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Immagine del redattoreLibri sul divano dei pigri

LUME LUME, Nino Vetri

Di libri e di letture

Fernando Botero: The street

Svagatissima e umana scrittura, caleidoscopica nel suo procedere. Vetri spessi e colorati. Immagini incerte che si fanno di limpidezza assoluta. Varcata la pagina, si entra in un altro mondo. Il mondo è una casa di ringhiera. È come la vita, scorre, passa e va. Nostra patria è il mondo intero. Nostra sorella l’umanità. Smettiamola di temere lo “straniero” più del nemico perché meno definito. Salviamo la memoria, condividiamo le culture. Uniamo coscienze e conoscenze.

Chiedo a un ragazzo l’ho tradotta bene Lume Lume? È questo che vuol dire? Prendo il foglio. Sì, questo vuol dire. Il mondo scorre sempre avanti. Uno nasce un altro muore. Sì, è questo che vuol dire. Quello che nasce si diverte, quello che muore imputridisce. Sì, è così. Dice. Ma come la conosci?

E traduciamo Lume lume. ‘nceproblè! C-așa-i lumea, trecătoare, Unul naște, altul moare, Ăl de naște necăjește, Ăl de moare putrezește, Lume, soră lume!

Ché è così il mondo: passa e va. Uno nasce e l’altro muore. E chi nasce ha sol disgrazie E chi muore imputridisce Lume, sorella lume!

P.S. Però, Nino che mi traduci Quello che nasce si diverte/Quello che muore imputridisce”: quello che nasce NON si diverte ma soffre.

E “bucce di uova” e “clarino” (da musicista capirai) no se puede leer! Ecco, l’ho detto. Ché io ci ho il sobbalzo facile. Ma ‘nceproblè!

©Librisuldivanodeipigri

 

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  • Editore: Sellerio Editore Palermo (1 aprile 2010)

  • Collana: Il contesto

  • Lingua: Italiano

  • ISBN-10: 8838924600

  • ISBN-13: 978-8838924606

 

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