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LA DIVA JULIA, W. SOMERSET MAUGHAM

Di libri e di letture

Annette Bening in una scena del film La diva Julia
Annette Bening in una scena del film La diva Julia

Dicono che recitare è soltanto finzione. Questa finzione è la sola realtà

Suo padre è il più bell’uomo d’Inghilterra, sua madre la più brava attrice. L’unico desiderio di Roger si chiama “realtà”. Non li rimprovera, tuttavia il loro modo di vivere gli ha tolto la possibilità di credere in qualsiasi cosa. Il ragazzo ricorda un episodio alla madre:

«Una sera, da ragazzino, avrò avuto quattordici anni, stavo tra le quinte a vederti recitare. Doveva essere una bella scena, tu dicevi le tue battute con tanta sincerità e quello che dicevi era così commovente che mi venne da piangere. Ero tutto sovreccitato, mi sentivo, non so come dire, elevato. Partecipavo alla tua sofferenza, mi sentivo un piccolo eroe; mi pareva che mai più avrei fatto un’azione bassa, meschina. E poi tu sei venuta in fondo alla scena, vicino a dov’ero io, con le lacrime che ti colavano sul viso; e dando la schiena al pubblico hai detto al direttore di scena, con la tua voce normale: cosa diavolo combina l’elettricista? gli avevo detto di togliere la luce blu. E un istante dopo ti sei girata verso il pubblico con un grido di angoscia e hai continuato la scena».

Julia replica:

«Tesoro, ma era una recita. Se un’attrice sentisse davvero le emozioni che rappresenta andrebbe in pezzi. Ricordo bene quella scena. Faceva crollare il teatro. Non ho mai avuto tanti applausi in vita mia».

Roger invece s’è sentito deriso, imbrogliato da questa madre inesistente, da questa donna ch’è solo le innumerevoli parti che ha interpretato.

Recitare è arte, e l’arte si crea. Nasce dalle vite di uomini e donne, dalle loro più piccole emozioni che prendono forma e sostanza in una dimensione nuova, dove illusione è il pubblico, realtà gli attori. L’attore è emblema del “trambusto vano e confuso che chiamano vita”. La realtà inizia là, dove termina la quinta e comincia la scena. Fino a quando cala il sipario, e un altro si leva. Ben più grande, con un cast immenso, in una commedia senza fine. Ecco l’ultimo trillo: “Pronti per andare in scena!”

©Librisuldivanodeipigri


 

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  • Editore: Adelphi; 3 edizione (25 maggio 2005)

  • Collana: Gli Adelphi

  • Lingua: Italiano

  • ISBN-10: 8845919978

  • ISBN-13: 978-8845919978

 

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