Di libri e di letture
Linguaggio ibrido, potente, ruvido. Mescolanza di dialettismi, lemmi arcaici e neologismi che rendono alta la scrittura.
“Prima” e “dopo”. Così è scandita la vita a Rocca Bardata, chimerico paese del Salento.
“Prima” e “dopo” si distinguono dai segni del tempo lasciati sui protagonisti, dalle ferite fresche o cicatrizzate ma mai guarite.
“Prima” e “dopo” confinati in un universo limaccioso, dove i sogni muoiono appena alzano il capo e i fiori appassiscono ancor prima di sbocciare.
Rocca Bardata, dove “prima” e “dopo” hanno concepito un seme malato e corrotto, dove “prima” era ieri, “dopo” è oggi, e dove domani è troppo lontano anche solo a pensarlo, è buona solo per la mala erba.
La genesi di tutto è racchiusa fra le zolle di una terra mefitica che nulla concede, che non offre salvezza, che costringe a ingoiare sangue e fango.
È la perfida terra di Dio, dove la redenzione è impensabile e la risurrezione impossibile.
Nella perfida terra di Dio, nonostante tutto, si leva un fiato di speranza. Refolo di vento che sorride impertinente e alimenta il fuoco, medicamento catartico per la terra e per gli uomini. Ha la voce di Michele, il più piccolo dei reietti.
“… se iddu non teneva a noi col cazzo che tornava qua a pigliarsi due pallottole”
P.S. Però, la sonata non prevede ouverture.
Sofistica, lo so.
©Librisuldivanodeipigri
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Editore: Adelphi (1 giugno 2017)
Collana: Fabula
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8845931765
ISBN-13: 978-8845931765
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