si aprono sono molto limitate. Per questo, fin da quando è piccola, la madre le offre l'unico privilegio possibile alle fanciulle del suo infimo rango, ossia un matrimonio vantaggioso grazie alla tradizionale e dolorosissima pratica della fasciatura dei piedi. Ma queste prospettive di riscatto sono destinate ad annullarsi alla morte improvvisa del padre: per lei ora l'unica strada possibile è quella della schiavitù presso una famiglia di più alto rango. È così che Piccolo Fiore fa ingresso nella casa di Linjing, sua coetanea e padrona. Da quel momento e per gli anni a venire la vita delle due giovani dovrà destreggiarsi tra gli alti e bassi della loro complicata amicizia e le millenarie tradizioni di una Cina sempre più attenta alle nuove tendenze che arrivano dall'Occidente. La storia di due donne molto diverse, delle immani ingiustizie che entrambe subiscono, degli amori e della loro incessante lotta per la libertà diventano in questo romanzo d'esordio la storia di un intero paese, la cui cultura sempre più ci interroga, ci inquieta e ci affascina.

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LA MODA NON È UN MESTIERE PER CUORI SOLITARI

Patrizia Sardo Marras

Data di uscita: 7 maggio

“Le pagine che state per leggere raccontano la storia di una donna e di un uomo, del colpo di fulmine che, giovanissimi, li ha fatti incontrare; del grande amore che ne è scaturito e che ancora li unisce indissolubilmente grazie anche alla comune attività che per entrambi più che lavoro è vocazione quasi religiosa. (Dicono che la moda sia cinica, ma non per noi. Per noi la moda è sentimentale, dichiara l'autrice.) Raccontano della strana terra-casa dove questa storia è cominciata e dove continuamente ritorna, raccontano di una grande famiglia piena di personaggi stravaganti. Un mondo che sembra immaginario, frutto di un realismo magico alla García Márquez.” Così scrive Bianca Pitzorno nella sua prefazione, mettendo in luce le molte anime di un libro che è al tempo stesso il romanzo di formazione di una ragazzina sarda che sogna di viaggiare per il mondo, un mémoir sulla straordinaria avventura imprenditoriale del marchio di moda Antonio Marras, una meditazione piena di humour sui meccanismi del luminoso e spietato mondo del fashion e – soprattutto – la storia di un connubio capace di sprigionare un'impareggiabile creatività. Con la sua voce allegra e irriverente, Patrizia Marras ripercorre per noi il viaggio di due ragazzi partiti da un negozio di stoffe nel centro di Alghero e arrivati sotto i riflettori delle passerelle di Parigi e New York grazie alla fedeltà alle radici unita a un'ardita visionarietà. Ma soprattutto grazie a un amore di coppia che si allarga a una grande famiglia e diventa il laboratorio alchemico dove nascono collezioni di moda piene di poesia: perché, parola di Patrizia Marras, la moda non è un mestiere per cuori solitari.

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PIOMBO E LATTE

Luca Mastrantonio

Data di uscita: 7 maggio

Nella notte del 17 agosto 1978 il giovane Dirk Hamer viene colpito da un proiettile mentre dorme su una barca in rada presso l'isola di Cavallo, in Corsica, dove è in vacanza con la sorella Birgit. Nei giorni di degenza che lo attendono il ragazzo chiede spesso da bere del latte, che i genitori gli offrono di nascosto, contro il parere dei medici. Nessuno può ancora immaginare che il piombo – quello delle armi da fuoco, quello delle tipografie – e il latte, alimento materno e antidoto al veleno, saranno i simboli potenti di una vicenda che ci riguarda tutti. Questo romanzo racconta la storia del delitto e il calvario di Dirk, durato più di cento giorni. Quella del processo contro il presunto colpevole, il principe Vittorio Emanuele di Savoia. Quella del dottor Hamer, padre di Dirk, che in seguito alla perdita del figlio e della moglie dà impulso alla “Nuova medicina germanica”, opponendosi alle terapie farmacologiche per mettere al centro della cura i traumi psichici che considera l'origine di ogni malattia. Quella di coloro che nel suo metodo, secondo cui la malattia è sintomo di un dolore più antico, hanno trovato aiuto; ma anche di coloro che ne sono diventati vittime. Quella di Birgit Hamer, che non si è mai arresa all'ingiustizia. Quella dello stesso autore, che partendo dall'isola di Cavallo osa affrontare le onde della vita e – con la tenacia del cronista, la pietas del figlio e dell'amico – cerca il bandolo di una matassa che affonda nelle nostre più profonde paure, nelle nostre più irragionevoli speranze. "Piombo e latte" appartiene a quello che Javier Cercas definisce il genere letterario delle domande. E così, dal bordo a noi più vicino di un buco nero nel quale dobbiamo avere il coraggio di rivolgere lo sguardo, ci interpella: come può una vittima farsi carnefice? Perché ci ammaliamo? L'anima si può curare?

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A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO

Francesca Sangalli

Data di uscita: 7 maggio

Un racconto ricco di humour e momenti tragicomici sul coraggio di cercare il proprio posto nel mondo e sulla gioia di riscoprire se stessi. Quando arrivano i temuti quaranta, la protagonista si sente persa da tempo, intrappolata in una routine monotona e frustrante: la difficoltà a conciliare il lavoro da scrittrice freelance e il ruolo di mamma, le mille preoccupazioni di ogni giorno, l'angoscia di invecchiare, la ripetitività delle sue giornate. Ma tutto cambia nel momento in cui il destino le mette davanti una possibilità: perché non lasciarsi alle spalle ogni cosa per alcuni mesi e trasferirsi a Londra? Vero, non sarà la capanna nei boschi di Thoreau o un ritiro spirituale in India, ma quando devi organizzare una fuga con marito, figlio e gatta anche un'avventura in una giungla urbana può andare bene. Tra incomprensioni linguistico-culturali, infestazioni di tarme londinesi nella casa scalcagnata a quasi Notting Hill e la morte della regina Elisabetta, l'adattamento nella metropoli non è dei più semplici. Ma le cose cambieranno nel corso dei mesi. Che sia Londra, con la sua varietà infinita di luoghi, persone e avventure, a ridare alla protagonista la spinta per ritrovare se stessa e per scoprire che non t'importa più di aprire l'ombrello quando piove? Con uno stile dal ritmo rapido e coinvolgente, simile a una brillante commedia teatrale, e uno sguardo arguto, ricco di humour e ironia, Francesca Sangalli dipinge il ritratto di una donna alla ricerca del suo posto nel mondo.

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COME SI ESPRIME UN DESIDERIO

Odette Copat

Data di uscita: 7 maggio

Se abbiamo un grande desiderio nel cuore possiamo esprimerlo mentre una stella cadente illumina il cielo e sperare che venga esaudito. Ma potremmo anche avere la fortuna di ricevere in dono un Dàruma: la statuetta giapponese che reca sul volto due occhi privi di pupille. Al Daruma possiamo confidare il nostro desiderio e colorare una delle due pupille: sarà quell'occhio a vegliare su di noi affinché ci impegniamo per trasformare il desiderio in realtà. Se ce la faremo anche la seconda pupilla potrà annerirsi, la statuetta perderà il suo aspetto inquietante e, finalmente, la vita ci sorriderà. Quando suo figlio Tommaso, tanto amato quanto irraggiungibile sotto i cappucci delle felpe dove si nasconde, riceve in dono un Daruma, Luisa pensa che sia l'ennesima scemenza new age. Tommi è il classico adolescente privo di desideri e lei ha un anziano padre di cui prendersi cura, un mutuo a tasso variabile e un dolore piantato nel cuore: non può certo giocare col fuoco della speranza. Tanto che con le sue amiche ha elaborato la teoria delle tre D: Delusione e Disillusione sono le naturali conseguenze di qualunque Desiderio, quindi tanto vale non esprimerne nessuno. Ma nella vita di Luisa ci sono anche un cagnolino con le orecchie da pipistrello, capace di fiutare anche il più impalpabile moto del cuore, e certe lettere della banca che sembrano fatte apposta per costringerla a uscire dalla sua comfort zone.… Fino a che, una mattina, eccolo lì: l'occhio del Daruma la sta fissando. Nasce con questo romanzo una narratrice dalla voce fresca, profonda, brillante. Come si esprime un desiderio è un romanzo sulla nostra tentazione di cedere al cinismo o allo sconforto e sulla possibilità sempre aperta di ricominciare a parlarci, ad ascoltarci, a unire le forze per costruire un mondo un po' migliore. Un libro che si legge con un fazzoletto in mano per asciugare qualche lacrima e con una grande allegria nel cuore.

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UN INCONTRO FANTASTICO. BORGES E NOLAN

Vittoria Martinetto

Data di uscita: 8 maggio

È possibile un incontro fra il cinema di Christopher Nolan e i mondi narrativi di Jorge Luis Borges? Evidentemente sì, visto che è quanto sembra accadere in questo libro, anche se si tratta di un incontro puramente fantastico. I due autori, per ovvie ragioni anagrafiche, non si sono mai incrociati, eppure condividono una serie di motivi letterari e filosofici – l’ossessione per il Tempo, l’architettura labirintica degli intrecci, la dialettica sogno-realtà, il tema del Doppio – che hanno suggerito un accostamento, solo apparentemente azzardato, fra i rispettivi linguaggi. Non si tratta di un confronto serrato, bensì di un dialogo a distanza, per definire il quale Martinetto ha mutuato dalla fisica quantistica – che nel libro è spesso chiamata in causa in suggestive similitudini – l’affascinante concetto di entanglement. Borges e Nolan comunicano, illuminandosi a vicenda, attraverso una semplice giustapposizione in cui il lettore è chiamato a fare la sua parte, secondo una poetica dell’opera aperta di cui sia Borges che Nolan sono maestri. L’autrice si rivolge ai lettori di Jorge Luis Borges e agli spettatori dei film di Christopher Nolan con un’intonazione volutamente leggera, mai austeramente scientifica, producendo una visione insolita dell’opera narrativa di Borges proprio grazie all’ausilio dello specchio cinematografico offerto da Nolan.

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IL COLPO SEGRETO

Jessica Anthony

Data di uscita: 8 maggio

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LA SUA PREFERITA

Sarah Jollien-Fardel

Data di uscita: 8 maggio

Nel piccolo paese inerpicato sulle montagne del Vallese tutti sanno e nessuno dice niente, Jeanne impara presto a schivare la brutalità perversa del padre. Mentre la madre e la sorella si rassegnano a essere malmenate e insultate pesantemente, lei gli tiene testa. Un giorno, a causa di una parola sbagliata detta con la sicurezza dei suoi otto anni, il padre la picchia. Convinta che il medico del paese chiamato a visitarla metterà fine a quell’incubo, è costernata dal suo silenzio. Da allora l’odio per il padre e il disgusto per la vigliaccheria del dottore fungeranno da viatico per Jeanne. Alla scuola magistrale di Sion vive cinque anni di tregua, ma il suicidio della sorella agisce come un’intollerabile replica della violenza originaria. Rifugiata a Losanna, e benché il minimo rumore la faccia sempre sobbalzare, la giovane trova finalmente una forma di serenità. Nuotare nel lago Lemano è l’unico piacere che si concede. Rabbiosamente ossessionata dal desiderio di dimenticare e di vivere, si lascia tuttavia avvicinare da una cerchia di persone benevole che non si fanno spaventare dalla sua selvaticheria e si cimenta perfino nella vita amorosa.

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MUSEO CONTEMPORANEO

Giovanni Pinna

Data di uscita: 9 maggio

L'evoluzione dei musei, da quelli settecenteschi che celebrano il potere e conservano i patrimoni storici, artistici e archeologici, a quelli del XIX secolo (come il British Museum e il Louvre), nati per educare il pubblico e celebrare i progressi, riflette i cambiamenti sociali e politici nel tempo. Nei secoli successivi, i musei americani, come il Metropolitan, si sono distinti per la loro missione naturalistica e storica, mentre quelli del dopoguerra, come il Centre Pompidou, hanno rispecchiato l'influenza della cultura di massa. Le creazioni contemporanee delle "archistar", come il Guggenheim di Bilbao, attirano visitatori grazie alle loro forme inusuali. Tuttavia, l'evoluzione porta alla nascita di "musei di sé stessi", che privilegiano l'autoreferenzialità e l'attrazione turistica rispetto alla trasmissione della cultura e della memoria.

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NON SIAMO NUMERI

Data di uscita: 9 maggio

Le voci di Gaza si alzano contro il silenzio. Le testimonianze crude e reali dei giovani palestinesi. Una raccolta di storie che trasforma i numeri in volti, i dati in vite vissute. Attraverso racconti personali, poesie e testimonianze dirette, questa raccolta straordinaria presenta le loro esperienze quotidiane, le sfide e le speranze in un territorio assediato. Non sono più statistiche, ma persone reali che condividono le loro storie di resilienza. Questi giovani autori, alcuni dei quali nel frattempo sono morti sotto le bombe israeliane, ci lasciano un'eredità preziosa: le loro aspirazioni, i loro sogni e la loro determinazione a essere riconosciuti come esseri umani. Le loro voci si uniscono in un coro potente che sfida l'indifferenza del mondo. Introduzione di Cecilia Strada.

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COLAZIONE AL PARCO CON VIRGINIA WOOLF

Marta Perego

Data di uscita: 9 maggio

Ci sono libri che restano con noi per tutta la vita. Libri che ci entrano dentro, e di cui, incredibilmente, ricordiamo tutto: quando li abbiamo letti, dove ci trovavamo, di chi eravamo innamorati. Antidoti alla banalità e alla noia, i grandi romanzi sono occasioni preziose per scoprire chi siamo nella nostra autenticità più vera, un atto di ribellione contro chi ci vorrebbe omologati. Così, Emily Brontë ci mostra quanto sia facile confondere la passione con la dipendenza e quanto sia essenziale distinguere un amore che libera da uno che incatena. Così, Italo Calvino ci ricorda che i libri non sono solo compagni di viaggio, ma strumenti che danno forma alla nostra esistenza e ci aiutano a comprendere chi siamo davvero.
Un mosaico di storie, ciascuna dedicata a un’opera straordinaria, per riscoprire il potere trasformativo della lettura: un faro capace di illuminare la strada e offrirci nuovi modi di guardare il mondo – e noi stessi.

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CRONACA NERA

Colette

Data di uscita: 9 maggio

Se la popolarità della grande narratrice francese Colette (1873-1954) è da tempo testimoniata dal successo internazionale della sua opera narrativa, molto meno nota e pressoché inedita in Italia è la sua attività giornalistica. Eppure Colette ha costantemente collaborato con diverse e importanti testate, spesso con articoli di costume e con recensioni teatrali e letterarie; e non sono mancate numerose e importanti incursioni nella cronaca nera e giudiziaria, in particolare come inviata a seguire due lunghi processi: quello contro l’algerina Oum-el-Hassen, tenutaria di un bordello, accusata di omicidi e di gravi sevizie nei confronti delle sue ragazze; e quello contro il tedesco Eugen Weidmann, accusato di ben sei omicidi, che sarà giustiziato a Versailles il 17 giugno 1939 (ultima esecuzione pubblica in Francia). A questi articoli se ne accompagnano altri dello stesso genere, su criminali famosi come Bonnot e la sua banda, Violette Nozière, accusata di avere avvelenato i propri genitori, Germaine Berton, celebrata dai surrealisti, i famosissimi Landru e Stavisky, la pluriomicida Marie Becker…, quasi a ricostruire una vera e propria inchiesta sul crimine in Francia nella prima metà del secolo scorso. Come scrive Maurizio Ferrara nella premessa all’intero corpus di questi articoli qui riunito, Colette «imprime al genere un tono innovativo», sia per la profonda penetrazione psicologica, sia perché sempre fedele al suo principio di vedere, senza inventare.

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STORIE DI ANIME RIBELLI

Luisa Cetti

Data di uscita: 9 maggio

Le storie dell’attrice e giornalista Ada Clare e della scrittrice e organizzatrice di esperimenti utopici Marie Howland, della band musicale itinerante degli Hutchinson e, infine, del riformatore sociale Robert Dale Owen raccontano gli Stati Uniti di metà Ottocento. Con i loro percorsi di vita, spesso non lineari e coerenti, sono testimoni e, al tempo stesso, protagonisti diretti delle trasformazioni in atto nel paese. Sullo sfondo delle singole vicende personali si profilano le grandi battaglie dell’epoca, da quella abolizionista e per i diritti delle donne ai conflitti sociali nel mondo del lavoro fino allo scontro feroce sul tema del divorzio per arrivare a temi apparentemente più frivoli come l’ondata di interesse per lo spiritismo che contagia molti americani, inclusi quelli raccontati in queste pagine.

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LA NOTTE FA ANCORA PAURA

Fosca Navarra

Data di uscita: 9 maggio

Nella Milano post Unità, la gatta Aida contempla ossessivamente le stelle e percepisce oscuri presagi; non è in grado di trarne un senso, ma avverte che il gomitolo della sua esistenza ha appena cominciato a dipanarsi: dopo la morte, la sua anima intraprende un viaggio che attraverserà i continenti e un secolo di storia. È così che conosceremo Mabel, che nella Londra vittoriana insegue un ideale di bellezza che si fonde al sacrificio; la giovane Lian che, dalle risaie di primo Novecento, sarà costretta a modificare il proprio corpo secondo i dettami della cultura cinese; la prostituta Madeleine che nella Parigi degli anni Venti cerca di opporsi alla prevaricazione maschile; la piccola etiope Fenan, che nel 1936 è condannata ad essere abusata in un paese in mano ai fascisti; Amy, che va incontro al suo vero sé nell’America maccartista degli anni Cinquanta; e infine Carmen, la volitiva napoletana che, alle soglie del 1968, si chiede se il prezzo da pagare per essere amata non sia in fondo la rinuncia di sé e dei propri sogni.

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L'IDEA DI POESIA NEL MEDIOEVO

Sonia Gentili

Data di uscita: 9 maggio

Che cos’è la poesia e da dove nasce? Qual è il suo oggetto e che rapporto ha con la vita? A queste domande il Medioevo ha dato risposte inaspettatamente “moderne”, liberandosi progressivamente dell’idea platonica di una poesia ispirata da Dio e specchio di verità eterne, e approdando pian piano alla rappresentazione della poesia come traccia del vissuto, cioè di oggetti immersi nel flusso dell’esperienza, per questo mutevoli, instabili e destinati a scomparire e del poeta come di un essere che trasforma il proprio desiderio in produzione di immagini. Ne emerge una diversa idea di mimesis – non lo specchio di un oggetto immutabile, ma la traccia della sua epifania momentanea e della malinconia del poeta – che comporta un riposizionamento del Medioevo nella storia dell’idea di poesia.

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KIKU. L'ARTE GIAPPONESE DI SAPER ASCOLTARE

Haru Yamada

Data di uscita: 9 maggio

Ascoltare gli altri con tutto il corpo e con tutto il cuore: ce lo insegna la saggezza di una cultura millenaria. Basandosi sul concetto giapponese di kiku, la sociolinguista ed esperta di ascolto Haru Yamada propone una guida inedita e coinvolgente per diventare ascoltatori migliori nella nostra vita quotidiana. Kiku significa letteralmente “ascoltare con quattordici cuori”, ed è la chiave per raggiungere il giusto equilibrio interiore e vivere relazioni interpersonali più serene e appaganti, coltivando in profondità l’arte dell’ascolto. Inizierai a osservare il mondo da un’altra prospettiva, imparerai a fare davvero attenzione agli altri, a quello di cui hanno bisogno e a quello che possono dare. Saprai leggere tra le righe di ogni situazione e avrai strumenti più utili per dare alle cose la giusta priorità, costruire il tuo percorso e realizzare i tuoi obiettivi. Grazie a Kiku potrai sbloccare il potere dell’ascolto al lavoro come in famiglia, nei rapporti d’amicizia così come nelle relazioni amorose, per vivere in armonia con il mondo che ti circonda.

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IL (VERO) PROBLEMA DI QUESTO PAESE

Makkox, Valerio Aprea

Data di uscita: 13 maggio

Possibile che all’origine dei problemi italiani, dei trasporti in ritardo, dell’economia stagnante, dello sfacelo della sanità pubblica e della cementificazione del litorale ligure ci sia un passaggio a livello sito in via Palombini, nella frazione Trecentola Scrigna di Collesarchio, provincia di Novara? Ne è convintissimo il protagonista di uno degli esilaranti racconti che potete leggere in queste pagine, tanto da definirlo «Il (vero) problema di questo Paese». I 34 capitoli di questo libro sono nati come monologhi televisivi e poi tradotti «su carta» distillando le dosi e arricchendo le intuizioni. La differenza, come spiegano gli autori, «è nella maggior dose di paraculaggine, e nella durata». Ecco allora storie surreali come quella del recupero di una chiave caduta in una grata, conclusosi con successo grazie all’unico grande esperto di «recupero chiavi cadute in una grata». O della molla che scatta fracassando la falange dell’incauto cliente di un meccanico, mentre tenta di avvicinare la carta di credito alla macchinetta del Pos. Piccoli capolavori che alternano irresistibile comicità e approfondimenti drammatici e costituiscono uno specchio fedele della società in cui viviamo. Storie che invitano a sorridere dei nostri difetti, a riflettere sulle assurdità del mondo che ci circonda e a riscoprire la bellezza di essere umani.

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LE CAMELIE INVERNALI

Ermal Meta

Data di uscita: 13 maggio

Albania. 2025. Lara, una giornalista italiana, di genitori albanesi, fa ritorno in Albania per intervistare un uomo di cui non sa il nome, che vive rinchiuso nella sua abitazione da trent’anni, dal 1995. Non sa cosa la aspetta, non sa che questo incontro cambierà la sua vita. Albania. 1995. Due famiglie. Halil e Rozafa hanno perso la figlia, Nina, scomparsa nel nulla e mai più ritrovata. Sono rimasti con il figlio maggiore, Uksan. Zek è un uomo violento, picchia sua moglie Odeta e il loro figlio Samir. Samir e Uksan sono coetanei, amici per la pelle, con la vita davanti, anche in una terra senza futuro. Un equivoco, una banale lite e Halil, padre di Uksan, picchia a morte Zek, padre di Samir. Scatta il Kanun, la riparazione del delitto. Samir, ora, è obbligato dalla sua famiglia a preservarne l’onore, vendicare il sangue versato, uccidere il suo amico fraterno Uksan. L’amicizia tra i due ragazzi, il desiderio di libertà sarà più forte della vendetta. E Lara chi sta andando a incontrare? "Le camelie invernali" è la storia di un conflitto viscerale tra due famiglie legate da segreti inconfessabili e da una tradizione oscura e ancestrale. E segna il ritorno di un narratore che ha stupito il mondo con il suo romanzo d’esordio, "Domani e per sempre", con una storia potente e un affresco storico di grande fascino.

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E NON SCAPPARE MAI

Annalisa Cuzzocrea

Data di uscita: 13 maggio

«Una cosa aveva imparato, fin da bambina: a nascondere il dolore, a esporre la lotta.» Annalisa Cuzzocrea ha seguito le tracce di Miriam Mafai grazie a una scatola blu avuta in custodia dalla figlia Sara. Dentro lettere, diari, telegrammi, ricordi della madre. Il romanzo di una vita, come dice l'autrice, che indaga pagine intime e segrete, si confronta con le passioni politiche - e non solo - di Mafai, ripercorrendo i segni degli amori e delle ferite. Un primo matrimonio mai raccontato, durato solo un anno, finito nel più tragico dei modi: con un biglietto e una pistola. L'incontro con Umberto Scalia, da cui nasceranno i figli, Luciano e Sara. Soprattutto, la lunga storia d'amore con il partigiano Nullo, il ragazzo rosso Gian Carlo Pajetta, famoso per le sue ire, e qui svelato in tutta la sua tenerezza. «E non scappare mai» scrive Nullo a Miriam sul retro di una cartolina con cui la Rai lo invita ad assistere allo sbarco sulla Luna. Perché lei correva sempre. Mentre consegnava giornali clandestini durante la Resistenza; o quando reinventava la sua vita fuori dalla casa d'artisti di Mario Mafai e Antonietta Raphaël, e dentro la caserma del Partito comunista; quando sceglieva di lasciare il figlio in collegio nel giorno del suo compleanno per seguire il presidente francese in Algeria; quando abbandonava la politica per il giornalismo, e sovvertiva le regole maschili che avevano governato entrambi i campi fino ad allora, con un femminismo tanto rivendicato, quanto sostanziale. Annalisa Cuzzocrea ha incrociato Miriam nei primi anni del suo lavoro a «Repubblica», ne ha conosciuto la durezza solo apparente, ascoltato la risata ironica e inconfondibile. Qui ricompone il colore e l'atmosfera di una storia che parte dal dopoguerra e arriva ai giorni nostri. «Camminava sicura nella tempesta» dice di lei la figlia, era annoiata da tutto ciò che è fermo, paludoso, inerte. Miriam Mafai «fuggiva da tutto quello che temeva potesse fermarla, indurla alla rinuncia. Impedirle un'assoluta libertà».

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E INTANTO LA VITA?

Vivian Lamarque

Data di uscita: 13 maggio

"Diviso in quattro stanze, più una camera degli inediti, questo libro è un’opera in versi sul transfert. Da tenere nella biblioteca di una scuola di specializzazione in psicoterapia. Brevi lezioni di psicoanalisi, ossessioni di una paziente che sogna poesie. Brevi testi che con il loro ritmo, alimentato dalle rime, attivano i nostri neuroni. Pagine che riflettono un percorso di analisi junghiana. Ringraziato più volte dall’autrice, venerato e domestico, Jung si diffonde per tutto il testo. Vivian Lamarque, d’altronde, sarebbe piaciuta allo psicologo svizzero, cultore del Rosarium Philosophorum. Anche lei, infatti, racconta una fiaba sul transfert. Anzi, una fiaba-trattato intessuta di poesie che dedica al suo analista B.M. Nel personalissimo Rosarium di Vivian, il re e la regina degli alchimisti diventano il signore e la signora: lei è imprevedibile nelle sue invenzioni e lui di volta in volta è il signore gentile, il signore mai, il signore intoccabile, il signore loden, il signore usignolo, il signore neve, il signore rapito, il signore d’oro. In questi frammenti di transfert, tuttavia, anche la paziente di volta in volta è la signora dei baci, la signora mezzasera, spostatrice di montagne, la signora dell’ultima volta. Signora d’oro perché è stata una paziente paziente, ma anche perché non ha mai tradito la poesia. Prima durante e dopo. Dimostrando che la psicoanalisi non porta via, insieme ai demoni, anche gli angeli, come temeva Rilke. Ma soprattutto che i demoni e gli angeli, nella poesia, spesso si confondono. Per anni Vivian scrive fogli su fogli e li dedica tutti al suo analista. «Quanto ha dovuto lavorare il mio Dottore», dice. Ne sono sicuro, ma so quanto ha lavorato lei per riconoscere e mettere in versi i grandi temi di un’analisi (e di una vita): accoglienza, frustrazione, confini, cocciutaggine, gelosia, premura, prepotenza, sincerità. Una signora che nell’arco di quarant’anni ha avuto tutte le età, è stata timida e indomita, «giovane e vecchina», capace di coprire l’analisi dei traumi con la polvere d’oro della poesia. In dono ci lascia la pietra filosofale della sua scrittura di puntigliosa puella. Come diceva Giovanni Raboni, la sua semplicità è quasi feroce. Jung sosteneva che il mistero dell’analisi è racchiuso nella coppia paziente-terapeuta e non può essere tradito dalle parole o esaurito dalle argomentazioni. Ma può essere affidato alla poesia. Di Vivian Lamarque." (Vittorio Lingiardi)

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PERCHÉ L'ITALIANO?

Jhumpa Lahiri

Data di uscita: 13 maggio

Da quando Jhumpa Lahiri si è trasferita a Roma per imparare meglio l’italiano, nel 2012, la domanda «perché l’italiano?» le è stata rivolta con insistenza, e ancor di più dopo che in questa lingua ha cominciato anche a scrivere. «Per amore» è la prima risposta, la più istintiva ma non meno vera. E come ogni amore, questo ha finito per trasformarla. Da autrice è diventata anche traduttrice, dei propri testi e di quelli altrui. Una metamorfosi personale che infonde grande lucidità e sentimento alle sue riflessioni sulle lingue e su quella preziosa attività del pensiero che consente di passare dall’una all’altra, creando nuovi innesti e prospettive. Fin da bambina, da quando le è venuto il dubbio su quale lingua usare in un biglietto per la Festa della mamma – l’inglese imparato a scuola o il materno bengali? –, Jhumpa Lahiri si è posta problemi di traduzione. Così, quando ha affrontato il rischio di tradurre le proprie parole e quelle degli altri, ha sperimentato quella particolare forma di riconoscimento di sé che spesso chiamiamo destino. Ma il destino ha i suoi snodi, è un percorso fatto di incontri fortuiti, scelte e occasioni. In questo caso, è un avvincente percorso intellettuale, una ricerca senza fine il cui racconto conferisce un andamento narrativo a questa intensa raccolta di saggi sulla traduzione e l’autotraduzione. Nei tredici testi che compongono il libro, di cui quattro nati in italiano e nove in inglese, gli incontri sono fecondi e numerosi: in primis, quello con la lingua italiana, per amore della quale Jhumpa Lahiri ha scelto di vivere metà della sua vita a Roma, e da cui tutto ha avuto inizio; poi quello con i romanzi di Domenico Starnone che l’autrice ha tradotto in inglese (“Lacci”, “Scherzetto”, “Confidenza”), un’esperienza nuova ed emozionante; quello con le Lettere dal carcere di Antonio Gramsci, un potente antidoto al confinamento della pandemia; e infine l’incontro di una vita, in un’altra lingua ancora, quello con il grande poema ovidiano, il cui argomento diventa la metafora principale per interpretare il processo traduttivo. Su tutti questi temi Jhumpa Lahiri posa il suo sguardo acuto e appassionato, uno sguardo bifronte che a ogni pagina trasmette l’urgenza di coltivare il dialogo tra lingue per creare una letteratura e una società più aperte.

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DELITTO DI BENVENUTO

Cristina Cassar Scalia

Data di uscita: 13 maggio

Dalla Roma della «dolce vita» alla quieta provincia siciliana degli anni Sessanta, un salto che il commissario Scipione Macchiavelli avrebbe evitato volentieri. Ma il trasferimento è stato imposto dall’alto, e lui sa bene il perché. Peccato non abbia nemmeno il tempo di ambientarsi: subito si trova per le mani una vicenda intricata, che lo mette alla prova come mai era successo. Con “Delitto di benvenuto” Cristina Cassar Scalia ci regala un nuovo, irresistibile personaggio. Dicembre 1964. Scipione Macchiavelli, giovane funzionario di Pubblica sicurezza, viene trasferito dal commissariato romano «Via Veneto» a Noto, in Sicilia. Ad accoglierlo, oltre a un ambiente per lui quantomeno inusuale, c’è un’indagine assai più complessa di quelle a cui era abituato. Nella capitale ha avuto a che fare con casi non troppo impegnativi; appena arrivato nell’estremo Sud della penisola gli tocca occuparsi della misteriosa scomparsa di un notabile del luogo. Per fortuna può contare su una squadra di ottimi elementi, come il maresciallo Calogero Catalano e il brigadiere Francesco Mantuso. E sull’intuito di un’affascinante farmacista, Giulia Marineo, che raccoglie le confidenze dell’intera città e dalla quale Scipione è attratto sin dal primo momento.

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SVEGLIATEVI, DORMIENTI

Philip K. Dick

Data di uscita: 13 maggio

2080. La Terra è sovrappopolata e milioni di disoccupati ed emarginati, che non producono e non consumano, sono posti in animazione sospesa in attesa di tempi migliori. James Briskin, candidato afroamericano alla presidenza degli Stati Uniti, ha promesso che il suo primo obiettivo sarà trovare loro una sistemazione. Una speranza sembra affacciarsi quando viene accidentalmente scoperto, attraverso una breccia spaziotemporale, un mondo parallelo. Un pianeta vergine tutto da esplorare e colonizzare. Ognuno vi vede una possibilità: un luogo per liberare la Terra dalle masse di diseredati ibernati, per fondare un proprio impero personale, o anche solo per nascondere un’amante scomoda. In realtà quel mondo si rivela popolato da ominidi dotati di una potentissima magia. Sono esseri pacifici o anche la loro civiltà è corrotta e malvagia come quella terrestre? E se non possono insediarsi sul nuovo pianeta, che fare dei dormienti che sono ormai stati risvegliati? "Svegliatevi, dormienti" (1966) riecheggia, tra utopia e distopia, i grandi miti americani, a cominciare da quello della Frontiera, ma soprattutto le tensioni che segnarono la società statunitense dei primi anni Sessanta, dal razzismo al sistema economico stritolante, dalla guerra in Vietnam agli assassinii di Kennedy e Martin Luther King.

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LA VITA NORMALE

Yasmina Reza

Data di uscita: 13 maggio

«Per me il tribunale è un luogo di osservazione come un altro, come la strada, o la mia camera da letto» ha risposto Yasmina Reza quando le è stato chiesto perché, da quindici anni, segua processi, oscuri o clamorosi, in giro per la Francia. «Colui che crediamo altro da noi non lo è» afferma Reza, che, lasciando ai cronisti giudiziari il loro mestiere e alla giustizia di cercare (invano?) un senso nel caos, preferisce fare un passo di lato – e ogni volta spiazza il lettore. Senza curarsi di proclamare verità universali e concentrandosi invece su «frammenti di umanità» – un gesto, una frase, una postura, un dettaglio dell’abbigliamento –, Reza riesce a cogliere, nelle esistenze degli imputati, dei testimoni e delle vittime, qualcosa che non di rado alla giustizia sfugge, e che a quelle esistenze ci accomuna. È «la vita normale», che segue come un’ombra la sua controparte assassina, sovrapponendosi continuamente a essa. Come nel caso della donna che, un mattino di novembre, «incalzata, spinta da una forza senza nome», esce di casa per andare su una spiaggia ad abbandonare sua figlia alle onde, e poi torna a chiudersi nell’opacità della sua esistenza, «presente senza esserlo, come a strapiombo su sé stessa». A lei e ad altri fantasmi è dedicato questo libro. Fantasmi che irrompono sulla scena accanto a quelli dell’autrice, che ha la capacità, propria solo dei grandi scrittori, di insinuarsi nella psiche del lettore senza lasciargli il tempo di comprendere ciò che ha appena letto.

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LE APPASSIONATE

Maria Novella De Luca, Simonetta Fiori

Data di uscita: 13 maggio

L’unica rivoluzione, in un paese senza rivoluzioni, è stata quella delle donne. Invisibile, ostinata, intrecciata alla quotidianità e alla politica, alla giustizia e alla cura, alle battaglie pubbliche e alle rivoluzioni intime. Una rivoluzione senza armi, ma non senza ferite. Questo libro raccoglie le storie di chi ha cambiato il mondo senza aspettare il permesso di farlo. Donne che hanno osato varcare soglie chiuse da secoli, che hanno sfidato istituzioni immobili, che hanno pagato un prezzo per ogni conquista. Alcune lo hanno fatto sotto le luci della ribalta, altre nel silenzio della fatica quotidiana, ma tutte hanno lasciato un segno, spesso più profondo di quanto la storia sia disposta a riconoscere. Dalla politica alla medicina, dall’informazione ai diritti civili, dall’università al sindacato, queste testimonianze tracciano un filo di resistenza e cambiamento, una memoria che non deve andare perduta. Non solo per riconoscere ciò che è stato, ma per capire cosa sta accadendo ora. Perché se il patriarcato non è crollato, se i diritti acquisiti rischiano di sgretolarsi sotto il peso delle nuove disuguaglianze, allora questa rivoluzione non è finita. E le battaglie delle madri e delle nonne risuonano nelle lotte delle nuove generazioni, nelle parole di chi ancora oggi si ribella alle ingiustizie, nei gesti di chi non accetta di fare passi indietro. Queste storie raccolte dalla voce delle protagoniste, che ci hanno consegnato anche il lato privato delle loro vite, sono un testimone affidato a chi continuerà a lottare. Perché la rivoluzione delle donne resta aperta, viva, necessaria. Raccontarla significa difenderla. La rivoluzione delle donne è silenziosa ma inarrestabile. E se oggi rischia di arretrare, raccontarla diventa un atto politico. “Se la battaglia per i diritti non finisce, nemmeno la memoria deve finire.”

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LA FINESTRA SUL PORTO

Claudio Piersanti

Data di uscita: 13 maggio

Roberto è un avvocato di provincia che nasconde molti segreti, e la finestra sul porto è il simbolo della sua totale estraneità alla vita della città. Nella piccola casa che si affaccia sul mare lui torna spesso: ha vissuto lì da ragazzo con la madre, morta da qualche anno. Nessuno sa di questo luogo dove lui va a nascondersi e dove ogni oggetto rimanda alla sua giovinezza, neppure i suoi due amici più stretti: Maria e Piero. Maria è un’archeologa innamorata dell’arte, una giovane donna bella e sincera. Piero, il marito, è un ex attore frustrato e ambizioso: amico e compagno di scuola di Roberto, ha condiviso con lui viaggi e la passione per il jazz. Roberto ha avuto relazioni infelici e senza amore, e sembra rassegnato a una solitudine fatta di passeggiate al porto, immerso nella contemplazione del mare. Per lui, sradicato, nato in campagna e vissuto nelle pianure del Nord, il mare rappresenta una conquista, la sua unica consolazione. Tra i segreti c’è un amore profondo e inconfessabile, che all’improvviso viene allo scoperto. In una notte cambia tutto. L’amore spazza via finzioni e amicizie, esplode la felicità, ma anche il dolore di chi ne resta escluso. Il senso di colpa e la passione si mescolano in una miscela insostenibile. L’ombra della tragedia sta per oscurare la vita di tutti. Ma ogni cosa ha una fine, anche il dolore. La forza dell’amore è inspiegabile, assomiglia a quella del mare. La finestra sul porto è una finestra sulla vita, destinata a cambiare di continuo senza essere mai la stessa.

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DONALD

Stefano Massini

Data di uscita: 13 maggio

Sembra che l’esistenza di ogni essere umano si giochi su un totale di dieci minuti, la somma di quei fatidici istanti in cui nelle nostre vite succede qualcosa di decisivo. Questo libro è la storia dei dieci minuti di un uomo che da quando ha avuto coscienza di sé ha sempre desiderato una cosa soltanto: il dominio. Una biografia dunque? Semmai una ballata, vorticosa e trascinante, picaresca, onirica, graffiante eppure terribile. Narrata dalla voce inconfondibile di Stefano Massini, che con “Lehman Trilogy” ha portato per la prima volta un italiano al trionfo negli Stati Uniti, ecco l’odissea inesorabile di un bambino che diventa ragazzo d’oro e poi imprenditore senza scrupoli, fino all’attimo esatto in cui decide di indossare la maschera che tutti, oggi, conosciamo come Donald J. Trump. Si può narrare l’uomo più potente della terra come lo farebbe un cantastorie dei secoli passati, intrecciando la storia e la leggenda, la cronaca e il mito, l’orrore e la parodia? Nel raccontare la vita del suo ingombrantissimo, esagerato, predestinato protagonista, Stefano Massini parte dal principio: una famiglia di origini tedesche, un vialetto curato che attraversa un prato tagliato perfettamente, una casa immersa nella quiete idilliaca del Queens. Per stemperare la leggenda nell’umorismo e sabotare la mitologia con il sarcasmo, la parola incantatrice di Massini scende nei dettagli infinitesimali e li annoda alla traiettoria di un’esistenza affollata di personaggi: i genitori, il preside, l’autista, la Golden Wife. E poi l’avvocato, colui che di Donald annusa il potenziale e per primo ne percepisce il fluido, che gli insegna il disincanto e l’utilitarismo. Che lo spinge verso il successo, fino alla conquista di New York, fino alla torre più alta di tutte che porta il suo nome. Nel mondo, intanto, la storia continua a scorrere: i discorsi incendiari di Malcolm X, Lee Oswald che esce di casa armato di fucile, Elvis Presley e Frank Sinatra, Muhammad Ali che vola come una farfalla... Ma mentre accade tutto questo, i nostri occhi sono rivolti esclusivamente alle avventure di quel ragazzo con la pelle arrossata e i capelli biondi che velocemente diventa uomo, si fa chiamare «Golden Boy», seduce le ragazze e non rispetta l’autorità degli altri. Accarezziamo l’erba dei campi da baseball dove gioca, lo vediamo indossare il primo vestito elegante e salire su una Cadillac, lo scortiamo lungo la sua scalata trionfale del mercato immobiliare… Finché vediamo prendere forma l’ultima grandiosa idea: la politica come “exit strategy”. Al disastro finanziario, all’inattualità, alla vecchiaia, forse alla morte. Stefano Massini ha scritto la “chanson de geste” di un personaggio opaco, inafferrabile, che fa della menzogna un’arte e del successo un’ossessione. Ecco a voi la storia dei dieci minuti cruciali e delle fatalità che hanno reso Donald J. Trump l’antieroe del secolo scorso e il grande terrore del millennio appena iniziato.

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DI MADRE IN FIGLIA

Concita De Gregorio

Data di uscita: 13 maggio

Ciò che ti isola ti salva, è la vita che ti mette in pericolo. Marilù abita in cima a un’isola: sotto c’è il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. È una donna che affascina ma un po’ spaventa, perché porta con sé il fatto di essere stata molto libera negli anni più liberi del secolo scorso, gli psichedelici Settanta. Fin troppo, pensa sua figlia Angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. Ora Angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia Adelaide – che si fa chiamare Adè –, adolescente tanto attiva in Rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. In questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perché, come primo gesto, Marilù ha requisito il cellulare alla ragazza. Per Adè la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un’avventura. C’è un segreto di cui la nonna non vuole parlare, qualcosa che riguarda la sua storia familiare, la linea femminile che la precede – sua madre, farmacista in un paesino del Sud, e la madre di sua madre, una guaritrice che è finita a vivere in un convento. Un’antica colpa in questa storia senza colpevoli. Sul delicato confine fra amare, proteggere e lasciare andare, fra prendersi cura e avvelenare, le tre, di madre in figlia, provano a capirsi. Ciascuna ha agito con le migliori intenzioni, anche se a volte il rancore, il dolore, l’amore accecano. Concita De Gregorio intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di Marilù, Angela e Adè: subito così vere, così vulnerabili e vive da risuonare immediatamente intime.

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KATE E LA MALEDIZIONE DEI GALLES

Antonio Caprarica

Data di uscita: 13 maggio

Parlare di una maledizione che incombe sui principi e le principesse del Galles è all'apparenza anacronistico, nel XXI secolo. I più scettici forse storceranno il naso, eppure centinaia d'anni di sventure e disgrazie sembrerebbero dimostrare che l'ipotesi non è poi così balzana. In questo nuovo libro, Antonio Caprarica, insieme ai panni di più amato cronista della famiglia reale inglese, veste quelli di lucido investigatore, compiendo un viaggio nel tempo tra le molte manifestazioni di un alone di malasorte che sembra avvolgere davvero, e da sempre, i detentori del titolo del Galles. L'origine della leggenda sinistra potrebbe risalire alla fine del 1200, con l'anatema lanciato dall'ultimo sovrano di stirpe gallese, sconfitto e ucciso da Edoardo I che consegnò così la corona della regione al suo erede: primo dei conquistatori a portare il titolo, primo a conoscere una fine atroce e vergognosa. E avanti nei secoli, tra principi e principesse altrettanto sciagurati, passando da Caterina d'Aragona ed Enrico VIII fino a Diana e Carlo per giungere infine a Kate Middleton. Ripercorrendo i passi della principessa borghese nella famiglia Windsor, l'autore ne racconta gli anni difficili, tra lo snobismo dell'aristocrazia, l'iniziale diffidenza della regina Elisabetta, il conflitto con i Sussex, in particolare con Meghan, e infine la lotta contro il cancro, al di là di fake news e speculazioni. La vicenda di Catherine si intreccia così con la Storia che sembra accanirsi contro i Galles, ai quali, come il lettore potrà verificare, difficilmente ha arriso la vita. Sarà proprio lei, la ragazza di origini popolari, discendente di minatori, a rovesciare questo destino e regalare una nuova stagione alla monarchia?

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LA BANDA DEI CARUSI

Cristina Cassar Scalia

Data di uscita: 13 maggio

Da quando si è trasferita sotto l’Etna, al vicequestore Vanina Guarrasi non era mai successo di lasciarsi coinvolgere tanto da un caso. Ma ora il brutale omicidio su cui deve indagare è quasi un fatto personale. Per lei, per la sua squadra e per un gruppo di «carusi» che già in passato le è stato d’aiuto. In una mattina di aprile, alla Playa, l’unica spiaggia sabbiosa di Catania, viene scoperto il cadavere di Thomas Ruscica, qualcuno lo ha ucciso con un colpo di rastrello alla testa. Thomas era uno dei «carusi» di don Rosario Limoli, parroco di frontiera che opera nel difficile quartiere di San Cristoforo. Vanina lo conosceva: un ragazzo con una famiglia e un passato pesanti alle spalle, però determinato a rifarsi una vita e ad aiutare altri come lui. Criminalità organizzata o delitto passionale? Questo è il dilemma che da subito si trova davanti la polizia. Finché gli indizi non cominciano a convergere tutti sulla stessa persona. Eppure né Vanina, né il suo vice Spanò, né l’inossidabile commissario in pensione Biagio Patanè, di cui alla Mobile nessuno può più fare a meno, credono alla sua colpevolezza. Per scagionarla saranno pronti, ognuno a modo proprio, a trascurare o a mettere in gioco anche la loro vita privata.

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SOGNI DI ZENZERO

Mareme Cisse, Lidia Tilotta

Data di uscita: 14 maggio

Un racconto commovente ed emozionante, una storia di riscatto e di tenacia, una cucina, tra Sicilia e Senegal, che ci abbraccia con le sue ricette. Un racconto di viaggio, di incontro, di cucine migranti. A corredo delle parole, le bellissime immagini rendono immersiva l'esperienza del lettore che potrà incontrare in queste pagine una donna e una cucina uniche. «Mettiti il grembiule e vieni accanto a me. Stanotte ho pensato a un piatto che cucineremo insieme e sarà il nostro piatto». Io e Mareme ci troviamo fianco a fianco nel suo regno, la sua cucina, la cucina di quel luogo magico che è Ginger, quello che lei definisce il suo quinto figlio. Sarà il nostro rito di iniziazione. Perché se davvero voglio mettermi dalla parte dell'altro, dalla sua parte, per raccontare la sua storia di donna solare, determinata e con una voglia pazzesca di combattere è da lì che dobbiamo cominciare. «Io penso al riso e tu alle verdure e ai gamberi. Il riso integrale basmati lo cuociamo poco al vapore e poi finiremo la cottura nel latte di cocco bollente con le foglie di alloro. Taglia a julienne la cipolla, il peperone e gli sparacelli e mettili nell'altra couscoussiera. Anche questi vanno cotti al vapore». Sono spiazzata, non me l'aspettavo e sono un po' in tensione. Da tempo ho scelto di essere la voce dell'altro, di scomparire nella narrazione delle storie di uomini e donne testimoni e protagonisti, spesso involontari, di un'epoca complessa. Stavolta, però, è diverso. Perché Mareme è nera, senegalese (ma ormai italiana) e musulmana e io sono bianca, italiana e di formazione cattolica e imparare a conoscerci è il primo, fondamentale passo. Lo sa lei e lo so io. «Scegli la padella, sono dietro di te». Quale prendo? Mi sento sotto esame. Allungo il braccio per afferrarne una e lei con sorriso sornione: «Sei sicura che le verdure ci entreranno tutte?». Devo muovermi in uno spazio che non è il mio esattamente come lei dovrà muoversi tra pensieri e parole come mai ha fatto prima d'ora. Cambio padella e stavolta ho la sua approvazione. Mareme sa che devo capire come nascono le sue creazioni se voglio raccontare come tutto questo è diventato altro, molto altro. Crea spesso di notte Mareme. Ha creato quando si è sentita tanto sconfitta da non avere più lacrime da versare e crea quando vince. E adesso, finalmente, ha cominciato a vincere.

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IL FUMO E L'INCENSO

Michele Burgio

Data di uscita: 14 maggio

Il tempo sembra immobile a Serrapriola, minuscolo e sonnolento paese dell'entroterra siciliano dove da sempre tutto scorre uguale a sé stesso: padre Ramacca allena la squadra di calcetto della parrocchia, gli adolescenti del rione – i Megli – vivono la noia, l'amore e forse le prime esperienze con la droga, don Orazio Scuderi mantiene saldi gli equilibri, nell'interesse di tutti. Per il resto, l'evento più clamoroso che possa accadervi è la sparizione del crocifisso restaurato con le offerte dei fedeli, che scatena il disappunto delle anziane comari. Almeno fino a quando, in un pomeriggio qualunque, un ragazzino del gruppo dei Megli scompare. A indagare sono chiamati il maresciallo Maira e il procuratore Ammirata, i quali non sono così disposti a scoprire una verità che temono scomoda. Anche il disilluso Sergio Vilardo, ex giornalista d'inchiesta ormai votato al quieto vivere, sembra tenersi alla larga. Il suo intuito però non è ancora del tutto sopito, e lo conduce a intravedere una pista inattesa. E a ritrovare l'incoscienza di seguirla. Ma fino a che punto? Una storia intrisa di amara ironia sull'ineluttabilità del male. Una Sicilia torrida e assolata dove tutti sono innocenti, ma niente è innocuo. Una giustizia sghemba che, come nella lezione di Sciascia, è fragile e feroce espressione del potere.

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CADI, BOMBA

Gerrit Kouwenaar

Data di uscita: 14 maggio

Karel Ruis è uno studente di diciassette anni nel 1940, quando i tedeschi invadono i Paesi Bassi. La sua vita, fino a quel momento comoda e protetta, viene sconvolta dalla guerra. Karel all'inizio è affascinato dalla novità: porta a termine un'ambasceria segreta consegnando una lettera all'amante ebrea dello zio, e s'innamora della nipote di lei. Dopodiché il futuro sembra scomparire, diviso tra l'illusione di una fuga e la realtà della perdita e della solitudine. Un romanzo breve fortemente autobiografico, concentrato ed esplosivo.

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IL CIMITERO DELLE STORIE NON DETTE

Julia Alvarez

Data di uscita: 14 maggio

Alma è una scrittrice che ha raggiunto il successo tra i gringos, negli Stati Uniti, e ora, nella maturità, prende a cuore il destino delle storie a cui non riuscirà a dare forma, perché una vita non basta per tutte le trame che si intercettano o ti intercettano. Il padre lascia a lei e alle sorelle dei possedimenti nella sua isola e patria, Santo Domingo; e Alma sceglie per sé un lotto incolto di terra in un barrio non troppo raccomandabile. Lì nascerà il cimitero delle storie non dette, un giardino cinto da alte mura dove un'amica artista crea installazioni per conservare e celebrare ceneri e frammenti di pagine, gli amabili resti di tanti romanzi mai cominciati. Chiunque può suonare il campanello all'ingresso e raccogliere l'invito semplice che vibra nel citofono: Raccontami. Voci che si riaccendono, vite che si dipanano e si riavvolgono nella memoria di chi le ha vissute. Ecco le sorelle Perla e Filomena, divise da Tesoro, un uomo di cui non ci si può fidare; Bienvenida, sposa giovane del Jefe, il dittatore Trujillo, prima innamorato rapace, poi pronto a metterla da parte come una bambola rotta separandola dalla sua bambina; Manuel, medico che lascia la sua isola per ragioni politiche ma ne ritrova i sapori nell'abbraccio di una donna semplice. Voci che danno voce a storie, storie che sembrano seguire traiettorie diversissime ma lentamente si saldano in un omaggio alle radici e al potere del narrare.

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LA CITTÀ DEL FUMO

Can Xue

Data di uscita: 16 maggio

I racconti di questa raccolta mettono in scena mondi paralleli dalla natura meravigliosa, spesso ineffabile, in cui i personaggi si confrontano costantemente con l'enigma e la sorpresa. In una storia, per esempio, la protagonista parte alla ricerca di un fratello del quale non ha più notizie, e che sembra non volersi far trovare, mentre in un'altra un esperto conoscitore di musica riesce a mettere in contatto i vivi e i morti, creando un ponte tra l'esistenza terrena e quella successiva. Mentre gli abitanti di una città si abituano a vivere in una quotidianità avvolta dal fumo dove tutti i contorni sono confusi, un villaggio viene invaso da pietre che spuntano dal terreno, e una vecchia cicala guida il canto estivo dei suoi simili per poi smembrarsi e reincarnarsi in una nuova ibrida creatura. I confini tra la vita e la morte si fanno sempre più labili e incerti, e il mistero regna sovrano.

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UNA TRANQUILLA VITA DA VULCANO

Sara De Simone

Data di uscita: 16 maggio

Inclassificabile, anticonformista, modernissima: ancora oggi Emily Dickinson ci cattura con la forza dei suoi versi e il mistero della sua vita. Ma era davvero la «poetessa reclusa» di cui alcuni continuano a raccontarci la storia? O c’è molto altro che dovremmo sapere sul suo conto? Affamata di parole e di felicità fin da bambina, osservatrice precoce del mondo e della natura, la giovinezza di Emily Dickinson è densa di incontri e affetti: scolara appassionata di botanica e geologia; carismatica capobanda delle compagne di classe alla Amherst Academy; avida lettrice di Shakespeare e delle sorelle Brontë, senza disdegnare qualche romanzo rosa di successo, Emily Dickinson si distingue fin da subito per l’originalità dei suoi gusti e l’indipendenza delle sue scelte. Colta frequentatrice del salotto degli «Evergreens», che anima assieme alle menti più illuminate dell’epoca, vive circondata da solide relazioni: l’intenso legame con i fratelli, il sodalizio inscalfibile con l’amata Susan Gilbert, l’amicizia con donne e uomini del suo tempo che nutre e coltiva anche quando, poco più che trentenne, sceglie per sé un’esistenza appartata, ma mai isolata. Sara De Simone disegna un ritratto irregolare e appassionato, che rende giustizia a una delle più grandi poete della storia della letteratura: ironica, ispirata, selvatica, ardente, proprio come un vulcano, tranquillo solo in apparenza, Emily Dickinson ci guarda dalle pagine di questo libro, vicina e imprendibile. E continua a parlarci.

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LIBRI INSIEME

Chiara Faggiolani

Data di uscita: 16 maggio

Sono numerose e si moltiplicano giorno dopo giorno in un autentico processo di gemmazione. Le comunità della conoscenza stanno cambiando il modo in cui le persone vivono i libri. Cosa sono concretamente? Sono realtà che prendono forma in contesti e luoghi molto diversi: biblioteche ‘normali’ e di condominio, gruppi di lettura analogici e digitali, librerie tradizionali e associative, silent reading party, ritiri letterari, human libraries. Sfiorano le gerarchie tradizionali della filiera del libro, ma più frequentemente nascono completamente al di fuori di essa, in spazi inusuali che ritrovano nuova vita grazie alla lettura condivisa. Le comunità della conoscenza fanno del libro il loro motore e delle storie il loro carburante. Storie che diventano strumenti di cura e agenti di sviluppo per le comunità. Chiara Faggiolani, attraverso conversazioni con decine e decine di pionieri della lettura nel nostro paese (e oltre), racconta micro-storie che vedono nella lettura l’agente di sviluppo per la comunità, lo strumento di rigenerazione urbana, di innovazione sociale, di contrasto alla solitudine e di promozione della salute. “Libri insieme” si rivolge a chi lavora nel mondo del libro e vuole cogliere nuove opportunità, ai professionisti che vogliono comprendere i cambiamenti culturali in atto. Ma è anche un libro che parla al cuore dei lettori, a chi crede nella forza trasformativa delle storie.

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FIUMI NEFRITE VORTICI

Fabio Pusterla

Data di uscita: 18 maggio

Il dramma dell’invecchiamento; il progressivo imbarbarimento della società civile occidentale; l’avanzata delle destre populiste e sovraniste in tutta Europa; lo scoppio della guerra in Ucraina e in Medio Oriente; l’incombente catastrofe ambientale; le figure allegre dei nipotini, Lucio, Tullio e Gemma. Come sempre, la poesia di Fabio Pusterla tocca temi che riguardano la sfera dell’impegno politico e civile, un occhio rivolto al mondo, un occhio alla realtà più prossima e personale.

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LE BIBLIOTECARIE DI NOTRE-DAME

Janet Skeslien Charles

Data di uscita: 20 maggio

Parigi, 1918. Dalla finestra, Jassie alza gli occhi verso l’imponente cattedrale di Notre-Dame. Le viene da domandarsi come l’uomo sia riuscito a costruire qualcosa di così meraviglioso. Ma non ha tempo per fermarsi, deve correre a prendere gli ultimi libri di cui ha bisogno prima di partire: se Notre-Dame rappresenta il lato migliore dell’uomo, ad aspettarla è il peggiore. Jassie, infatti, è una bibliotecaria della National Library di New York ed è anche membro di un’associazione di donne americane che aiuta le famiglie cadute sotto il giogo dell’occupazione tedesca. La sua missione è quella di aprire una biblioteca dove i bambini, insieme alle loro madri, possano trovare uno spazio sicuro e uno spiraglio di luce, quello che solo le storie sanno dare. Ma Jassie non si limita a distribuire libri. Mette a repentaglio la propria vita per salvarne altre. Arriva persino a sacrificare un nuovo amore che sente nascere in lei. Perché nasconde un segreto. Un segreto che, quasi sessant’anni dopo, l’aspirante scrittrice Wendy scopre per caso. La ragazza capisce subito che ha di fronte una storia che non può essere taciuta. Perché nessuno deve mai dimenticare l’importanza dei libri anche nei periodi più bui. In particolar modo i bambini, che non capiscono fino in fondo cosa accade intorno a loro.

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LE 21 MADRI COSTITUENTI

Caterina Caparello

Data di uscita: 20 maggio

Erano partigiane, insegnanti, sindacaliste, intellettuali, operaie. Le dividevano le idee politiche – democristiane, comuniste, socialiste, qualunquiste – ma le univa una convinzione profonda: l’Italia del dopoguerra doveva essere rifondata anche dalle donne. Il 2 giugno 1946 furono elette all’Assemblea Costituente. Non vi entrarono in punta di piedi ma a passo spedito, portando con sé anni di lotte, studio e resistenza. C’è chi aveva camminato per le montagne con messaggi cuciti nell’orlo della gonna. Chi aveva studiato di nascosto, con i quaderni prestati dalle compagne. Chi aveva sfidato i giudici fascisti senza abbassare lo sguardo. Chi aveva fatto politica nei campi, nelle aule, tra le fabbriche e i banchi di scuola. Tutte avevano affrontato ostacoli, silenzi, esclusioni. Sapevano cosa volesse dire vivere senza diritti, e avevano scelto di non accettarlo più. E tutte seppero usare la propria voce per rivendicare anzitutto il diritto di voto alle donne, e poi per scrivere una Costituzione più giusta, più libera, più umana. Questo libro racconta le 21 Madri Costituenti, una per una. Con precisione storica e profondità narrativa, ci restituisce le loro storie nel vivo dei gesti, delle scelte, delle parole. Le battaglie politiche si intrecciano a quelle personali, piene di coraggio, contraddizioni, sogni e la straordinaria forza di immaginare un futuro più giusto. Per questo le Madri Costituenti non sono solo il nostro passato. Sono una promessa ancora aperta: quella dei diritti delle donne.

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IL MIO NOME È EMILIA DEL VALLE

Isabel Allende

Data di uscita: 20 maggio

Emilia del Valle Walsh nasce a San Francisco nel 1866. Sua madre, Molly Walsh, è una suora irlandese sedotta da un aristocratico cileno. Emilia cresce nel cuore di un umile quartiere messicano, diventando una giovane donna brillante e indipendente che sfida le norme sociali per perseguire la sua passione per la scrittura. Da giovanissima, inizia a scrivere romanzi d’avventura sotto lo pseudonimo di Brandon J. Price, ma la sua carriera decolla quando diventa editorialista al San Francisco Examiner. Emilia convince il suo editore a mandarla in Cile per coprire una guerra civile con interessi economici e politici statunitensi. Così, nel 1891, si ritrova a Santiago, una città sull’orlo del baratro. Ospite della (già nota ai lettori) mitica Paulina del Valle, vive gli scontri in prima linea, s’innamora e riprende contatto con il padre biologico in punto di morte. Emilia dovrebbe tornare a San Francisco, anche per coronare il suo amore, ma decide prima di voler vedere una piccola proprietà terriera, l’unica eredità lasciatale dal padre, nei pressi del lago Pirihueico, in una zona disabitata di inviolata bellezza naturalistica. Una storia di amore e guerra, di scoperta e redenzione, raccontata da una giovane donna coraggiosa che affronta sfide monumentali, sopravvive e si reinventa.

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SE TU NON RIDI PIÙ

Barbara Perna

Data di uscita: 21 maggio

“Non sono più un avvocato.” Amalia Carotenuto lo ripete da anni, eppure nessuno ha dimenticato i casi che hanno fatto di lei uno degli avvocati migliori di Napoli, pronta a gettarsi nel fuoco per difendere un innocente. Ma ormai quel passato è chiuso in una cella carceraria insieme a un dolore immedicabile e a una colpa che Lia non può perdonarsi, e della sua passione per il diritto sono testimoni solo gli studenti dell'università dove ora insegna.

Un giorno di primavera, però, il corpo di una giovane donna viene ritrovato nel Parco della Rimembranza e il destino vuole che quella donna sia molto vicina alla sola persona capace di portare un po' di allegria nella vita di Lia: Cetta Caracciolo, travolgente incarnazione della più esuberante femminilità partenopea nonché figlia della principessa Matilde Brancaccio. E se sono Cetta e la sua nobilissima madre a chiederle di indagare, Lia non può tirarsi indietro. Sarà così che – affiancata dal suo fido assistente Picchio Malatesta, tassista per necessità e investigatore per vocazione – Lia si avventurerà tra i pettegolezzi e le scabrose verità dell'alta borghesia campana, dentro il dolore silenzioso di una famiglia, attraverso passioni e ossessioni con cui è giunto anche per lei il momento di fare i conti.

 

Se tu non ridi più è così un giallo che – attraverso i personaggi di due madri ferite – ci interpella sul significato della giustizia, sulla possibilità che essa sia lo strumento che ricuce gli strappi e non quello che condanna in modo inappellabile.

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CONTINUATE IN CIÒ CHE È GIUSTO

Alessandro Raveggi

Data di uscita: 21 maggio

A trent'anni dalla sua scomparsa, Alessandro Raveggi ripercorre la storia di un profeta disperato e pieno di speranza, che ha creduto nella possibilità di un'umanità multilingue e capace di valicare muri e frontiere. “Liberarsi dalla guerra, dal militarismo, dalla distruzione ecologica, dall'incombere dell'apocalisse civile o militare che sia – non è solo un imperativo per chi vuole che i nostri figli o nipoti possano ancora vivere o per chi ama i popoli lontani. Non è solo questione dei generosi, per capirci meglio”: no, è questione che ci riguarda tutti, oggi come nel 1988 quando Alexander Langer pronuncia queste parole. Nato a Vipiteno, in Alto Adige, nel 1946 e morto suicida a Firenze quarantanove anni dopo, nella sua breve vita Langer ne ha vissute moltissime. Di origini ebraiche ma di formazione cattolica, in fervido ascolto di tutte le esperienze più radicali del suo tempo – dalla fede di don Milani alla militanza per Lotta Continua –, instancabile promotore del dialogo tra i popoli altoatesini, pacifista, ecologista, Langer è stato uno dei fondatori del partito dei Verdi italiani, europeista ed eurodeputato. Le pagine di Alessandro Raveggi sono un caleidoscopio che ce ne restituisce la ricchezza inquieta, la profonda modernità, l'energia visionaria sempre accompagnata dalla immane fatica di commisurare il sogno alla realtà. Prima di andarsene, come molti profeti, troppo presto, Alex Langer ci ha lasciato un messaggio: “Non siate tristi. Continuate in ciò che era giusto”. E allora attraversiamo queste pagine che da biografia si fanno narrazione per ritrovare intatto lo spirito con cui lui stesso ha creduto nella possibilità di abbattere muri, costruire ponti, fare pace tra gli uomini, e tra gli uomini e la Natura.

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ULTIMA USCITA PER BROOKLYN

Hubert jr. Selby

Data di uscita: 21 maggio

Uscito nel 1964 e bandito per anni nel Regno Unito e in Italia con l’accusa di oscenità, diventato poi un libro (e un film) di culto, "Ultima uscita per Brooklyn" è un dirompente romanzo a episodi che racconta la vita violenta di una New York proletaria e marginale, fatta di case popolari, cantieri navali e bettole di quartiere. Nelle sue pagine si muovono teppisti e teddy boys da quattro soldi, operai in sciopero, prostitute e giovani travestiti sempre strafatti di benzedrina: volano coltelli e pugni e scorrono alcol e sangue, scoppiano risse in strada, scontri con la polizia, liti familiari che rimbombano fuori dalle finestre dei palazzi; ma c’è anche spazio per miracolosi attimi di felicità: la scatenata allegria di una festa di matrimonio in un bar, un’improbabile serata di poesia nel salottino di una drag queen, una notte d’amore fra un truffatore disperato e un marchettaro dei quartieri alti, la gioia di un ragazzino per la sua prima, sgangherata motocicletta. Lo sguardo di Selby non indietreggia di un millimetro di fronte alla brutalità, ma è anche carico di compassione e di tenerezza; la sua lingua, in cui l’immediatezza del parlato si accompagna a un ritmo dal virtuosismo jazzistico, redime l’oscurità senza speranza del mondo che descrive consegnandola alla grande letteratura.

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MORDERE LA TERRA

Francesco Speranza

Data di uscita: 23 maggio

Dopo vari tentativi di accessi alla facoltà di medicina, Lorenzo decide, insieme al suo più caro amico, Donato, di utilizzare la legge sull'insediamento dei giovani in agricoltura della Regione Lazio. Prendendo in gestione alcuni terreni che lavorava il nonno di Lorenzo, i due si reinventano così imprenditori agricoli, resistendo con coraggio alle insidie della vita, che non mancano mai. I genitori di entrambi all'inizio si mostrano scettici, ma non li ostacolano e, alla lunga, finiranno persino per incoraggiarli. Entrambi i ragazzi cresceranno, matureranno e troveranno l'amore: Lorenzo si unirà in matrimonio con una ragazza indiana, figlia di un dipendente dell'azienda agricola, e avrà due figli; Donato, invece, sposerà una ragazza italiana che lo renderà padre di una bambina. Ben presto, però, gli alti e i bassi della vita porteranno il loro rapporto professionale a complicarsi, rischiando di intaccare la loro amicizia. Spetterà unicamente a loro, con il solo aiuto della propria forza interiore, resistere alle difficoltà. Ma lo stesso amore che li aveva resi forti e sicuri, avrà epiloghi inaspettati. Un romanzo sentito e profondo, che vuole difendere il coraggio di quella che viene erroneamente giudicata la "generazione bambocciona", denunciando la miseria che interessa ancora tanti giovani di ogni nazionalità, che lottano per un tetto e un lavoro, a dispetto di tutti i sogni... che restano sogni.

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L'ANNO HA PERSO LA SUA PRIMAVERA

Edgar Morin

Data di uscita: 23 maggio

Un pomeriggio di giugno del 1931 a Parigi, un ragazzino di dieci anni esce allegramente da scuola. È sorpreso nel vedere che ad attenderlo c’è lo zio ma, lontano dal sospettare qualcosa, passa qualche giorno spensierato a casa sua fino al ritorno del padre, vestito di nero. Inizia così la storia di Albert Mercier, che è in parte anche quella dell’autore. Una storia segnata dal dolore per la perdita della madre e per le bugie degli adulti, che gli hanno impedito di dirle addio. Albert si chiude in se stesso e la sua adolescenza trascorre solitaria, nutrita unicamente da film e romanzi. Finalmente arriva il liceo, Albert si fa nuovi amici, trova una seconda famiglia nei compagni e nei professori, prova le prime attrazioni amorose. Sono gli anni che seguono l’ascesa di Hitler al potere: la politica irrompe nella scuola, gli studenti si schierano e si contrappongono, e Albert comincia a interessarsi agli avvenimenti internazionali. L’anno del diploma è anche quello in cui la Germania invade la Polonia e quando la Francia viene occupata per Albert giunge il momento di decidere davvero da che parte stare. Dopo essersi rifugiato a Tolosa, si unisce alla Resistenza appena ventenne. Edgar Morin racconta gli anni di passaggio all’età adulta di un giovane parigino che lui stesso definisce suo alter ego, in un periodo cruciale per la storia d’Europa. Un romanzo autobiografico scritto nel 1946 e rimasto inedito fino a oggi, che fa luce sulla formazione psicologica, intellettuale e politica di uno dei più grandi pensatori del nostro tempo.

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OCCHI DI BAMBINA

Marco Vichi

Data di uscita: 27 maggio

Arianna ha sette anni quando la nonna le fa una domanda che potrebbe cambiare la vita di tutte e due: «Vuoi andare dalla mamma o vuoi stare qui?» Con i nonni Arianna sta bene, ha tantissimi giochi, può mangiare tutto quello che vuole e la notte può dormire in mezzo a loro nel lettone. Ma la mamma le manca…Siamo nel 1985, e inizia così l’avventura di una bambina che non sa ancora quale sarà la sua odissea. Si scontrerà con il mondo dei grandi e con i loro litigi, anche se riuscirà a vivere quel che una bambina dovrebbe sempre vivere: giochi, amicizie, scuola, stupore e scoperta. Ma sullo sfondo rimane la sensazione costante di essere provvisori, di non poter mettere radici da nessuna parte, di dover restare sempre all’erta, pronti a fuggire. Chissà perché poi… Cosa avrà fatto la mamma di così sbagliato, si chiede Arianna, per dover vivere con questa paura addosso? E chi è che la sta cercando? Un’incredibile storia vera raccontata con candore attraverso i ricordi di una bambina con un passato fuori dall’ordinario, un passato anche drammatico, che però non è riuscito ad avvelenarle l’anima. Un romanzo di rara intensità che esplora le fragilità e il coraggio dei più piccoli di fronte alle situazioni della vita, e la loro sorprendente capacità di trovare la luce nel buio.

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ESEMPLARI UMANI

Juliana Leite

Data di uscita: 27 maggio

Quasi tutti gli amici se ne sono andati e lei, Natalia, è rimasta. A volte pensa che è una vecchia fortunata a non essersi spenta come tanti, ma è un pensiero che subito svanisce. Quando la luce del mattino è una bellezza, sistema il divano blu, il tappeto e i quadri alle pareti, arieggia il soggiorno perché qualcosa di nuovo e di piacevole può sempre accadere. Sua figlia vive lontano e Vicente, suo marito, è scomparso, ma Natalia non è sola. Le persone care con cui ha condiviso la vita popolano come compagni invisibili la casa con i loro ricordi. Vicente, che amava le carte geografiche e i biscotti al rum, un uomo magrolino che si era incurvato in vecchiaia, dopo essere stato perseguitato a tal punto dalla dittatura da restare a lungo nascosto nello scantinato di un amico; Sarah, l’amica dal carattere impossibile, proprietaria del negozio di biscotti da cui Natalia tornava puntualmente con un sacchetto tutto appiccicoso di burro e granella di zucchero; Jorge, il senzatetto che aveva messo su casa all’angolo della strada con un mucchio di cartoni e un po’ di borse di plastica, e prediceva il futuro in cambio di qualche Campari; tutti coloro che con lei hanno vissuto gli anni della violenza della dittatura, del crollo delle ideologie e del mondo che diventava improvvisamente altro da quello che avevano conosciuto, si ripresentano puntualmente nella mente di Natalia come personaggi di un teatro della vita nient’affatto perduto, ma vivo e attuale. Mentre vaga tra la finestra del soggiorno e il tavolo della cucina, e la memoria la trasporta alle scene vivide intorno alle quali si svolgeva la sua esistenza, Natalia rivive la bellezza e la forza della condivisione, del destino comune che ha unito la sua cerchia di amici anche nei periodi più bui e nelle prove più dure. Con una scrittura tersa e impeccabile, Juliana Leite offre alla narrativa contemporanea un personaggio indimenticabile che, alla fine dei suoi giorni, segnati come tutti da ombre e da lutti, parla dell’amore, dell’amicizia, del dolore e del piacere “con la gioia di una ragazza che scopre la vita” (José Eduardo Agualusa) e la lucidità e il buon umore di chi ha davvero vissuto fino in fondo. Il tempo dell’assenza e della memoria, della famiglia e dell’amore, dell’amicizia e della vecchiaia in un romanzo di una delle più acclamate autrici brasiliane contemporanee.

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SIGNORA BEETHOVEN

Rita Charbonnier

Data di uscita: 28 maggio

Per vedere il proprio figlio è costretta a travestirsi da uomo. Ogni volta che entra in un negozio o incontra qualcuno per strada, su di lei si posano sguardi pieni di diffidenza, commiserazione, per non parlare dei colpetti di tosse, dei mormorii che si sollevano nelle sale da concerto. Eppure, Johanna non è una criminale. È la cognata di Ludwig van Beethoven. Certo, da giovane qualche irregolarità l’ha commessa. Tutti la considerano una mezza ladruncola, una donna facile, ma non è affatto così. Come se non bastasse, Beethoven fa di tutto per strapparle il figlio Carl. Desidera un erede? Desidera fare di lui un grande musicista? Vuole solamente ricattare Johanna per motivi non chiari? Come in altri romanzi pubblicati da Marcos y Marcos, eccoci nuovamente di fronte a una donna costretta a guadagnarsi con le unghie un posto in società. E tornare, almeno, a occuparsi del proprio figlio. Sullo sfondo, un Beethoven insopportabile, fragile, scorbutico, ma anche il racconto della creazione musicale, in tutta la sua maestosa, energica bellezza.

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IL PAESE DEI MATTI

Federica Iacobelli

Data di uscita: 28 maggio

Bassa emiliana, maggio 1944. La piccola Gianna, suo fratello Carlo e la sorella Adriana lasciano la città, resa pericolosa dai bombardamenti, per sfollare con la famiglia in un paese che agli occhi della bambina sembra dominato da un castello da fiaba. In realtà il palazzo è un grande manicomio da cui un giorno Gianna vede uscire una bara scortata solo dal vecchio parroco e allora, per compassione, si accoda, suscitando lo sconcerto degli abitanti del paese, perché quando i matti muoiono nessuno li accompagna. È l'inizio del legame tra la bambina e quello strano posto, il castello-manicomio da cui le arrivano piccoli giochi, doni fragili creati da un uomo rinchiuso tra quelle mura. Un romanzo sulla forza e la luminosità degli affetti in tempo di guerra, sulla solidarietà che va oltre i pregiudizi e travolge le abitudini di un'intera comunità.

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ATTRAVERSO LE BUFERE

Anne-Laure Bondoux

Data di uscita: 28 maggio

Questa è la storia che devo raccontarti, Willow. È la storia di una famiglia, di una casa e di un paese. Tutto inizia alla vigilia di una guerra mondiale, nella fattoria di un villaggio chiamata Les Chaumes. Finirà un secolo dopo, nello stesso posto. Tra queste due epoche, quattro generazioni che vivono qui, tormentate da segreti e fantasmi. Vedrai cambiare le stagioni, le abitudini, le leggi e i governi. Vedrai gli uomini innamorarsi, sognare in grande, andare in guerra e tornare senza parole e senza gloria. Un’appassionante saga familiare dal respiro potente in cui i destini familiari si mescolano alla grande storia in modo travolgente.

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IL NIDO

Catherine Chidgey

Data di uscita: 28 maggio

Tama, una giovane gazza, è solo un pulcino indifeso quando viene salvato da Marnie, e in quel momento sarebbe potuta finire la sua storia. «Se mi tiene sveglio», minaccia Rob, il marito di Marnie, «gli dovrò torcere il collo». Ma con l’arrivo di Tama si presentano nuove possibilità per il futuro della coppia. La gazza sa parlare e la sua fama cresce rapidamente. Fuori, tra i pini, suo padre lo avverte della malvagità degli esseri umani, mentre dentro casa Marnie gli confida le violenze subite nel suo matrimonio. Più Tama osserva, più il mondo animale e quello umano si somigliano, in tutta la loro incertezza, speranza, brutalità e incomprensibilità. La gazza Tama è la vera protagonista di questa storia: figlio surrogato, coscienza, testimone, voce narrante comica, tragica e poetica. Anche se ciò che dice ad alta voce può sembrare spesso assurdo, il racconto che emerge è umano in maniera quasi inquietante. Il nido è il miglior libro di Catherine Chidgey: comico, profondo, poetico e incredibilmente autentico.

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LASCIA CHE LA VITA ACCADA

Sara Colombo

Data di uscita: 30 maggio

Cosa fare quando il peso della vita diventa insostenibile, tanto da spingere a pensare che sarebbe meglio porre fine alla propria esistenza piuttosto che continuare a soffocare nel malessere e nell'incertezza? È questa la domanda che si pone Luca, il protagonista del romanzo, quando si risveglia su una barella in una sala di rianimazione, dopo aver tentato il suicidio. Da questo momento inizia per lui un percorso doloroso, ma anche di profonda trasformazione. Grazie al costante dialogo con il suo saggio alter-ego, all’incontro con una serie di persone che cambieranno la traiettoria della sua vita, al confronto-scontro con i genitori e alle sedute di psicoterapia, Luca intraprende un viaggio interiore che lo condurrà alla riscoperta di sé stesso e del suo equilibrio. Con uno stile che ricorda il realismo isterico dei grandi narratori postmoderni, Sara Colombo utilizza la scrittura come una lama capace di squarciare il buio della depressione e di guidarci nelle tenebre. L’autrice mescola il proprio vissuto alla finzione letteraria con acume, intelligenza e un profondo amore per le parole e per la musica, dando vita a una storia che esplora senza paura la sofferenza mentale e rivelando un talento narrativo di grande forza e sincerità.

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