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Immagine del redattoreLibri sul divano dei pigri

FERRAGUS, Honoré de Balzac

Di libri e di letture

Paris, rue Soly

Auguste sorprende Clémence, di cui è segretamente innamorato, procedere a passi furtivi in direzione di rue Soly, “la più stretta e meno praticabile di tutte le vie di Parigi”. Una donna ricca, bella e casta si reca, al calar del giorno, in una casa infamante? Sconvolto dalla scoperta, dopo averla spiata, inizia la sua opera per insinuare il tarlo del dubbio nel marito di Clémence, Jules. C’è un uomo, un uomo certo di dubbia moralità. Il suo nome è Ferragus. La tragedia incombe. Il sospetto uccide.

Ma l’amore ch’era esclusivo e puro rimane. Fino all’ultimo fiato. Fino a quando cala il silenzio in questa città, dove

... tutto fa spettacolo, anche il dolore più sentito. C’è gente che si mette alla finestra per vedere come piange un figlio seguendo il feretro della madre, come ce n’è di quella che si procura un posto comodo per vedere come cade una testa. Nessun popolo al mondo ha avuto occhi più voraci.

Fra la tragedia e le storie di varia umanità si schiude un inno d’amore per Parigi, il più delizioso dei mostri, dove le soffitte sono una

sorta di testa piena di scienza e di genio; i primi piani, ventri felici; le botteghe, veri e propri piedi; […]. Tutte le porte sbadigliano, girano sui cardini, […]. Insensibilmente le articolazioni scricchiolano, il movimento si propaga, la via parla. A mezzogiorno, tutto è vivo, i camini fumano, il mostro mangia; poi ruggisce, poi le sue mille zampe si agitano.”

Honoré, non sarà il tuo capolavoro, ma di Parigi, regina delle città, gran cortigiana di cui si possono intendere testa, cuore e capricci odo ancora l’eco del suo respiro.

@Librisuldivanodeipigri


 

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  • Editore: Garzanti Libri (19 gennaio 2006)

  • Collana: I grandi libri

  • Lingua: Italiano

  • ISBN-10: 8811366542

  • ISBN-13: 978-8811366546


 

P.S. Ferragus, primo romanzo della trilogia “Storia dei tredici”, fu dedicato all’amico compositore Hector Berlioz. Ne suggerisco la lettura ascoltando la Sinfonia Fantastica (godetevi anche l’ascolto puro). Ci sono molte belle interpretazioni di questa sinfonia. Ne ho scelte due: l’interessante esecuzione su strumenti d’epoca dell’Orchestre Révolutionnaire et Romantique diretta da John Eliot Gardiner


e la versione diretta da George Pretre perché ne conservo un personale e indimenticabile ricordo.


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