top of page
Immagine del redattoreLibri sul divano dei pigri

EVA (ANNO 2024), Nicoletta Stecconi

Pagine da scoprire


− MediaintelbuongiornosonoEvapossoesserleutile?

− … ? … ! #!

− Sì certo, comprendo perfettamente …

− … … … ?! …## !!

− Mi spiace signora non dipende da me, dovrei fare un controllo, se mi dà qualche secondo consulto il sistema …

− !!! *°°# *+** ++ °§ %= :-$** ... ????!!!

− Si, signora, capisco il suo disappunto, ma vorrei capire cosa è successo, e poterle dare una spiegazione, sì, no, sì, no ... per favore, mi lasci parlare …

− !??*+++ §°#@ ..ç%/ - \\! *ç##§§ .. #***”!!

− Mi scuso, ma proprio non posso aiutarla se non mi dà il tempo di controllare…

− !! :..::: °/”%//\ _ -* §#### . !!!

− (ahhhhhhh… non ce la faccio piùùùù... ) Va bene, signora, come crede, non c’è problema, grazie per aver chiamato la Mediaintel.

Escher, Balcone

Il lavoro mi rendeva pazza e il capo non smetteva più di guardarmi con occhi di sfida.

Il suo odio sembrava influenzare a distanza gli utenti che chiamavano, sempre più aggressivi e in cerca di uno sfogo anche loro.

Quel giorno, in particolare, non riuscivo a continuare a lavorare in quel modo.

− Mi scusi, signore, ho un imprevisto dovrei prendere un permesso.

− Ah, signorina!! Lei fa un po’ troppo come le pare, e cosa avrà mai di così importante da allontanarla dal suo lavoro?

− Mia nonna…

− Sua nonna?

− Sì, vede, mia nonna è molto anziana… vive sola, e proprio ora mi ha chiamato in lacrime, si è fatta male…

− Si è fatta male sua nonna? Molto anziana? Quanto anziana?

− Novanta, bè non ancora, ottantanove anni…

− E che si sarebbe fatta sua nonna?

− È caduta, scivolata in casa… urla dal dolore, la gamba, il fianco… il femore! speriamo che non si sia rotta il femore, ecco… devo andare a soccorrerla, non ha nessuno oltre me.

− Il femore? È un classico, nelle donne anziane, chissà…

− Eh, speriamo di no, eh sarebbe terribile… ma devo andare, devo, recupererò queste due ore di permesso appena mi sarà possibile.

− Prego, prego, signorina Eva, lei è padrona, come tutti qua dentro, e poi lo sa, il corrispettivo economico le verrà decurtato dallo stipendio no?!

− Sì, certo, appunto… ma la nonna…

− Vada, vada, mi saluti la nonna…

− Grazie, grazie che Dio gliene renda merito (maledetto!).

Trasformatosi in una divinità capricciosa, il capo reparto gestiva il destino altrui, movimentando delle crocette in un monitor: i telefonisti erano le crocette, e i turni i loro cicli vitali.

È meschino l’uomo! Soprattutto quando nella scala sociale occupa un posto di un gradino, piccolo piccolo, sopra la moltitudine, pensai.

Ogni volta che qualcuno aveva bisogno di un permesso, per qualsiasi motivo, lui voleva vederlo strisciare esponendo con umiltà e sofferenza tutte le problematiche proprie e delle sette generazioni che lo avevano preceduto.

Così avevo preso un permesso, l’idea di non rispondere al telefono per risolvere i problemi di vita e di morte degli utenti mi liberò dall’angoscia, anche se ciò significava non guadagnare un centesimo, e questo era un problema di vita e di morte strettamente personale.

Per incontrarmi con Filippo al mare, nel Metaverso, avevo dovuto mettere in mezzo la nonna.

Povera nonnina, all’età di ottantanove anni è la cosa peggiore che le potesse accadere, se non fosse che è già morta anni fa anche lei, pensai mentre fuggivo dal call center.

Attraversando il centro quasi correndo passai al bar da Jamal.

− I-am-going-to-the-sea-meeting-my-dearest-friend.

− Io-sta-qui-fino-dieci-stanote-poi-va-casa-solo-vuola-caffè-Eva?

Lo ringraziai per il caffè con una lauta mancia, la giornata era improntata alla perdita economica ormai.

In metro trovai perfino un posto a sedere e, mentre il treno sfrecciava verso il mare, sbirciavo nel tablet del ragazzo seduto accanto a me in cerca di notizie, la velocità dei suoi polpastrelli mi mandò in confusione.


(Tratto da: Eva. Le dissolvenze dell'essere)

©Nicoletta Stecconi

 

Per contattare Nicoletta Stecconi:

Sito (recensioni libri): Nicoletta Stecconi

Libri su Amazon:

 

Comments


bottom of page