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(PSEUDONIMIA)2, Giorgio Manganelli

Incipit


Karl Friedrich Schinkel, scenografia per il Flauto magico, 1815

Recentemente, un amico mi incontrò per la strada – un giorno scioccamente di serie – e, tra le altre vanvere e ciance (è un amico diseducato dai troppi funerali cui ama accodarsi), mi ha avvertito che avevo pubblicato un libro. Non lo disse con particolare acrimonia, né, a parer mio, con malignità, sebbene il suo modo di esprimersi faccia sempre sospettare in lui un perverso calunniatore. Ovviamente, la notizia, o la diceria che io avessi pubblicato un libro non poteva lasciarmi indifferente. Non volevo dare a quel signore la sensazione che non ne sapessi nulla del tutto, e tuttavia non mi si proponevano alla pronuncia che parole generiche: «Che ne pensi?»; «Ti piace?». In realtà, io non sapevo di aver pubblicato un libro, più esattamente ignoravo che un libro con il mio nome in copertina fosse stato offerto ai librai e da questi al pubblico. Poteva essere una mediocre invenzione di pettegolo, ma io sapevo di non essere nuovo a quelle imprese, e che altre volte libri con il mio nome e cognome erano stati visti da persone morigerate in vetrine credibili, ed una volta io stesso avevo visto un volumetto con il mio nome in cima, ma mi trovavo alla stazione, dovevo prendere un treno che scalpitava sui binari, e non ebbi il tempo di vedere di che si trattava. In realtà, so che non si tratta di un caso di omonimia – che sposterebbe il problema, ma non lo risolverebbe – ma di un caso di pseudonimia quadratica, che, come tutti sanno, consente di usare uno pseudonimo assolutamente identico al nome autentico. In questo caso, il nome resta falso e sviante, oltre che protettivo, sebbene sia autentico e inoppugnabile. Il procedimento era, si capisce, lievemente immorale, altrimenti quel tal mio amico nemmeno se ne sarebbe accorto; ma consentiva di apprendere come una autentica novità la notizia che un mio libro – o meglio un libro del mio autentico omopseudonimo fittizio – era stato pubblicato. In generale non ho molta curiosità per i libri che portano quel nome, così famigliare e forastico, ma questa volta provai una sorta di irritato interesse, perché temevo che quella iterazione di atti di coazione libresca potesse mettermi in cattiva luce presso le autorità politico-religiose che da sedici anni sono riunite in conclave estetico, per decidere se la letteratura sia fatua o semplicemente criminosa. Pertanto, congedatomi dall’amico, mi recai in una libreria, e cominciai a guardare sui banchi e tra gli scaffali.


 

da: La notte

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  • Titolo: La notte

  • Autore: Giorgio Manganelli

  • Copertina flessibile: 249 pagine

  • Editore: Adelphi (2 ottobre 1996)

  • Collana: Biblioteca Adelphi

  • Lingua: Italiano

  • ISBN-10: 8845912361

  • ISBN-13: 978-8845912368

 

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