L'AMORE DI GRETA PER I PAPPAGALLI, Denise Ciampi

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Finalmente Alice è venuta. Ha visto il libro di Bulgakov sul tavolo: «Che roba è?» mi ha chiesto. Ho farfugliato qualcosa sul libro e sulla sua provenienza. Ha voluto sapere chi fosse Margherita. «Una donna che a un certo punto diventa una strega e che, da quel momento, tutti cominciano a chiamare “Regina Margot”», le ho detto spiegandole anche che mia nonna diceva che Santa Margherita è la mia santa perché il mio nome ha la stessa origine di «Margherita». «Allora anche tu puoi essere la Regina Margot!» ha concluso Alice senza battere ciglio. Mi è sembrata un’idea balorda: «Io… una strega?» le ho chiesto senza essere sicura di aver capito bene. «Che ti devo dire? Secondo me è più divertente essere una strega che una santa, no? Poi, a dire la verità, un po’ l’aria da strega ce l’hai. Sempre chiusa qui… sembra che tu viva in un mondo misterioso… tutto tuo, tu sei la regina di questo mondo e i pennuti sono la tua corte. Abbiamo anche un principe! E io? Chi potrei essere io? Non ce ne sono altre donne in quel tuo libro?»

Il gioco di Alice cominciava a piacermi e mi è venuto in mente che lei poteva essere Nataša.

«E chi sarebbe questa Nataša?». Le ho raccontato che è la cameriera di Margherita, che diventa anche lei una strega e compare volando a cavallo di un porco. «Ah, per il porco nessun problema… ne conosco tanti! Si tratta solo di imparare a volare», mi ha detto ridendo.